Author: giodim Date: To: hackmeeting Subject: Re: [Hackmeeting] Hackmeeting 2020 [Was: Re: Pandemia. Di
tecno-assoluzionismo e di come la tecnologia non ci salvera']
On 2020-06-01 09:28, Marco A. Calamari wrote: > On Sun, 2020-05-31 at 13:47 +0200, ginox@??? wrote:
>> On Sun, May 31, 2020 at 10:50:35AM +0200,
>> joy@???
>> wrote:
>> > > Magari banalizzo, ma non capisco... se posso andare in piscina o in
>> > > palestra o a fare la spesa perche' non posso fare hakmeeting?
>> >
>> > Queste regole sono ancora valide e sono esattamente un ossimoro con ciò che
>> > è hackmeeting, un luogo libero in cui ognuno si muove senza una meta precisa
>> > e non deve dire niente a nesssuno di quello che intende fare.
>> >
>>
>> si' la parola interessante e' "ancora", nel senso che la
>> situazione cambia di continuo e dire che una cosa valida ora sara'
>> valida tra tre mesi e' un innalazione, almeno quanto il contrario.
>> e decidere ora che una cosa tra 3 mesi non la fai, ti espone al fatto
>> che tra tre mesi, magari la potevi fare.
>
>
> Visto che l'impegno maggiore organizzativo, in un hm virtuale
> (qualunque cosa sia) saranno le persone che parlano, non quelle
> che ascoltano, ed avranno il carico di cercare di far vedere
> cose pratiche, sarebbe utile raccogliere le disponibilita'
> e fornire informazioni mentre si raccolgono le proposte.
>
> Ovviamente farlo con un certo anticipo rispetto al solito,
> e mettendo su le risorse informatiche che servono (Jitsi,
> reflector, server di testi) su una "infrastruttura"
> abbastanza potente e non raffazzonata con tanta buona
> volonta' ma risultati deludenti all'ultimo momento.
>
> Cose da informatici insomma. No ne abbiamo mica paura, vero?
Non chiamiamolo Hackmeeting però, perchè sarebbe un'altra cosa
non credo di essere l'unica persona che ricerca (e ne risentirebbe
inequivocabilmente la mancanza) l'incontro ed il contatto tra i corpi e
non solamente tra le menti
- la fila interminabile, gomito a gomito, per la mensa dove finisci per
conoscere sempre nuove persone
- saldare dei circuiti e scottarsi le dita assieme con lo stagno
- le clack in continua aggregazione e scomposizione dei ten minutes
- il dormire sul tetto del buridda all'alba dopo averci ballato durante
la notte
- ...
è strano(?) come alcune persone che si occupano (anche) di
digitale/virtuale si sentano legate tra loro da relazioni molto più
analogiche/reali
ero stato al Forte nell'edizione del 2000 ed i miei ricordi sono molto
fisici e psichedelici, compreso il risotto "fatale" e lo sbocco
collettivo sui mezzi di trasporto il giorno del ritorno