Re: [Hackmeeting] riflessioni

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Autore: gin(e)
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To: hackmeeting
Oggetto: Re: [Hackmeeting] riflessioni
ero talmente ubriaco per colpa del workshop di ginox e lucha che non
ricordo che ho detto in assemblea, probabilmente ho fatto del teatro
come mi succede sempre in questi casi. come me presumo altri.

se all'hackmeeting non vengono persone nuove, che poi non è vero, è che
queste non vengono intercettate localmente, non è colpa del HM e delle
sue forme, ma della società e le sue forme. ovvero..

N tempo fa c'erano gli hacklab, si creavano delle microcomunità e
attraverso queste ci si organizzava nella macro, ora.. gli hacklab o i
LUG non subiscono lo stesso problema? Si, ecco che HM risente del
problema del micro.

Non c'erano 1000 eventi informatici per la penisola per cui tutti
venivano ad HM a presentare, a proporre quello che avevano. In questo
mondo dove cercano di assumere programmatori fissi in azienda ma con la
partita iva si fa fatica a campare se si vuole cercare di non passare
sopra le proprie idee. Per venire ad un evento si deve prevedere la
spesa di una somma tra i 200 e i 100 euro (a seconda della distanza),
per cui la persona X ne sceglie uno in base al periodo e alla celerità
con la quale i workshop vengono pubblicati, ad HM almeno 4 o 5 workshop
sono stati aggiunti a mano sul cartellone all'entrata e questo certo non
aiuta a sceglierlo. Questo periodo era sfortunato e il luogo molto
imboscato.

Ciò di cui sono sicuro è che HM non è un evento di informatica. HM è
ANCHE un evento di informatica e rimane unico nel suo genere. Non credo
che debba tendere ad altri metodi, perchè già ce ne sono altri di eventi
informatici e mantenere la varietà è importantissimo.

Sono stato a diversi seminari a tutti mi sono divertito, in tutti mi
sono confrontato, in alcuni ho conosciuto delle persono con le quali ho
parlato anche terminato il workshop. Mi son dovuto segnare le cose che
mi venivano in mente nel telefono per poi girare zoppicante per l'asilo
e ritrovare quelle persone alle quali dovevo domandare delle cose. I
workshop di sabato sono finiti alle 3 di notte. Il tema + discusso sono
la sicurezza e l'anonimato.

Di compagnia cantante non mi interessa, chi provoca ne paga le
conseguenze, e daje 1 e daje 2 e daje 3 la gente sbrocca che il
provocatore sia tecnico, politico, animale o vegetale non ha alcuna
importanza. Non penso nemmeno che sia utile discuterne, certo era meglio
farlo in plenaria.

Su wikileaks c'era già pubblicato il cablogramma su ciò che sarebbe
successo.

Il bene della comunità, che io non ho mai considerato tale (me lo chiese
espanz a roma, lei può confermarlo), lo si fa durante l'anno, non in
quell'evento. E' durante l'anno che collaborando dobbiamo proporre,
creare, inventare, ungere, sporcare, contaminare, fecondare, esporci
politicamente su ciò che succede (almeno nell'ambito informatico sul
quale riusciamo a convergere più semplicemente).

l'acqua è poca e la papera non galeggia,
gin(e)