[Hackmeeting] Hackmeeting 2008 Palermo articolo

Delete this message

Reply to this message
Author: Null
Date:  
To: Hackmeeting
Subject: [Hackmeeting] Hackmeeting 2008 Palermo articolo
Per quelli che se lo sono perso e per i nuovi arrivati, ecco il mio
articolo sul Hackmeeting 2008 a Palermo, per una rivista geek Croata di
nome Plan B.

Mi interessano i vostri pareri, grazie.

Post su noblogs:
https://permutaz.noblogs.org/post/2008/11/22/hackit2008suplanb-hackit2008uplanub-hackit2008inplanb/
Testo in italiano, tradotto da me, in pdf:
https://permutaz.noblogs.org/gallery/5130/PlanB_n13_Oct2008_Hackit08_OljaPetrovic_PlanB_ITA.pdf
La pagina con l'articolo:
https://permutaz.noblogs.org/gallery/5130/2008_PlanB_Hackit2008.png
La copertina:
https://permutaz.noblogs.org/gallery/5130/2008_PlanB_13_Cover.png

Il testo per non dover nemmeno cliccare:

Hackmeeting 2008

'Siamo andati all'Hackmeeting in Italia, sentito le lezioni e
partecipato ai workshop, e tutto questo a Palermo, in un edificio
confiscato alla mafia.'

Testo e fotografie: Olja Petrović

“Vero hacker per noi è chi vuole gestire se stesso e la sua vita come
vuole lui, e sa s\battersi per farlo. Anche se non ha mai visto un
computer in vita sua.”, hanno spiegato gli organizzatori del
Hackmeeting italiano o Hackit già nel 1998 alla prima edizione a
Firenze. Si tratta di gruppi e individui che sono in vari modi in rete
tra di loro e mettono in piedi insieme un incontro dell'underground
informatico e dei progetti affini. Questa storia ha le radici nei tempi
prima del web 1.0 e l'uso di massa di Internet negli anni '90, quando
una ristretta cerchia di persone aveva scoperto come connettere il
proprio computer alle BBS usando un telefono. Alcuni di loro si sono
connessi con una scena alternativa che si è dimostrata culturalmente
stimolante e che ha prodotto anche alcuni dei più competenti esperti
d'informatica nel mondo di istituzioni commerciali.

Palermo, la città ospitante

È impossibile guardare solamente da fuori, dall'alto, come una mappa,
l'incontro degli hacker. Altrimenti vedremo il logo di quest'anno –
un'isola che e` anche una rete, costituita da nodi e da relazioni.
L'isola è la Sicilia perché quest'anno l'adunata è a Palermo, dal 26.
al 28. 9, nello club squattato Ask191. Questo e` situato in una villa
mai completata, con una piscina stile pseudo Gaudí, che lo Stato ha
confiscato alla mafia. Hackit viene organizzato ogni anno in una città
diversa, tramite la mailing list alla quale chiunque può iscriversi.
Una settimana prima dell'incontro chi riesce si avvia sul posto per
aiutare con un upgrade delle infrastrutture, utile sia per gli
ospitanti sia per i partecipanti. Questo è importante perché
centinaia di persone trascorreranno li` tre giorni, anche 24 ore su 24,
condividendo conoscenze, opinioni, pasti, momenti piacevoli ma anche
compiti - tutti i partecipanti sono almeno un po' anche organizzatori.

Io sono arrivata un giorno prima, e già mi sembrava di essere in
ritardo. Pian piano si creava l'atmosfera creativa, si concretizzavano
i workshop, i seminari e tutto il resto, ma dal lato numerico l'evento
soffriva per il relativo isolamento della Sicilia, che una volta era il
fulcro del transito nel Mediterraneo. Parlando con le persone del posto
intuisco – la Sicilia è un'isola e funzionava meglio finché la
trattavano come tale, piuttosto che oggi in cui dovrebbe fare da zona
di confine. Hackit di quest'anno viene dopo il giubileo del decimo
anniversario che ospitava Emanuel Goldstein l'editore della rivista
2600: The Hacker Quarterly. I partecipanti di quest'anno studiano il
Web 2.0 e si chiedono come tutto sia potuto cambiare cosi' tanto.

I robot fatti in casa

Reagiscono in vari modi – il servizio internet indipendente
AutisticiInventati ha aperto la piattaforma Noblogs senza pubblicità e
i log superflui, il Progetto Winston Smith continua a spiegare che
condividere informazioni e` più bello e meno pericoloso se si può
scegliere cosa dire a chi e quando, e partecipa all'iniziativa
internazionale Freedom Not Fear. I programmatori immaginano il futuro
Web 3.0 e il Web semantico con tutti i metadati e i database, e
sviluppano gli strumenti per gestirlo quando diventa parte del nostro
quotidiano. E c'è ancora tanto. Hackit è un disordine creativo dove gli
esperti di informatica e diverse persone stimolanti scambiano le idee e
questo continua a dare risultati. Alcuni esempi sono il software, come
Nuri e i plugin per Firefox, i robot fatti in casa, e c'è anche
l'edizione italiana del libro A Steampunk's Guide to the Apocalypse e
la rivista autoprodotta Ruggine. Il nuovo e il vecchio si intrecciano,
quindi potrebbe confonderci il fatto che i radioamatori oggi, anche se
essendo curiosi seguono pure le novità, si connettono istallando
antenne improvvisate sui tetti dei palazzi. Ma quando sotto il cielo
stellato della Sicilia sentivo le voci da lontano, insieme
all'evocativo codice Morse e altri suoni, mi era chiaro - e perché no?
Tanto, come dice lo slogan del Hackit 2008 "il codice e` scritto, il
futuro no.”

Olja Petrović, report dal Hackmeeting italiano 2008, Plan B numero 13

Per quelli che vogliono saperne di piu':
http://hackmeeting.org/index.php?lang=en
http://www.ask191.org/
http://www.autistici.org/en/
http://noblogs.org/
http://pws.winstonsmith.info/index-e.html
http://wiki.vorratsdatenspeicherung.de/Freedom_Not_Fear_2008