Re: [inquieto] qualche aggiornamento sulla mailing list

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Author: deserto dei tartari
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To: deserto dei tartari
Subject: Re: [inquieto] qualche aggiornamento sulla mailing list
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On Mon, 14 Jan 2008, deserto dei tartari wrote:

> Domanda Qual'? l'apporto positivo dell'usare tessuti industriali quando
> ci sono animali che a causa della simbiosi con l'uomo "sintetizzano" gi?
> i tessuti?


Domanda interessante, alla quale non riesco a dare una risposta.
Da una parte mi viene in mente l'impatto ambientale di stuoli di pecore
al pascolo.
D'altra parte, la produzione di tessuti sintetici ha anch'essa un suo
impatto.
Una terza via potrebbe essere l'allevamento industriale di animali da
lana e da pelliccia. Ma a questo mi oppongo, e qui mi allaccio al tema
del vegetarianismo (o come cavolo si dice).

Io sono sicuramente contrario a far vivere animali in condizioni che
causano sofferenza. Per questo non compro mai la carne, dato che in Italia
essa quasi sempre deriva da allevamenti intensivi, nei quali gli animali
soffrono per il profitto di qualcuno. Notare che fin qui parlo della
sofferenza degli animali durante la loro "vita", non della loro fine
cruenta.

Mi capita di mangiare carne di animali allevati allo stato brado o quasi.
Conosco pecore che se la passano perfino meglio di me, e vivono una breve
ma gradevole vita sui prati.

Pero' alcuni animali hanno una mente. Vi consiglio un libro di Danilo
Mainardi "Nella mente degli animali", davvero un bel libro, che narra come
alcuni uomini abbiano dimostrato l'esistenza di una "mente" in molti degli
animali piu' evoluti (incluse pecore, mucche e le tanto disprezzate
galline).

Ma allora c'e' un problema:
Dove c'e' una mente, potrebbero esserci sentimenti!
Ve la sentireste di far soffrire e perfino uccidere un essere dotato di
mente e magari anche di emozioni e sentimenti?
O meglio:
Ve la sentireste di fare quanto sopra, pur disponendo di valide alternative?

Ecco perche' se posso non mangio la carne.

Dunque, in conclusione: se posso la evito, e di certo non la compro.

Senza alcuna pretesa di essere totalmente coerente.

giuseppe