Re: [Hackmeeting] lele, zioalfa e metodi fascisti

Il 23/09/2015 10:44, Anathema ha scritto:
>
> [...cose non importanti...]
>

premesso che, per chiarire che non è una questione personale, obaz - se
non mi confondo - l'ho vista ben poche volte e non mi è stata molto
simpatica, soprattutto dopo aver ascoltato una discussione con un'altra
compagna su questioni di madri, figli e militanza (o qualcosa del
genere), ti volevo ringraziare per aver portato di nuovo alla ribalta
questo problema e per aver contribuito ancora una volta a far sí que il
tizio in questione mandi ventimila mail.

io non so dove avete vissuto i vostri hackmeeting, o magari sono io che
sono troppo tempo lontano da quella realtà, ma a me risulta comunque sia
molto strano che ad una persona che, per problemi o meno, è
evidentemente sessista anche solo si permetta l'entrata ad hackit.

oltretutto dopo - secondo quanto leggo in lista - averla usata come
giullare.

questa non è inclusione, è essere teste di cazzo, per cui non capisco
cosa ci sia da discutere.

una persona come lui deve entrare ad hackit se ci sono persone disposte
ad occuparsene, fa molto comodo pensare che tutto si autoregola e tutto
funziona come per magia, ma in realtà è solo un modo per fottersene e
poi fare i paladini della libertà di stocazzo.

il tipo ha insultato obaz, obaz non ha voglia di passarci sopra,
possiamo discutere se la sua posizione sia o meno intelligente, ma a me
pare palese che o si vuole includere obaz o il tizio, oppure si sceglie
di avere dei mediatori che seguino e spieghino.

se no poi succede che te ne sbatti il cazzo, e come te lo fanno in
tanti, e poi dopo un tot di tempo fai l'indignato. talmente eri preso
dalla situazione del tizio che manco ti sei accorto di niente, pensa un
po' come ti importava!

vedi un po' tu se per te è più importante fare il "libertario" sulla
carta, e mandare mail dove pretendi l'inclusione di certi personaggi, o
se preferisci includere le "troie". io preferisco le secondo, purtroppo
però non posso venire ad hackit, almeno per ora.