Re: [Hackmeeting] intelligenza artificiale

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Autore: arnihacker
Data:  
To: HackMeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] intelligenza artificiale
Si stanno sviluppando delle app bot simile allo store androdi
https://www.digitalic.it/intelligenza-artificiale/gpt-store-opneai
https://www.ibm.com/it-it/products/watsonx-assistant/artificial-intelligence
https://openai.com/blog/introducing-the-gpt-store
Eric Olson, cofondatore e amministratore delegato della startup Consensus, un motore di ricerca per documenti accademici, descrive la sua app GPT come “un Google Scholar sotto steroidi”.
https://www.wired.it/article/chatgpt-gpt-store-lancio-come-funziona-openai/
"dalla scrittura creativa alla traduzione"
Esplora il futuro: GPT Store di OpenAI
Think1816 - Business Channel
https://www.youtube.com/watch?v=lKMNLwl84H

https://www.ibm.com/it-it/products/watsonx-assistant/artificial-intelligence

concludendo:
Sull'intelligenza artificiale dice Noam Chomsky:
"La mente umana non è, come ChatGPT e i suoi simili, una macchina statistica e golosa di centinaia di terabyte di dati per ottenere la risposta più plausibile a una conversazione o la più probabile a una domanda scientifica".
Al contrario... "la mente umana è un sistema sorprendentemente efficiente ed elegante che opera con una quantità limitata di informazioni. Non cerca di danneggiare le correlazioni dai dati, ma cerca di creare spiegazioni. [...] ]
Smettiamola di chiamarla allora "Intelligenza Artificiale" e chiamiamola per quello che è e fa un "software di plagio" perché "Non crea nulla, ma copia opere esistenti, di artisti esistenti, modificandole abbastanza da sfuggire alle leggi sul copyright.
Questo è il più grande furto di proprietà intellettuale mai registrato da quando i coloni europei sono arrivati nelle terre dei nativi americani. "
Noam Chomsky, New York Times - 8 marzo 2023
ciao




