On 01/11/19 15:05, Leonardo wrote:
> Ma prima di pensare a strumenti nuovi, io sarei per ricominciare a
> parlare di standard e protocolli di comunicazione aperti/pubblici. in
> questo senso, se dovessi salvare una sola cosa di mastodon e del
> fediverso sarebbe l'idea di ActivityPub: sicuramente non è un sistema
> perfetto, ma così come è concepito è a tutti gli effetti il pezzo base
> su cui sono state costruite tutte le varie piattaforme alternative che
> spopolano in questo momento storico. ActivityPub nel contesto dei social
> network federati ha assunto il ruolo che avrebbe potuto essere di XMPP
> per quanto riguarda la messaggistica (mi sia concesso il paragone un po'
> forzato) se e solo se le tempistiche fossero state diverse, fosse stato
> adottato come standard di comunicazione per gli smartphone e ci fosse
> stata una rete affidabile di comunicazione.
Su questo argomento proprio non riesco a lasciare perdere. Lo standard
ActivityPub è il punto più importante di Mastodon. Due anni fa,
nell’hacklab Unit, abbiamo provato Mastodon, io avevo l’account Alyssa
P. Hacker[1]. Di solito mi occupo di grafica, per me è importante la
parte delle UI ma per mastodon è davvero secondaria, come si faceva
notare, potete metterla come volete, ma è una replica di altri mille
social network, c’è poco da inventare di più o di meno.
La prima cosa che ho notato di quel sistema è stata la base dati e lo
standard utilizzato. Sono andata a cercare informazioni e ho notato che
è uno standard di cui si è parlato all’interno di iniziative della
comunità europea. È uno strumento che permette la trasformazione del
mercato, quella capacità del capitalismo di rinnovarsi sempre.
È una cosa di cui si parla da diverso tempo. Durante l’hackmeeting di
Genova c’è stato un talk sul GDPR (non mi ricordo chi lo teneva) ma
anche allora si è parlato dell’obiettivo della comunità europea di
portare alla interoperabilità e portabilità dei dati per aprire il mercato.
Il mercato dei social network è un dato di fatto, nella tradizione
capitalistica europea, non si lascia libero sfogo alla
deregolamentazione. L’obbiettivo più importante è quello della illusoria
concorrenza perfetta, per ottenerla si deve aprire il mercato.
Durante il talk si sosteneva che era un’opzione che avrebbe richiesto
tempo, almeno una decina d’anni e che Facebook aveva fatto lobby nella
realizzazione della legge per bloccare proprio questo punto.
La legge di mercato non è legge astratta, per farsi realtà ha bisogno di
strumenti e lo standard ActivityPub è quello strumento. Mastodon non è
l’alternativa a Facebook, secondo me è il nuovo modello di mercato.
Questo discorso di mercato fa leva su altri argomenti importanti, come
la privacy, la proprietà dei dati ridata agli utenti e la possibilità
del controllo sulle fake news. Tutto questo porta a uno scenario
distopico che a me inquieta. Trovo aberrante anche il progetto solid di
Tim Berners Lee [2]. è una cosa molto simile a ActivityPub. In un
intervista sosteneva addirittura che gli utenti potevano così tenere i
propri dati su dropbox. Ogni utente da solo con i suoi dati, dati che
mappano le sue azioni online, quale contrattazione politica sarà possibile?
Ho cercato di parlarne con alcuni in diversi modi, magari male, e forse
non è così importante. Però credo che spesso si faccia l’errore di fare
una equazione troppo semplice standard=cosa buona. Fino a questo momento
lo standard riguardava oggetti: email, pagine, libri.
Non ha mai riguardato le persone.
Sono convinta che ActivityPub avrà una speranza, perché il mercato
spinge in quella direzione. Penso che parlare di Mastond e provarlo in
questo periodo sia importante, anzi rispetto ad altri periodi si è
proprio al centro della questione politica , ma bisogna pensare,
pensare, pensare insieme.
Di solito non intervengo ma su questa cosa mi sembrava importante.
lo_bo (lei)
[1]
https://www.w3.org/TR/activitypub/
[2]
https://solid.mit.edu/
PS: scusate amministratori, non ricordavo con che email ero iscritta e
ho mandato un'email a caso.