>
> Quindi, se qualcuno ha voglia si potrebbe fare un giro di esperienze,
> domande, critiche sul tema.
>
> Io ci provo e vi racconto al volo come cerco di rimediare il pane io
> (cosi' scopriro' quanto il mio senso etico sia compatibile col vostro):
>
io rubo. :)
l'attività politica e in generale l'attivismo/hacktivismo non ti permettono
di andare a lavorare per un padrone incrementando i suoi profitti
trimestrali.
La svolta è stata durante gli anni '70, quando venne teorizzato il rifiuto
del
lavoro come mezzo di resistenza al lavoro salariato, alla sussunzione del
lavoro
cognitivo da parte del capitale, e la teorizzazione della nuova forma di
vita/lavoro
chiamata precariato. Siamo tutti precari, sempre, anche chi ha un lavoro
con
contratto a tempo indeterminato, perchè Precaria è la nostra vita.
Credo per ciò che fare un lavoro in qualsiasi modo considerato "etico" mi
sembra
molto difficile,
se non impossibile.
Allora le opzioni rimaste sono 2: la prima è quella di essere due persone
insieme,
come direbbe Giorgio Gabber (qualcuno era comunista), una che si perde
nella
miseria della vita quotidiana (quindi fare un lavoro qualsiasi), e l'altra
che
invece sogna di volare (crea l'insurrezione, l'esodo, la rivoluzione,
conflitto)
La seconda opzione è invece di andare a rubare, o di creare autoreddito
attraverso
esperienze di occupazioni di spazi pubblici e autogestiti, attraverso la
sperimentazione e la diffusione di pratiche underground, dal basso,
orizzontali e
conflittuali, cercando di mantenere la propria innocenza il più a lungo
possibile
(perchè, si sà, esperienze del genere hanno sempre vissuto una
degenerazione, diventando
vere e fonti di reddito e profitto, speculazione, e non autoreddito come
si diceva)
Credo che se quell'iniziativa DI TRASH shop di cui si parlava fosse stata
più
trasparente, cercando di scardinare le solite logiche di profitto
dell'hardware
e del software (linux già se ne assume le responsabilità), e quindi di
creare
esplicitamente autoreddito, pratiche di conflitto attraverso l'utilizzo di
opensource
e free software, allora sicuramente avrebbe avuto un impatto "etico"
maggiore.
Anzi di etico qui c'è molto poco.
Cmq rimane sempre unìiniziativa lodevole, che cerca in qualche modo di
allontanarsi
dalle dinamiche commerciali Hard/soft/ware microsoftiane.
voi che ne pensate?
Reclama Reddito, Crea Conflitto... hack the World!
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