Re: [Hackmeeting] riflessioni

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Author: ginox
Date:  
To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] riflessioni

> venerdì pomeriggio se non sbaglio ho visto un ragazzetto di 7 anni
> arrivato con il computer a farselo aggiustare, uscito con sotto il
> braccio il libro di autistici, il computer funzionante, la majetta di
> hackmeeting e un sorriso sulla bocca.
>
>

secondo me era sabato e era un poco piu' grande, aveva
13 anni. Pinna e' stato il suo mentore, perche' il ricambio
generazionale passa dalla ludoteca e dalla nursery.
Facciamo una riflessione sul fatto che i figli dei nostri
amici acari vengono lasciati a casa, rendendo cosi'
impossibile il naturale corso del ricambio generazionale
e un costruttivo dialogo tra generazioni.
Come direbbe ratzinger: porta il bambino che vorresti
trovare.

Per il resto mi trovo daccordo con gine nelle sue molteplici
espressioni.

io credo che alle cose andrebbe data la giusta importanza, di solito per
me il
concetto di giusto peso coincide con il basso profilo. Io non penso che
venerdi'
sera si sia sancita la morte
di alcunche', o chissa' quale frattura, e' semplicemente accaduto che ad un
atteggiamento di provocazione scritta perdurante a fasi alterne tutto
l'anno
qualcuno piu' infastido o ubriaco di altri ha risposto sbroccando.
Era meglio se si conservava la calma, ma tant'e'. Ho visto tanti
sbrocchi all'ingresso di
un csa e una volta partita la bambola poi si autoalimenta. Folle un poco
anche l'idea di
fare un'assemblea alle 2,30 di notte. A quell'ora o si dorme o si fa gli
ubriachi molesti,
che fanno arrabbiare chi dorme. Meglio parlarne alla plenaria, anche se
io alla
plenaria di solito ne approfitto per fare la doccia, che per l'appunto
tutti siete
in plenaria.

Trovo abbastanza fuorviante invece il discorso sulla morte di hackit e
sul fatto
che non siamo piu' un'avanguardia tech nel panorama italiano. A me non
piacerebbe
esserlo, nel senso che se si lavora perche' le
conoscenze di diffondano e' perche' non si vuole essere un'avanguardia
di niente, ma si
vuole andare insieme agli altri. Quindi se noi non siamo piu'
avanguardia allora vuol dire
che in qualche modo il risultato e' stato ottenuto e le conoscenze sono
girate.
Se questo mette in crisi hackmetting meglio,
vuol dire che abbiamo degli stimoli, e che quindi non siamo morti. In
generale io
non mi sento molto morto, pero' magari sbaglio e domani viene il
becchino a
seppellirmi.
E' che la litania sulla morte delle situazioni e' un mantra che mi
annoia un sacco,
e che mi suco in un sacco di luoghi diversi. Quei pochi nei quali al
posto di bubare
si fa, non soffrono di questo problema, faticano a vivere come tutti, ma
almeno non
si lamentano. Sara' un caso, non so.
Certo che e' difficile sopravvivere e il mondo e' un luogo complesso e
il nostro
destino e' quello di invecchiare e poi morire, lavorare, partorire nel
dolore
e avere le mestruzioni e quando eravamo giovani era
tutta un'altra cosa, e hackit e' un luogo litigioso e faticoso,
dopo di che hackit e' un ambito autogestito, nel quale c'e' quello che
porti.
Se porti lamentazioni esso sara' la noia. Se porti vento raccogli tempesta,
se porti qualcosa di bello, esso sara' bello, forse.