Alle 22:24 di mercoledì 26 marzo 2008, zion ha scritto:
> voi che ne pensate?
che la penso come te, anche se la vita mi ha insegnato a vedere, anzi, a
provare, che ci sono parecchie sfumature nel mezzo e che manco te ne
accorgi, e ad un certo punto ti trovi nella necessità (materiale e/o
psicologica) di dover portare a casa una pagnotta e che intorno a te
non c'è più, o tu non lo trovi, tutto il fermento che c'era solo poco
tempo prima.
allora sei costretto a scegliere davvero, nella pratica della tua
quotidianità, se entrare in una banca con la calzamaglia a coprirti e
il pezzo in mano, o trovare un lavoro "onesto", magari il meno fetente
possibile (e bla bla bla), per trovare il modo di portare a casa la
pagnotta di cui prima.
la penso come te, ma non sono riuscito a
> creare autoreddito attraverso esperienze di occupazioni di spazi
> pubblici e autogestiti, attraverso la sperimentazione e la diffusione
> di pratiche underground, dal basso, orizzontali e conflittuali,
> cercando di mantenere la propria innocenza il più a lungo possibile".
ne ho percorsa qualcuna, di quelle esperienze, negli ultimi 23 anni, ma
alla fine ho fallito con tutte, e ora mi trovo dietro questa tastiera a
fare un lavoro tutto sommato del cazzo ma che non mi porta via troppo
tempo, non mi obbliga (per ora) a dover scegliere tra fare qualche
merdata o trovarne un altro (cosa che cmq in passato mi è successa, ma
non avevo ancora un figlio) e mi permette di tornare a casa il
pomeriggio alle 15 per poter stare col mio bimbo e fare tante altre
cose.
una mediazione al ribasso, un fallimento appunto, anche se continuo a
cercare di mantenere la mia innocenza il più a lungo possibile, e mi
porta ad essere più cauto (più moderato, quindi. ah, la vecchiaia... :)
nel dare giudizi serveri su quello che fanno gli altri.
in bocca al lupo :)
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"E se mi prendono?"
"Ti hanno gia' preso, coglione.
E se ti liberi?"
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