[Intergas] R: Per il Coordinamento e per Gigliola: forma e s…

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Autore: anna sara zanolla mancini
Data:  
To: caloges@libero.it, intergas@inventati.org
Oggetto: [Intergas] R: Per il Coordinamento e per Gigliola: forma e sostanza
ciao a tutti,
E soprattutto ciao sabina, a cui in modo particolare mi rivolgo.
E' da un paio di mesi che non partecipo alle riunioni di intergas e non intervengo agli scambi via mail (golden o basic list che sia..), ma cerco di leggervi sempre e restare aggiornata.
Questa volta pero' davvero non riesco a non dire niente e sento il bisogno (puramente egoistico, ne sono consapevole) di scrivere queste righe.
Premetto che per spiegare al meglio cio' che voglio dire, devo riferirmi anche un po' ai cavoli miei e dire cose che non ve ne freghera' niente di leggere. Chi ha voglia lo faccia.

Ho iniziato a interessarmi a intergas perche' volevo respirare lo spirito del concetto del gas ad un 'livello' più ampio, volevo conoscere persone con cui condividevo e con cui condividere questo aspetto per me importante della mia vita, volevo imparare da chi se ne occupava da anni, volevo ascoltare, capire. E' con questo spirito che ho partecipato alle riunioni e piano piano cio' che sentivo era finalmente una milano umana che da anni più o meno consapevolmente cercavo di trovare. Era una situazione strana, mi trovavo a condividere principi e azioni per me importanti e fondamentali con persone che di fatto non conoscevo, ma quanto lo trovavo edificante!

Poi pero' da gennaio devo mollare la presa e dedicarmi alla fine del mio percorso di dottorato (lo so che -lecitamente- non vi interessa, ma come premesso mi serve per spiegare questa mail), percorso che sto concludendo di fatto in questi giorni, inutile dire che e' impegnativo soprattutto perche' la mia testa era ed e' concentrata li. Se poi dovevo aggiungere il 'lavoro' quello operativo, 'tecnico' che faccio ogni giorno, ecco, proprio non ce la facevo a seguire intergas.

Questa e' la spiegazione razionale, ufficiale, che mi sono data e che ho condiviso con alcune persone di intergas che hanno notato l'assenza e me ne hanno chiesto i motivi.

Quella 'irrazionale', e questo e' il punto, di cui peraltro sono molto consapevole quindi ha poco dell'irrazionale, e' che le polemiche, gli interventi 'contro', le parole dure che iniziavano a essere troppo presenti, non mi facevano stare bene, anzi, avevo il mal di pancia. Non venivo 'attaccata' io, ma altri, di fatto. Soprattutto il coordinamento. Ma le dinamiche mi facevano stare a disagio.
E per quanto riguarda gli scambi digitali, viste da fuori tutte queste mail che criticano, che contengono espressioni che oso descrivere come 'violente', mi fanno impressione.

Tutti abbiamo la nostra vita, e davvero non mi capacito dell'idea per cui le riunioni debbano essere luogo di 'battaglia'. Ma contro chi, soprattutto? Contro noi stessi? Lo trovo ridicolo.

Sabina, non intendo 'incolpare' o 'addossare' colpe o tantomeno additare persone come le responsabili di queste dinamiche, ma non posso negare, a p e r t a m e n t e, che il tuo modo di ri-entrare in intergas e' stato per me troppo p u s h (scusate la deviazione professionale). Fin dall'inizio hai voluto trovare o trovato aspetti delle cose che non ti piacevano, senza secondo me una fase fondamentale di qualsiasi azione: l'osservazione. E' ovvio che puo' essere un'osservazione partecipata, ma cio' significa che si osservano i fenomeni che si vogliono conoscere (ecco, l'obiettivo e' conoscere, non criticare.. Anche perche' tu sei stata assente per un po' giusto? Quindi avevi bisogno di ri-conoscere la realta'), si interviene nel processo (seguendone i ritmi e le regole) e poi si passa alla fase di analisi, e ancora dopo di azione.
Mi e' sembrato, ma dimmi ditemi se sbaglio, che tu 'a priori' avessi cose da dire. Personalmente lo trovo un atteggiamento poco attento all''altro', come se tutti noi pensassimo di avere cose interessanti da dire, e soprattutto che le persone intorno a noi debbano ascoltarle e prenderle in considerazione.

Mi sono ritrovata personalmente, quindi, ad assistere a dinamiche di cui non condividevo assolutamente la metodologia (dicendo cosi, sto rimettendo i tuoi interventi e le tue azioni alla razionalita'...ma mi chiedo se tu sia consapevole di tutto questo) e sommato tutto cio' ai miei impegni, non sono più venuta e non ho più scritto niente.

