----- Original Message -----
From: "Tuula Haapiainen" <Cyberscript@???>
> cara Gilda, la rivoluzione non si costruisce, arriva. Quindi bisogna essere > pront* e prepare solo sé stess*..
> baci :-)
> Tuula
é vero e non é vero, sai? la rivoluzione ci sembra che arrivi perché é un
prodotto collettivo. Ovvero ciascuno costruisce il proprio frammento e
riceve come un dono la costruzione di milioni di altri. Per cui da un certo
punto di vista prevale il momento dell'arrivare su quello del costruire, ma
é un fatto quantitativo: andando alla radice per ciascuno di noi é una
costruzione che é di sé stessi, certo, ma é anche un disegno di relazioni
sovversive - nel senso di gratuite, libere, erotiche, negatrici del
sacrificio e della rinuncia - che ciascuno attivamente mette in piedi. Anche
con cose come questa lista, dove ci sperimentiamo a fare e dire per il
piacere di fare e di dire, che é poi il senso ultimo di quell'antisocietà su
cui spietatamente ve la meno e, oramai, reciprocamente ce la meniamo
