Re: [Hackmeeting] della tavola rotonda "DIYour Server", con…

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Author: Vincenzo Tozzi
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] della tavola rotonda "DIYour Server", con della calma
Alo acar@s,

come va?

Il 14/08/2015 16:40, Anathema ha scritto:
> L'idea della tavola rotonda era proprio quello, ovvero far nascere
> comunita` autogestite aperte al pubblico ed ovviamente esposte.
>


La comunita é un modello che si e' perso nella nostra societa.. il
problema non è solo tencologico, anche.

Ricordo al HM a Bologna, alla mega riunione di Ninux, veni' un poco
fuori questo tema.. come si evolve una rete che cresce solo
tecnologicamente? Ossia, oltre a installare antenne e sviluppare
firmware per fare rete mesh.. Entri in rete ma dopo? Cosa ci accomuna?

Per anni inoltre c'e' stata una crescente distanza tra hacker sempre piu
"in a digital cryptoghetto" e una societa digitalmente analfabeta
lasciata in balia di pochi tecnocrati capitalissimi, come diceva un
amico sudanese.

La tecnologia deve essere compresa e avere una sua collocazione sociale
a dimensione umana. La nostra dimensione umana, _globale_,
desterritorializzata, come si puo vedere, non funziona molto bene.

La dimensione comunitaria é cosa sempre piu rara.. da anni accompagno le
lotte delle comunità indigene, quilombola, dei lavoratori rurali, delle
comunità nelle favelas e della periferia, che difendono, coscientemente,
il loro modo di vita, comunitario.

La loro resistenza, oggi come ieri, dipende da un lavoro in rete,
frattale, che ha prodotto tecnologie comunitarie anche molto efficaci,
ma che si devono ora confrontare con un ritmo e un onnipresenza senza
confronti di internet di oggi, the stream.

Detto questo, il problema per le comunita diventa ache culturale e interno.
Le comunità subiscono una colonizzazione culturale, che rende internet
più una minaccia che un mezzo neutro su cui costruire la propria
re-esistenza.

Se la televisione indottrinava, l'assenza di interattività manteneva il
mondo capitalissimo comunque lontano.

Internet ti porta oggi direttamente dentro i datacenter capitalissimi, e
il fantastico mondo di luci e caramelle. E tutto cosa c'e' dietro..

Con la Rete Mocambos, con altri collettivi e gruppi, tra cui Sarava',
stiamo da anni condividendo conoscenze su software libero e tecnologie,
nuove e vecchie, con queste comunità. Oggi esiste un enorme patrimonio
sopratutto audiovisuale, che si sposa con l'oralità della tradizione,
con contenuti realizzati direttamente dalle comunità, e realizzati
spesso con software libero.

I contenuti vanno da video come workshop su tecnologie agroecologiche a
documentari sulla propria storia e cultura o di denuncia della
situazioni di violenza.

Costituiscono un possibile banco di cultura che puo cercare di
preservare le identita culturali e contrastare il flusso omologatore.

Condividere le proprie esperienze e ritrovarsi per affinità, e
necessità, rafforza i legami tra le comunità oltre a dare coraggio
mostrando che non siamo soli contro tutti.

Mantenere i contenuti sul proprio territorio permette di mantenerli
legati al contesto. Se entro nel "server" locale della comunità, posso
rendermi facilmente conto di quello che é il tessuto sociale li
presente, dato che i contenuti sono gia aggregati per un legame
realmente esistente, se non altro geograficamente.

Come Rete Mocambos, stiamo da alcuni anni sviluppando un sistema per
connettere queste comunità, e il primo obbiettivo è condividere questi
contenuti. Il sistema, chiamato Baobáxia, é decentralizzato, funziona
anche offline, su un modello _eventualmente connesso_, dato che è basato
su repositories, git e git-annex. Ogni nodo, che chiamiamo Mucua, nome
del frutto (notare la differenza simbolica con server) di Baobab,
contiene quindi i contenuti della propria comunità, oltre a copia dei
contenuti delle altre mucue/comunità.

Baobáxia oltre ad essere gia un archivio digitale decentralizzato, vuole
essere anche una piattaforma per sviluppare servizi comunitari (radio,
tv, siti, wiki etc).

Se volete curiosare ci sono due nodi in europa:
http://pirriera.mocambos.net/
http://hyndla.modspil.dk/

Dopo questo ampio preambolo, ritornando al nostro contesto qui in
Italia, penso sia molto importante questa proposta di tavola rotonda.

Qui ci sono molte conoscenze e persone con capacita tecniche per creare
tecnologie digitali che li non ci sono. L'infraestruttura tecnologica da
un lato, é fondamentale.

Dall'altro, riprendere a fare rete sui _contenuti_ forse puo essere un
modo, anche qui, di ricostituire un tessuto sociale piu comunitario.
L'analogia frutto e semi, terra, si collega direttamente nella sfera
digitale, a nodi, contenuti e infrastruttura.

Ma quello che importa alla fine sono le persone.. far dialogare e
collaborare effetivamente le reti hacker con le reti dei piccoli
agricoltori, dei gas, degli artisti e anche delle scuole.
Una rete che costituisca un territorio su cui riseminare le nostre
culture in forma piu umana e ricreare un tessuto sociale vivo.

Ci saranno altri incontri a breve?

Per ora sono in Sicilia e dopo nel beneventano fino a fine settembre..
Dovremmo ritrovarci a San Marco de Cavoti/BN con un po di gente anche
per trattare di queste cose:
http://www.liminaria.org/

Bonaserata & buon Ferragosto!

Abraço,
Vince