Author: pasky Date: To: hackmeeting Subject: Re: [Hackmeeting] riflessioni su Indymedia in UK
> c'e' un portato storico di esperienza da quella che fu indymedia, in > termini
> di processi decisionali e modi di discutere (liste + assemblee), policy
> con cui gestire l'openpublishing eccetera, alcune cose si potranno
> riprendere
> altre cambieranno forma in base alle persone che parteciperanno, ma di
> fondo
> serve coinvolgere persone intorno all'idea che la narrazione e' il primo
> passo
> per una presa di coscienza e che darsi un punto comune di visibilita' puo'
> inizialmente aiutare la visibilita' di queste narrazioni.
Concordo in pieno,
per farla breve più che gli strumenti server la volontà e l'identità
politica con relative "affinità" e tirare in mezzo per "cooptazione"
ovviamente pur avendo differenti esperienze il punto in comune deve
essere il raccontare la realtà locale che viviamo dal basso senza
filtri e/o censure (salvo i soliti sessisti, razzisti, nazisti, fascisti
ed in genere tutta la merda dell'essere umano), altrimenti restiamo
solo qui a raccontarcela, a mio avviso il punto di partenza, ma anche
quello di arrivo, è "informations wants to be free" in hacktivism style
come sempre che è ancora tutt'ora valido, almeno spero.
Il limite non è mai tecnico, ma politico e di volontà.