Il giorno 23.22 26/11/2005, giskard ha scritto:
>concordo, ma dicci il perchè :) sennò poi ti (ci) prendono per i soliti
>disfattisti rompicoglioni che non fanno mai niente però criticano.
Te lo posso riassumere io, visto che di recente
qualcuno ha avuto da ridire perche' ho utilizzato
una licenza CC per il mio libro "Elogio della
Pirateria", mi sono fatto una cultura sulla critica marxista alle licenze CC.
Per il mio libro ho utilizzato una licenza
BY-NC-ND, cioe' obbligo di attribuzione, divieto
di utilizzi commerciali, divieto di modificare il mio libro.
Le critiche sono piu' o meno queste:
1 - non puoi attribuire a te il libro perche'
quello che hai scritto e' frutto di cose scritte
da altri che hai letto in precedenza, il sapere
e' collettivo e non puo' essere privatizzato. (A
mio avviso qui si fa confusione tra attribuzione
e proprieta', tra riconoscimento e possesso).
2 - non puoi impedire utilizzi commerciali
perche' limiti la liberta' altrui. (A mio avviso
non proibire utilizzi commerciali non concordati
con l'autore favorisce i grandi editori che
possono prendere opere altrui e venderle senza dare un centesimo all'autore.
3 - non puoi impedire che qualcuno prenda il tuo
libro e lo modifichi un po' creando un nuovo
libro, perche' i libri, come il software, sono un
patrimonio culturale dell'umanita' che puo'
usarli per derivarne cose nuove. (Qui a mio
avviso si fa confuzione tra il codice sorgente di
uso collettivo e l'espressione di un individuo, e
non credo che sia concepibile fare un search e
replace di un romanzo di hemingway per scrivere
"il nonno e il mare" a partire dal "vecchio e il
mare" sostituendo vecchio con nonno).
4 - le CC sono male, la Free Documentation
License e' bene. Questa e' la critica piu' debole
perche' anche la FDL prevede la possibilita' di
inserire sezioni invarianti e obbliga al
riconoscimento degli autori originali del testo,
l'unica limitazione che toglie rispetto alla CC
BY-NC-ND e' che un testo rilasciato sotto FDL si
puo' usare liberamente anche per scopi commerciali.
