Re: [Hackmeeting] a/i , social network, forum e cloud milita…

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Autore: Leonardo
Data:  
To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] a/i , social network, forum e cloud militanti
Il 21/12/15 17:02, Ath0s ha scritto:
>
> Non fa riflettere il fatto che molti governi con regimi dittatoriali
> abbiano censurato e continuino a censurare Facebook, Twitter e simili
> nei rispettivi paesi?
>
> La lista è lunga: Bangladesh, China, Egypt, Germany, Iran, Mauritius,
> Morocco, North Korea, Russia, Syria, Tajikistan, South Africa, United
> Kingdom, Malaysia... ecc...


Domanda: che differenza passa tra la censura di un social network e di
una qualunque delle altre reti/infrastrutture digitali più o meno
indipendenti che si sono succedute negli ultimi tre decenni? (a parte
che ora è più improbabile che ti vengano a spaccare i computer in casa,
intendo).

Mi pare si stia confondendo lo strumento con l'uso che se ne fa. E
andando avanti cerco di spiegarmi.

>
> Credo che il fatto che i governi siano arrivati a bloccare ogni tipo di
> accesso a questo tipo di siti (gli odiati SN) abbia un significato che
> deve essere sottovalutato: il loro enorme potere comunicativo.


Il fatto è: quegli strumenti e molti altri sono stati usati (e vengono
ancora usati) per propagazione istantanea della notizia. Ci puo' stare,
puo' essere efficace (e in alcuni contesti in alcuni periodi lo è
stato), ma, per come la vedo io, si trattano di azioni efficaci perché
contingenti.

L'urgenza di far girare una foto, un video, un contenuto cosiddetto
"virale" attraverso un social, ha una potenza immensamente superiore a
quella di qualsiasi altra cosa veicolata tramite questo mezzo. Conta il
fattore emozionale, conta il contesto sociale, contano i mezzi
alternativi con cui viene condivisa la stessa informazione e per cui si
rafforza la propagazione del messaggio originale.


>
> Posso capire che ci siano notevoli differenze tra l'Hackmeeting e il
> Movimento Verde del mio paese, ma il fine (una comunicazione che riesce
> a raggiungere il maggior numero di persone) è lo stesso.


Mi pare un po' riduttivo dare come fine ultimo di HM la comunicazione.

>
> E sinceramente non capisco l'enorme problema che viene posto per il
> fatto che i SN portano avanti processi di classificazione dei vari
> utenti per ottenere profili digitali da rivendere.
> Insomma non si tratta mica di creare un profilo per ogni membro che fa
> parte di questa lista con foto profilo, numero di cellulare e qualsiasi
> altra informazione personale si possa fornire.
> Si tratta di creare una pagina per un movimento/CSA/hacklab (o nella
> forma più generale per un insieme di persone) e permettere che il
> maggior numero di persone possibili sappia della sua esistenza.
>


Tanto per fare un esempio, l'efficacia di facebook come veicolo
pubblicitario gratuito è ai minimi storici. Considerato che il loro
obiettivo mai nascosto è quello di spingere sempre più al pagamento
delle sponsorizzazioni da parte da chiunque apra una pagina, è da
parecchio ormai che ogni altro modo per pubblicizzarsi è diventato
complesso e richiede salti mortali tripli.

(perché se stai parlado di aprire una pagina, stai pensando a qualche
forma di pubblicità per la tua causa, altrimenti a cosa ti servirebbe?)

Dopodiché, non è necessario fornire dati espliciti di nuovi iscritti a
facebook per fare profilazioni. Crea una pagina del tuo
movimento/CSA/hacklabbo e aspetta che la gente ci interagisca. Quella
interazione è già abbastanza per aggiungere dati di profilazione. Ogni
attività che fai all'interno della piattaforma va a favore della
piattaforma. Anche il più infimo metadato viene raccolto, e basta per
tracciare il contorno delle azioni di una persona, senza dare più
informazioni di un nome e un cognome. Lo sanno bene all'NSA, non credo
debba essere spiegato a chi costruisce facebook.

> Io stesso, interessatissimo ai temi della privacy, dell'hacking e di
> tutti gli altri che vengono trattati qui in lista, non sapevo
> dell'esistenza di questa lista sino a quando non me ne hanno parlato i
> ragazzi di EigenLab.
> Insomma ci sono quindi migliaia di persone "la fuori" che sono
> interessatissime e che condividono i nostri punti di vista, ma che non
> sanno nemmeno della nostra esistenza.


E in che modo la rivalutazione del social network favorirebbe una
partecipazione massiccia alla comunità? Già la tua testimonianza
smentisce questo teorema: non sei qui per via di un social network, sei
qui e scrivi per via di una Rete Sociale, di gente con cui hai condiviso
un percorso, reale prima e virtuale poi. Mi pare ben diverso.


>
> Si insomma la lista è perfetta ma sarebbe ancora migliore se si
> riuscisse a farci entrare queste migliaia di persone che non sanno
> nemmeno che la lista esista.


Questa frase, scusa, sa molto di Eternal September[1] :D

> Che senso ha continuare a parlare per partito preso (Facebook è il male,
> Twitter è il male...) e ignorare il fatto che in realtà anche i SN non
> sono altro che sistemi e come qualsiasi sistema possono essere
> manipolati e utilizzati per i nostri scopi.


Quella di cui parli è una illusoria possibilità di manipolazione. Oltre
alla censura di facebook da parte degli stati esiste la censura di
facebook da parte di facebook, tanto per dirne una. Esiste la
sorveglianza da parte di facebook, la collaborazione con gli stati per
fornire alle autorità i dati di presunti criminali. Esistono mille modi
e mille motivi per cui la tua pagina potrebbe essere oscurata, per la
decisione di un addetto troppo zelante che ritiene i tuoi contenuti
inopportuni. E' un canale non sicuro e non utilizzabile in altre maniere
se non in quella in cui hanno già deciso per te. Puoi aggirare alcuni di
questi controlli, ma fino a quando?


[1]https://en.wikipedia.org/wiki/Eternal_September

--Leo