Accattone wrote:
> Domanda alla lista: voi come la vedete?
> :-)
>
> Secondo me sarebbe significativo e opportuno fare arrivare un comunicato
> alla trasmissione da parte di Hackmeeting con un plauso per l'iniziativa
> ed un invito a riparlarne ancora. Va colto il momento, IMHO, anche per
> veicolare e rafforzare i nostri messaggi.
sconcerto e fastidio. La puntata di Report è stata, per me che potrei
sembrar di parte, la più cristallina rappresentazione della rete e dei
social network che sia mai stata proiettata.
Conta che non vedo *mai* la televisione, ma per caso mia mamma mi ha
telefonato dicendomi "c'e' una puntata in cui parlano di internet". e
vabè, vediamo: ne parlavano nel modo, a mio avviso, piu' sensato.
quello che succede da lunedì, lo ritendo assurdo. gente che si incazza
perché gli è stato toccato il giocattolino. perché se ne è parlato in un
modo parziale, perché si era già decisa la tesi da sostenere, perché non
hanno considerato blablablablablablabla. perché era terroristica e
quindi guai fare terrorismo su noi italia così arretrati tecnologicamente.
cazzooo!! davanti a tutti sti commentatori che si riempiono la bocca di
medio oriente "la rivoluzione fatta grazie a facebook" "la
twittevolution!" "la rivoluzione 2.0" dei giornalisti resocontano che
non è tutto oro quello che luccica, e i topini ingannati dal pifferaio
gli danno contro.
La mia posizione è questa: facebook lo si puo' pur usare per
condividersi le foto del mare e per giocare a farmville, ma mi sta sul
cazzo che venga considerato uno strumento anche solo vagamente
democratico. o uno strumento considerabile come utile per il dibattito
pubblico e per il discorso politico.
e poi, per darmi man forte, mi chiedo se i padri costituenti nel '48
avessero, avendo a disposizione una macchina del "se fosse" di futurama,
mai potuto scrivere un articolo simile:
"l'italia avvalla e invita l'uso di una tecnologia, posseduta da una
multinazionale straniera, che a discrezione puo' eliminarti o
censurarti, per lo scambio ed il confronto democratico tra i cittadini".
AAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!
Why Political Liberty Depends on Software Freedom More Than Ever:
http://www.softwarefreedom.org/events/2011/fosdem/moglen-fosdem-keynote.html
la risposta che hai likato a MG era in verità di stefania rimini, e la
quoto perché è così bella che spero di poterla ripetere almeno una
decina di volte:
> In seguito alla nostra puntata del 10 aprile “Il prodotto sei tu”
> (dedicata ai social network e alla privacy, sicurezza e libertà in rete)
> ci saremmo aspettati una mobilitazione del “popolo della Rete” italiano
> in difesa della libertà d’espressione su Internet, visto che l’Autorità
> garante delle comunicazioni sta ancora conducendo audizioni al riguardo
> e il momento giusto per farsi sentire è adesso. Invece, nessuno ha mosso
> un dito per digitare una mail di protesta. Ci saremmo aspettati ancora di
> più una mobilitazione in difesa del soldato Bradley Manning, che sta
> rischiando la vita accusato di tradimento, in nome della libera circolazione
> delle informazioni – qualsiasi informazione – in Rete. Invece no, la
> mobilitazione non è “salvate il soldato Manning”, ma “salvate il soldato
> Zuckerberg”. Potenza della Rete. Ci torneremo su, come di consueto, nel
> prossimo aggiornamento