Il 27 Feb 2017 18:40, "void" <void@???> ha scritto: >
> ultimamente pensavo che il manifesto di hackmeeting ha praticamente quasi da > sempre recitato: "L’hackmeeting è l’incontro annuale delle controculture
> digitali italiane" (sin da bologna 2002 o torino 2003).
>
> discussione: secondo voi ha ancora senso il termine "controcultura" (e poi
> perche' plurale)?
Provo a dire la mia. Di raduni di smanettoni, fiere tecnologiche, orge di
modernismo e startuppismo ce n'è a non finire. Perché l'hackmeeting è
diverso? Perché il concetto è:
1. La tecnologia è potere
2. Impara la tecnologia
3. Usa la tecnologia, non farti usare dalla tecnologia (e da chi la
controlla).
È intrinsecamente visceralmente (e orgogliosamente) un messaggio politico.
Se togli questo non resta niente.
E tanto vale andare a una qualsiasi fiera piena di ormoni, miraggi
californiani e inglese usato a sproposito con l'accento milanese.
Se per esprimere questo bisogna usare la parola "contropotere" non lo so.
Vogliamo cambiarlo? Ci può stare, ma il concetto deve restare bello
chiaro...