cartellino PRESS (Was: [Hackmeeting] UNresocontodelPreHackme…

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Author: c1cc10@ecn.org
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Subject: cartellino PRESS (Was: [Hackmeeting] UNresocontodelPreHackmeeting 2005)
mi pare che le posizioni si possano riassumere in due proposte:
A) Contattare e gestire i giornalisti (accredito + cartella stampa +
cartellino di ingresso + regole scritte e dichiarate per tutt*)
B) Non avere contatto con i giornalisti (no accredito, no cartellino,
gestione interna di notizie e foto).

Un paio di considerazioni prima di andare avanti. Controllare il tono,
il taglio e/o il contenuto di un articolo o di un servizio e' una utopia
che si e' realizzata solo per pochi eletti (tipo berlusconi, mondadori
ai tempi etc...).
Tutti gli altri, noi compresi, non hanno chances. Possiamo portare a
casa l'ottimo lavoro fatto a torino per gestire i media, che peraltro da
un po' di tempo a questa parte vanno INVITATI se vogliamo che ci siano e
che parlino di noi. Questa stranezza dipende dal fatto che nessun HM ha
portato a effrazioni di nessun genere e che non facciamo particolarmente
notizia, scandalisticamente parlando.

La mia impressione e' che, in tutto il thread, il tentativo e la 
discussione verta intorno al controllo, alla gestione, alle possibilita' 
di gestione,
come se noi dovessimo avere un filtro DIMOSTRABILMENTE valido per 
distinguere i giornalisti.
Quindi la mia necessaria premessa e' che noi (io almeno) non vogliamo 
effettuare nessun filtro MILITARE di controllo all'ingresso. Le persone 
si identificano per i loro comportamenti e si pigliano le loro 
responsabilita'. Noi possiamo metterci daccordo sulle regole da seguire 
internamente e le dobbiamo enunciare e prevedere che non verranno sempre 
rispettate, ma la cosa importante e' che dobbiamo tutelare noi stessi e 
le persone piu' deboli della nostra comunita' e non solo il meeting in 
generale (che come concetto non esiste IMHO). Avvisare ai giornalisti di 
presentarsi come tali, chiedere a chi e' dentro di stare attento a 
persone con telecamere e macchine fotografiche, affermare che ogni foto 
dentro deve essere annunciata e che le foto di gruppo devono avere 
l'approvazione preventiva del gruppo rappresentato. Non possiamo fare 
molto di piu' se non invitare alla prudenza chi l'hm viene a farlo, cosa 
di cui spero sempre non ci sia un gran bisogno.
Come gestire i giornalisti? Esattamente come ci gestiamo gli infiltrati 
(sbirri), che sono la categoria piu' vicina ai giornalisti per le 
problematiche che pone: si invitano a uscire privatamente o si 
sberleffano pubblicamente facendo capire che devono andare via.
Menare la gente? Sbattere fuori gli sciacalli dal tempio?
Si', se necessario: non sono precluso al fatto che prima o poi dovremo 
usare la forza. Ma da gente che fa hacking delle comunicazioni
e politica in strada mi aspetto una capacita' di gestione delle 
situazioni responsabile e consapevole e non un livello di testosterone 
machista.
Tutto questo, per me, e' buon senso.
Ricapitolando:
*) Si' a cartella stampa che ci toglie dalle palle un sacco di 
compicoglioni;
*) Si' a cartelli in giro sulle regole per foto e interviste
*) Si' a vietare l'ingresso formale dei giornalisti, ma su questo penso 
che la discussione sia ancora aperta
*) CATEGORICAMENTE si' a un gruppo che si gestisce la stampa spiegando e 
facendo tour guidati se richiesto
*) No a cartellini ceh scompaiono in tasca al primo angolo buio, ma 
garantiscono l'ingresso ai giornalisti
*) Punto di pubblicazione del sito per le foto, visto che il 
mediattivismo non e' piu' quello di una volta ;^))
*) Anche per la pubblicazione on line, spieghiamoci bene: niente volti e 
se ci sono si mascherano come fanno i giappos per i genitali
    in quei fumetti erotici che tutt* leggete ;^))))


ora la finisco e neanche rileggo, troppa robba....
ciao!!

c1cc10