Autore: boyska Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] la scena .nl...
On Tue, Mar 26, 2013 at 04:34:47PM -0600, Ciaby wrote: > On 03/26/2013 04:21 PM, Killer wrote:
> > L'hackmeeting é un evento aperto a tutt* é vero, ma le decisioni su
> > come e quando farlo vengono prese in questa mailing list che é una
> > sorta di assemblea collettiva virtuale, ma a me sta sul cazzo fare
> > assemblea con gli "amici dei servi".
>
> Ma infatti, io vorrei tanto sapere cosa e' ok, e cosa no. Scriverlo
> nero su bianco, capire chi sta dentro e chi sta fuori. Lo facciamo?
Ecco, penso si sfiori l'assurdo se proprio io dico che invece non lo voglio
fare :D
Nel senso che per me è bene che sia esplicito (come infatti è) quali sono le
linee guida su questa comunità: no sbirri, no tecnologie di controllo.
Poi siamo tutti coscienti che tutte le tecnologie sono in qualche maniera
funzionali al controllo della popolazione e alimentino il neoliberismo; la
maggior parte dei lavori salariati nell'IT è così, amen.
Naturalmente è ben diverso lavorare a software per riconoscere le facce in
mezzo alla strada dallo sviluppare un sistema operativo embedded (che poi
magari andrà in quelle stesse telecamere) dal portare le pizze (anche se
magari la monsanto che ti dà i pomodori poi finanzia anche le tecnologie di
controllo, per dire).
Le sfumature esistono; le sfumature sono pur sempre sfumature nella
consapevolezzza che per campare stiamo alimentando IlMale; ma non è che allora
è tutto uguale, anzi.
Ci sono cose che sono certo che non siano ammissibili.
Ci sono cose che sono certo che siano più che ammissibili.
In mezzo rimane una caciara in cui tracciare la linea è non solo difficile, è
proprio un errore. Ecco, quella parte lì io vorrei che non si dimenticasse mai
che comunque ha un valore nelle proprie scelte di vita e ovviamente, di
riflesso, in questa comunità. E che si discutesse insieme su quali scelte sono
più etiche e quali meno. Tutto qui.