Re: [Hackmeeting] OT di metodo e modi era (Re: articoli su …

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Author: scarph
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] OT di metodo e modi era (Re: articoli su Hm)
Il 21/05/10 14:31, tibi ha scritto:

>> Dobbbiamo fare in modo che diventi altro, che sia costretto a
>> diventare un media sociale davvero, e non uno spazio commerciale.
>> Dobbiamo fare in modo che venga inglobato dalla massa, non che inglobi
>> lui le nostre esistenze.
>> Come? Non lo sappiamo ancora, ma qui viene la parte "rispondere con una
>> prassi autonoma" che se non sappiamo mettere in atto siamo dei fessi,


e ancora

Il 21/05/10 14:43, Elettrico ha scritto:

> cio' non toglie il fatto che aumentare la comunicazione per me sia un
> fatto positivo, perche' piu' isolate sono le persone meno posso fare
> "comunella". il problema semmai e' che questa comunicazione si traduce
> sempre in una superficialita' senza precedenti e che quindi diventa
> atomizzazione, non collaborazione, in realta' e' una comunicazione
> figurata all'interno della quale i contenuti sono minimi o vertono sul
> niente.


ma siamo proprio sicuri che FaceBook sia un mezzo per ''comunicare''?

io sono convinto che FB faccia tutt'altro.
Siamo noi ''di sinistra'' che stiamo in fissa con sta cosa della comunicazione, ma in fondo anche i
nostri media fanno tutt'altro che metterci in comunicazione l'un/una l'altro/a: costruiscono o
mantengono insieme dei mondi, delle forme di vita, delle soggettivita'.

(continuo a tagliare con l'accetta ma e' per capirci evitando che il pippone diventi un tomo)

In un mondo permeato dalla solitudine e dall'atomizzazione uno strumento come FB permette da un lato
di sentirci meni soli/e e dall'altro di costruirci una qualche forma di weltanschauung autocratica.
Dentro FB sostituiamo alla noia quotidiana dovuta alla solitudine, alla precarizzazione, alla nostra
vita di merda, una visione del mondo nel quale siamo connessi virtualmente con l'universo, e
singolarmente con i nostri contatti personali, costruendo relazioni direttamente dentro la matrice
di FB, dove finalmente siamo liberi/e di essere molto fighi anche se nella vita reale facciamo una
vita di merda. Questo e' il feedback positivo di godimento di uno strumento come FB che porta le
persone che lo usano a diventarne dipendenti, passando compulsivamente buona parte della loro
esistenza ad immettere dati e a costruire relazioni la' dentro (e il parallelo con l'isola dei
famosi o con la TV generalista berlusconiana e' veramente d'obbligo). Non a caso FB e' stato messo
su (e secondo me ricalca pedissequamente) la visione del mondo di alcuni tecnonazisti americani.
Io ne ho scritto un po' qua:
http://www.inventati.org/scarph/radiocopydown/nazisti_feisbuk.pdf
Insomma non parliamo di comunicazione, ma, anche qui, di costruzione di soggettivita, di costruzione
di mondi e di filosofie del mondo, che sono eterodirette e che partono da concezioni, teorie,
esperimenti specifici della psicologia cognitiva e del comportamento umano.
FB non si puo' cambiare perche' e' stato progettato e funziona per fare questo: costruire una
specifica forma di essere umano. Un essere umano stupido, edonista, ossessionato dalle apparenze,
che delega la costruzione di se stesso/a ad un mondo virtuale che gli da il biscottino ogni qual
volta aggiunge un contatto o promuove un gruppo figo. La ricaduta sulla realta' di questa roba e'
tanto vicina allo zero, quanto dirompente per come cambia concretamente la vita delle persone.
Per opporci ad un progetto del genere e' necessario costruire e dare forza alla nostra visione del
mondo, a quelle soggettivita eccentriche, sovversive, autonome, di cui parlavo qualche mail fa. Non
e' criticando FB sul piano comunicativo che possiamo batterlo o impadronircene. Neanche facendone
uno basato sulla condivisione e sull'attenzione alla privacy. FB finisce dove comincia una vita in
cui la gente pensa che riappropriarsi dei propri mezzi di produzione di soggettivita', della propria
visione del mondo, della propria vita, sia fondamentale. Qua c'e' da fare!

ciao
scarph