Re: [Hackmeeting] una piccola storia ignobile

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Author: Luca Brivio
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] una piccola storia ignobile
On Sat, 26 Nov 2005 18:59:22 +0100
"Dame`" <hk@???> wrote:

> Si parla così bene di CC


Specie da parte di chi non ne sa nulla (si vede da come usano le
licenze), comunque meglio loro di chi non vuole proprio sapere, certo.

> tutti elogiano CC
> rilasciamo ogni cosa con licenza CC
> CC è figo
> CC è alternativo


Soprattutto non si conosce altro.

> CC è per ora una valida alternativa


Il problema è: che cos'è di preciso CC?

> CC difende la nostra libertà
> CC viene incontro ai nostri ideali di diffusione e condivisione


[vari dubbi...]

> Che senso ha farsi in quattro per certi ideali soprattutto in rete e
> poi lasciare che vengano calpestati nella realtà pura e cruda?


Concordo, però forse in realtà quelli che lasciano che vengano
calpestati non fanno granché di concreto neanche in rete per quegli
ideali (nessun riferimento comunque).

> Se un ideale lo si considera giusto e valido e si lotta per esso non
> si dovrebbe sperare di diffonderlo quanto più è possibile ovunque?
> Non si dovrebbe pretendere rispetto per il proprio ideale che nel
> frattempo è anche un diritto?


Non trovo che l'ideale debba sempre essere un diritto, anche se pare
d'essere giunti in un epoca in cui qualunque ideale non è tenuto in
considerazione se la sua esistenza non è in qualche modo forzata. Il
problema però qui mi pare essere che certe cose nemmeno le si considera
come ideali, onde certe conseguenze non possono discendere.

> Che tristezza dirsi tra 4 gatti quanto è figo CC, io uso CC...senza
> sperare, attrvareso CC, di modificare almeno un pò questa schifosa
> realtà!


Non mi pare che si faccia questo così spesso, ma forse è perché lurko le
liste ma non bazzico certe chat e luoghi della realtà.

Le CC saranno meglio che niente ma non mi sembrano il mezzo migliore,
per conto mio perché
- sono qualcosa di ambiguo e terribilmente informe, che non ha nulla di
"ideale";
- dipendono da una sorta di marchio;
- ragioni tecniche ma neanche troppo (una licenza per me va riportata
per intero);
- dipendono strettamente da legislazioni che possono mutare anziché
basarsi su solidi presupposti (posso sbagliarmi);
- non sono univoche e generano confusione, cosa assai pericolosa.

(non ho ancora un'opinione precisa su cosa stia succedendo in CC e se
vi siano particolari rischi)

Se il pubblico dominio, oltre a non essere tanto trendy (per ora), non
ci basta (cioè non difende in pieno i nostri ideali, ammesso che noi si
abbia degli ideali precisi in comune), dovremmo cercare una qualche
alternativa più semplice, chiara, "apolide" e che si possa costruire e
difendere realmente "dal basso".

Buonanotte!

P.S. Dame`, quota bene!

--
Luca Brivio