Ciao.
> Il 27/02/2017 18:39, void ha scritto:
>> ultimamente pensavo che il manifesto di hackmeeting ha praticamente
>> quasi da
>> sempre recitato: "L’hackmeeting è l’incontro annuale delle
>> controculture
>> digitali italiane" (sin da bologna 2002 o torino 2003).
>>
>> discussione: secondo voi ha ancora senso il termine "controcultura"
>> (e poi
>> perche' plurale)?
Personalmente mi ci riconosco ancora in quella definizione, ma non so
quanto
ci si riconosca:
- il resto della lista (scopriamolo),
- il possibile interessato ad HackIT che non ha letto 18 anni di
archivi,
- il resto del mondo che - seguendo il ragionamento - non c'e' proprio
il
rischio che si avvicini :)
...aggiungo, solo per fare l'avvocato del diavolo, che se si è
vaneggiato sui
social di recente, forse va considerata l'eventualità di fare un
seminario
per trasmettere agli ultimi arrivati (e anche ripassare ai vecchietti
come me)
chi siamo e cosa ci differenzia da "raduni di smanettoni" di varia
tipologia,
piuttosto che cambiare il manifesto.
Non è escluso che possa diventare anche una sorta di appuntamento fisso
che a
turno i vecchiacci si prendono la briga di garantire ogni anno, alla
stregua di
Linux Base, per capirci.
>> non e' polemica
>> non e' trolling Idem.
...e in ogni caso grazie per lo spunto di discussione.
Forse è il momento di farci queste domande.
Vediamo cosa esce dalla saggezza della lista ;)
Il 2017-02-28 15:05 clash ha scritto: >
> io: L’hackmeeting è l’incontro annuale delle controculture digitali
> italiane
> signora notav: cosa?
>
> io: di tutte quelle realta' che si pongono ecc.
> signore notav: cosa?
>
> voce fuori campo: gli hacker signora, gli hacker
> signora notav: potevate dirlo prima!
Esempio azzeccato.
...personalmente inizierei con il chiedermi se si possono _aggiungere_
quattro
parole in cima a tutto piuttosto che _togliere_ qualcosa di
caratterizzante ed
IMHO ancora vero. Solo per dire che "in HackMeeting ci sono gli hacker"
deve
passare con chiarezza, ma per chi vuole capire qualcosa di più ritengo
serva
anche la frase che c'è ora nel manifesto (che secondo me resta
descrittiva
nonostante alcune "posizioni forti" dell'anno scorso di una parte di
noi su
questioni inerenti una eventuali apertura verso i social networks, FB
in primis)
Per chiarezza: per chi è interessato a raduni hacker e non ha problemi
a
viaggiare non è difficile trovare altre occasioni durante l'anno -
anche senza
uscire dai confini europei - per approfondire ad un livello tecnico
anche
maggiore di quello medio dei seminari di HackMeeting l'ampio ventaglio
di
argomenti inerenti sicurezza, stampanti 3d, galassia open-source,
signal
intelligence, reti di ogni tipo e chi più ne ha più ne metta.
Secondo me HackIT ha qualcosa di visceral-radicale-politico che gli
altri non
hanno, ancora oggi intendo.
C'è da capire se lo credo vero io e nessun altro :)
Se fosse ancora una posizione largamente condivisa, resta comunque vero
che le
parole possono cambiare ...vorrei prima capire il _cosa_ e poi passerei
al _come_