Re: [Hackmeeting] una piccola storia ignobile

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Author: st3
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To: hackmeeting
New-Topics: [Hackmeeting] CC e' il male?
Subject: Re: [Hackmeeting] una piccola storia ignobile
On Sun, November 27, 2005 1:09 am, Dame` wrote:

> A St3: certo che lo dico io! Altirmenti chi altro? :-)


tu stessa hai detto "tutti elogiano CC"

> Ma il fatto che sia io a dirlo non vuol dire che io appartengo alla
> schiera
> degli accaniti adepti della terza via, la via di mezzo di CC.
> Ciò non toglie che CC è nell'età dell'oro, tanti consensi, tanti
> successi...una grande comunità .


resta da definire cosa sia un "successo" per una raccolta di licenze e una
comunita' strettamente basata su forme giuridiche relative a delle opere

> Alla base, almeno così sembra, grandi ideali...Negli ultimi tempi stanno
> uscendo fuori anche un pò di ambiguità , ma a tutto c'è rimedio.


i rimedi, o meglio cio' con cui faro' un confronto piu' avanti, si
chiamano GNU Free Documentation License (GFDL -
http://www.gnu.org/licenses/licenses.html) e Free Art License
(http://artlibre.org/licence/lal/en/)

faccio notare fin da subito questa postilla sul primo url che ho citato:

"We don't take the position that artistic or entertainment works must be
free [...]"

quindi non sto assumendo la posizione della FSF, ma entro direttamente nel
merito

> Dici che "e' in discreta contraddizione con molte delle cose che tra i
> Kompagni fa figo ripetere sulle liste"..
> Forse, ma dico forse, ho capito cosa intendi, ma le tue parole tradotte
> significano che:
>
> <<fa figo parlare di CC ma è in contraddizione con altre cose che fa figo
> dire tra i Kompagni.>>


non capisco cosa ci sia da tradurre, ma la scompongo un po':
'tra i Kompagni fa figo ripetere delle cose sulle liste'
'le CreativeCommons sono in discreta contraddizione con le cose di cui sopra'

> Non solo non si capisce (o almeno io non capisco o fingo di non capire chi
> siano i Kompagni con la Kappa :-))) Ma sti Kompagni passano anche per
> gente
> che segue cose fighe soltanto :-)))


assumi il termine nell'accezione di radical chic
http://www.renatocrotti.it/crotti/dizio/radical.htm

dunque, quando si parla di CreativeCommons non si parla in realta' di una
singola licenza, ma si parla di una raccolta di licenze i cui caratteri
sono anche significativamente diversi tra loro

banalizzando un po', potremmo dire che i principi che ispirano lo spirito
freesoftware (un bel po' diverso da 'opensource', in realta') e quindi
anche lo stesso software Asterisk, da cui e' nato tutto il discorso,
siano: 1) l'accessibilita' della risorsa; 2) l'accessibilita' di tutti i
benefici (didattici e non) derivanti da essa; 3) la liberta' di
migliorarla (anche se, volendo essere rigorosi, non si puo' parlare di un
'miglioramento' di un'opera artistica) a patto poi che tutti ne possano
usufruire

se qui si sostituisce risorsa con software o con opera (con la dovuta
precisazione di cui sopra) questo rappresenta il mio punto di vista
sull'argomento, e, tendenzialmente, nel caso del software, quello della
comunita' freesoftware

ora, per punti, che cosa contrasta col mio punto di vista nelle licenze
CreativeCommons:

1) opere derivate
le licenze CreativeCommons che contengono nel loro nome "Non opere
derivate" sono in netto contrasto con la liberta' di migliorare o
modificare un'opera di qualsiasi genere:

"Non opere derivate. Non puoi alterare, trasformare o sviluppare
quest’opera."

mentre le licenze GFDL e Free Art License difendono molto esplicitamente
questi diritti

2) non commerciabilita'
il nostro p4sky poteva andare in copisteria, stampare 10 copie del manuale
di Asterisk e venderle per il prezzo di carta e inchiostro: questo sarebbe
stato in contrasto con tutte le licenze che contengono nel loro nome "Non
commerciale"

"Non commerciale. Non puoi usare quest’opera per scopi commerciali."

in realta' potrei essere pure d'accordo: personalmente non sopporto che
qualcuno possa _sfruttare_ il mio lavoro... ma per chi e' questa non
commercialita'?

a) non per l'autore (e vabbe')

b) queste licenze contengono anche questa clausola: "Se ottieni il
permesso dal titolare del diritto d'autore, è possibile rinunciare ad
ognuna di queste condizioni."
significa insomma che l'autore puo' autorizzare chiunque alla vendita,
sulla base di accordi commerciali, e verrebbe meno l'uguaglianza dei
diritti all'interno della comunita', cosa, anche questa, esplicitamente
sancita nella GFDL e un po' meno esplicitamente nella Free Artistic
License

3) viralita'
in questo senso le CreativeCommons "ShareAlike" sono quasi identiche alle
due licenze "Free" in questione... il problema sta anche qui nelle
clausole: ottenuto il permesso dell'autore, la viralita' (il principio per
cui le opere derivate devono essere distribuite con la stessa licenza
dell'opera originale) puo' essere compromessa per un qualsiasi motivo (e
il mio problema e' in questo caso la ragione commerciale)


lo so, ho scritto un po' di getto e quasi sicuramente ho trascurato
aspetti pur importanti della questione, ma a grandi linee sono questi i
motivi per cui tendo a guardare con molto sospetto chi distribuisce
un'opera con licenza CreativeCommons


--
ciao
st3