Re: [Hackmeeting] Una domanda/proposta di riflessione: siamo…

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Auteur: 朱莉娅酷
Date:  
À: hackmeeting
Sujet: Re: [Hackmeeting] Una domanda/proposta di riflessione: siamo sul pezzo?
On 08/06/2016 11:59, caparossa wrote:
> TUTTI usano lo smartphone per andare in rete quotidianamente.


non è una questione di smartphone, è una questione di...

> Manco sapevano che è un'azienda. Un'app.


ecco. è una questione di tecnologia = magia. lo smartphone, strumento di
fruizione e non creazione, ha la sua parte di colpa, ma non spiega
persone che vanno su hackernews a scrivere cose tipo "quando devo
programmare vicino al ferro uso node.js" senza traccia di ironia

io è da anni che dico "bisogna fare il cloud personale", un serverino
domestico che faccia non solo da storage ma anche da social network peer
to peer, e server vpn. qualcosa che funzioni anche da dietro nat (certo
l'adsl te lo castra molto, per cui bisognerebbe mettere dei server cache
in giro per non bruciarti tutto l'upstream) e che sia uno scatolo che
quando ti scade il contratto di affitto stacchi e lo metti nello zaino,
e nella nuova casa lo attacchi e torna a funzionare come prima. che
architetturalmente disaccoppi sistema operativo, configurazione e dati
utente, in modo che le tre cose possano essere in tre storage diversi
che attacchi, stacchi, aggiungi a piacimento. però non capisco niente di
server né di peer to peer, e non mi sembra sostenibile senza farci anche
una versione a pagamento con hardware dedicato. anzi, manco c'ho lo
smartphone, io stessa non lo userei. però magari a forza di ripeterlo
ispiro qualcuno. giuro che non vi chiedo le royalty

> Quindi ci troviamo di fronte ad una massa sempre maggiore di utenti
> quotidiani di dispositivi potenzialmente connessi alla rete (gli
> smartphone), che vengono usati per comunicare, senza che ci sia la
> consapevolezza (nella massa) di cosa, come e perché.


cosa vuol dire "tecnologia"? per citare il mio amato don norman, da cui
plagiai tutto il materiale per il mio talk del 2011, la tecnologia è
"roba nuova che non funziona molto bene o funziona in modi misteriosi e
sconosciuti", perché quando inizia a funzionare bene smette di essere
tecnologia ed entra a far parte della "natura"

e io comunque sempre nel 2011 vi avevo avvertiti, ma mi fecero "no no"
con la testa quando feci notare che dopo Kriptonite (ottimo libro che mi
ha dato anni di vantaggio su... sul resto del mondo cazzo, riguardo a
cifratura a chiave pubblica e analisi del traffico) non era stato
scritto niente di lontanamente simile, che tutti gli strumenti open
erano ancora fermi all'era delle e-mail, che la gente usava facebook non
per stolidità bovina ma perché funziona, ecc. ecc.

> Tutti 'sti ragazzi fossero venuti ad hackit si sarebbero rotti come mio
> figlio: non c'era nulla che gli parlava della loro quotidianità.


e allora bisogna portare cose fighe e sconvolgenti che accendano la
scintilla nel giovane futuro hacker, poi decide lui che fare di questa
ispirazione. magari si può iniziare sviscerando e smitizzando queste
famose app, che a noi abituati a ben altro impressionano molto poco (un
programma con un manifest che gira in una sandbox, sai che roba), però
mi sembra proprio un argomento da dilettanti, poco adatto agli standard
dell'hackmeeting. magari un percorso laterale, una corsia di
accelerazione per immettere sti cazzo di giovani nel nostro mondo

costringerli a diventare hacker non si può, non funziona, non dico che è
quello che stai facendo con il tuo pargolo ma dai, la delusione la
sento, ma secondo me si presenteranno loro da soli. magari non si
chiameranno più hacker (termine sempre più equivoco) ma li
riconosceremo. dai, la curiosità non passerà mai di moda

ha un android tuo figlio? fagli vedere questa pagina:
https://www.google.com/maps/timeline
o magari questa, che è ancora più divertente:
https://history.google.com/history/audio

se vedersi seguito minuto per minuto e giorno dopo giorno su una mappa
non gli dà un fremito, se ascoltare la propria voce mentre cerca o detta
cose personali e imbarazzanti (greatest hit dalla history della mia
ragazza: "bradipo fa la cacca") non lo fa sentire un po' nudo boh,
magari è davvero troppo tardi e il concetto di spazio personale è già
stato ridefinito irreversibilmente (magari se era femmina, con tutto il
revenge porn, l'escile, quella cosa rivoltante della "bibbia" su
dropbox, ecc. era più sensibile all'argomento)