E concludo dicendo, ancora a p e r t a m e n t e, che ammiro e stimo il coordinamernto quando risponde cosi educatamente e pacatamente ad attacchi inutili e polemici ( mi chiedo se poi pero' abbia il mal di pancia come me.. ) e che trovo anche qui ridicolo il fatto che proprio tu, Sabina, fai dipendere dallo stato di fatto in cui ti sei ri-trovata quel malessere da cui dici dipendere la non partecipazione delle persone a Intergas.

Ho concluso.
Scusate se alle sei di mattina (ma la mia testa e' lucida a queste ore) vi ho di fatto 'vomitato' addosso queste cose, ma evidentemente per me era venuta l'ora di farlo.
E preciso: lungi da me giudicare, cio' che ho scritto sono mie osservazioni che, ecco, ammetto, ho avuto la presunzione di pensare che fossero cose da dire e da dirvi.

Un abbraccio a tutti,
Ci vediamo forse alla riunione di marzo!
anna

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-----Original Message-----
From: caloges@???
Date: Tue, 28 Feb 2012 01:00:35
To: <intergas@???>
Subject: [Intergas] Per il Coordinamento e per Gigliola: forma e sostanza

Benissimo. Ma al coordinamento, all'assemblea, ai GAS piace o non piace ciò che questo condiviso (non da tutti:) percorso è diventato poi nei fatti?Questa Carta, che ha portato a questo "nuovo modo", funziona, così come è, secondo voi?
Le riunioni, così come sono, vi piacciono? Vi piace il clima? Stanno fiorendo nuovi PROGETTI (**vedi sotto)? Si allarga la partecipazione? la gente è contenta di venire? si diverte?
La tua mail, Gigliola, contiene una inesattezza non da poco. Il coordinamento, e abbi il coraggio di ammetterlo, non colletta, bensì cerca a ogni costo di pilotare attraverso gli ODG le discussioni verso gli argomenti che gli sono più cari  Il coordinamento non ha mai avuto la DECENZA di accettare la regola di chiarire quali sono i gas proponenti e quali i criteri di scelta degli argomenti che, a raffica, si trattano in due ore al mese. E questa sarebbe "assemblea sovrana?" . Un 'assemblea diventa sovrana quando è partecipata, quando gli argomenti sono SCELTI dall'assemblea e non calati dall'alto; quando le persone si sentono libere e invogliate ad esprimersi. Arrivare alle 21 , ascoltare educatamente, proferire qualche parola, andarsene a mezzanotte.....no questo non  è spazio di partecipazione. La mlist già un po' di più. Poi sono d'accordo, per decidere bisogna partecipare, venire alle riunioni...ma non facciamo passar la voglia alla gente di venire!
In questi 3 mesi ho proposto ben 4 diversi punti ODG, tutti non da poco (come formare gli ODG-scandalosamente mai accolto; proposte non food per il parco Sud -. ma lo ritiro per manifesta overdose di parco sud-, scelta fra due modelli alternativi: accentramento dei produttori o dispersione a favore dei piccoli e marginali? quale modello per intergas?; il quarto non me lo ricordo, tanto per voi fa lo stesso): NESSUNO è stato accolto. 
Se vuoi attenerti alla tua stessa mail, se davvero desideri che il coordinamento, diversamente da prima , di fatto non coincida con intergas, credo che tu debba lavorare parecchio per convincere i tuoi compagni di coordinamento che così non va bene. 
Io non ho conosciuto la fase degli ultimi 4 anni perchè non ero più a Milano, ma dal primissimo inizio ad allora sono sempre stata presente; e non sarò certo io a "screditare", anzi al contrario! Se ancora oggi partecipo è perchè spero che ritorni quel clima dove non si passava il tempo a discutere di regole ma fiorivano i **PROGETTI. Ho partecipato e spesso anche ideato tutti i progetti che hanno contribuito a creare intergas: progetto pesce, progetto furgone (che non partì), progetto fiera coi produttori dei gas, progetto vino rom, e anche la prima schedatura dei produttori. Diononvoglia che ci si metta pure a fare l'associazione, dopo la Carta! Altri anni a discutere di regole...mentre il mondo va avanti (da un'altra parte) e ormai, a lavorare con le cose vere (produttori, economia solidale, ambiente...le cose che interessano alla gente) ci sono non Intergas, ma i gruppi di lavoro (ai quali nessuno chiede mai di riferire) e le nuove retine autonome di gas che alla fine si mettono insieme nei quartieri per cercare di combinare qualcosa.
Insomma non arroccatevi a difendere lo status quo, lo vedete anche voi che non sta funzionando bene, no?(e non sono solo io a dirvelo...anche ileana, antonio, mariella, antonia, franco...più i tantissimi che NON scrivono -ma a tu per tu parlano- perchè..pensano che sia inutile. E c'è un sacco di gente da recuperare).
sabina (gas dergano)