> Il 22/01/2024 10:53 CET I-330 via Hackmeeting <hackmeeting@???> ha scritto:
>
>
> Ciao,
>
> anche a me piacerebbe sapere che se ne pensa dell'IA in lista. E' da un
> po' di tempo che sono stata tirata in mezzo a questo dibattito al lavoro
> (sono ricercatrice in linguistica) e finora non ho trovato approcci
> pratici soddisfacenti alla questione.
>
> > tibi--- via Hackmeeting ha scritto:
> > Io non credo che l'intelligenza artificiale sia un male, anzi. E' uno
> > strumento molto utile e importante. Ma come tutti gli strumenti
> > ovviamente dipende da come viene utilizzato. E se viene gestito solo
> > dall'alto è chiaro che il risultato è esattamente quello che la gente
> > si aspetta. Volevo allora proporre una riflessione sulle possibilità di
> > democratizzazione dell'Ai, per esempio creandone di condivisibili dalla
> > gente? Oppure costringendo a usare strumenti trasparenti? O altro? Mi
> > piacerebbe sapere che se ne pensa qui dentro :)
>
> Da una parte, devo capire come gestirla nella produzione di esami degli
> studenti. Finora la policy della mia universita' e' stata di vietare
> totalmente l'uso delle IA generativa nella produzione di esami, pero' mi
> sembra una policy che ha creato solo lavoro extra per me e nessun
> beneficio agli studenti. Nei miei corsi l'esame finale e' un piccolo
> progetto di ricerca: le piattaforme di IA generativa non sanno fare le
> analisi necessarie, ma sanno per lo meno vagamente rielaborare una
> riflessione sull'argomento in linguaggio tecnico in inglese. Quando
> l'intero esame viene prodotto da una piattaforma di IA i risultati sono
> disastrosi, ma d'altra parte queste piattaforme stanno chiudendo un gap
> linguistico tra madrelingua e non nel mercato della scrittura tecnica, e
> non mi sento di dire che questa applicazione e' necessariamente
> sbagliata.
>
> Questo e' il primo semestre in cui provero' a non vietare l'uso delle IA
> ma a chiedere che venga citato il prompt usato all'interno della
> bibliografia del progetto. Il semestre scorso ho passato ore di lavoro a
> cercare di dimostrare che dei compiti chiaramente insensati erano stati
> scritti con l'IA e mi e' sembrato un processo burocratico inutile. Una
> volta che ho dimostrato l'inautenticita' di un compito e lo studente in
> questione ha fallito l'esame, mi pare di aver ottenuto poco dal punto di
> vista educativo. Mi sembra piu' utile un approccio dove lo studente e'
> libero di usare questa piattaforma e viene poi considerato responsabile
> di ogni cosa scritta nel compito (allucinazioni, bias, etc). Nella mia
> visione forse idealistica, questo sistema richiede allo studente di
> ingaggiare in maniera critica col contenuto della IA per farne delle
> correzioni. Non ho idea di come possa andare, ad aprile lo scopriro'. Se
> andra' bene, mi sembra un buon risultato nel panorama socio-politico
> dove lavoro io.
>
> > Sandcat via Hackmeeting ha scritto:
> > Ciao, penso che un punto fondamentale del discorso, che nel mainstream
> > viene spesso sottovalutato, è la mole, qualità, e lavorazione dei dati
> > che rappresentano la vera base di potere dello strumento ai.
> > [...]
> > penso che la base del potere dei sistemi ai derivi dai dati con cui
> > vengono addestrati, ne consegue che una democratizzazione dello stesso
> > non possa prescindere dal reclamare il potere sui dati che ne stanno
> > alla base. :)
>
> L'altro modo in cui sono costretta ad approcciarmi alla IA e' che
> costruisco corpora linguistici di lingue dell'Asia Centrale. Al momento
> col mio team stiamo per pubblicare un corpus di kazako. Nel mettere
> insieme questo corpus abbiamo fatto un sacco di riflessioni su cosa
> volevamo rappresentare della lingua perche' e' un po' un dovere quando
> ti proponi di rilasciare al pubblico una collezione che 'rappresenta'
> un'intera varieta' linguistica. Quando abbiamo iniziato 4 anni fa non
> avremmo mai immaginato che il nostro corpus potesse essere utilizzato
> come base dati per fare training a un LLM per IA generativa, pero' ora
> non e' piu' cosi' impensabile e mi preoccupa l'idea che le decisioni di
> rappresentazione della lingua che abbiamo preso passino come la realta'
> oggettiva della lingua kazaka.
>
> Stiamo costruendo un corpus di parlato per la ricerca linguistica, mi
> rendo conto che la quantita' di dati che siamo in grado di produrre non
> soddisfa il bisogno di chi sviluppa LLM. Ma ogni step del processo di
> costruzione di un dataset linguistico e' pieno di implicazioni
> socio-politiche e gli esperti di NLP che lavorano con me non mi sembrano
> interessati o addestrati a capirle. Che dati raccogliamo? Come li
> trascriviamo? (in quale alfabeto?) Lasciamo gli 'errori' grammaticali o
> no? Chi sono i parlanti che stiamo rappresentando? che genere
> comunicativo stiamo rappresentando e questo genere e' usato ugualmente
> dalla popolazione intera? Il mio team di linguisti e antropologi di 30
> persone ci ha messo 4 anni a rispondere ad alcune di queste domande e
> non siamo completamente soddisfatti delle risposte. Un collega in NLP mi
> ha recentemente messo in mano una raccolta di post di Reddit per fargli
> una valutazione linguistica e me l'ha descritta come 'la
> rappresentazione completa della lingua inglese' con una tranquillita'
> d'animo che io non riusciro' mai ad avere.
>
> Mi sembra che finche' non avremo il controllo di cosa va dentro questi
> modelli, non abbiamo modo di democratizzare la costruzione della IA.
> Magari l'approccio giusto e' prendere un ruolo attivo nel fornire
> correttivi ai bias rappresentati. Per esempio, io non riesco a essere
> completamente d'accordo con la decisione del Manifesto (e in generale
> dei siti di giornali) di sottrarre i propri dati all'addestramento delle
> IA. Non riesco a non pensare che se iniziamo a eliminare i dati in cui
> possiamo trovare dei correttivi, quello che stiamo lasciando indietro e'
> la fogna dell'internet.
>
>
> Comunque non ho risposte, solo una lista di dubbi sempre piu' lunga.
>
> Un abbraccio,
> I-330
>
> --
> - Ma, I-330, questo è assurdo. Dal momento che il numero dei numeri è
> infinito, quale ultimo numero vuoi da me?
>
> - E tu quale ultima rivoluzione vuoi? Non c'è un'ultima rivoluzione, le
> rivoluzioni sono senza fine.
> _______________________________________________
> Hackmeeting mailing list
> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting