Autore: Elettrico Data: To: hackmeeting Oggetto: Re: [Hackmeeting] proposta reading-dibattito: tra collaborazionismo
e recupero virtuale - anonymous e l'hackerismo
Il 08/06/2012 18:31, q9c9p scrisse: >
> "la società virtuale che irretisce, come è ovvio che sia, nella sua [...] > incisivo - per poter colpire dove più nuoce"
>
> "C'è un solo modo per rendere migliore la rete: arrivare alla sua
> radicale e totale distruzione"
madonna, questa solfa l'ho sentita contro qualsiasi cosa, immagino che
esisteranno dei pamphlet contro il telegrafo, contro il ciclostile, e
così via.
> a fatto "il compagno mac guyver" ovvero "ci hanno dato la tecnologia,
mag gyver
> rivoltiamogliela contro", pratiche più o meno diffuse, idee
> elettrotecniche di disturbo e distruzione e analisi della primavera
> araba, come lo "spegnimento" di internet abbia influenzato le persone a
> scendere per strada e darsi da fare, prerequisiti passamontagna, vesti
> nere e una buona dose di autocritica, scambio di chiavi gpg in finale.
ma non sarebbe interessante che della "primavera araba" parlasse
qualcuno che vi ha partecipato? finora tutto quello che ho sentito è
sempre stata l'interpretazione di fatti di seconda o terza mano fatta da
occidentali.
> Partendo comunque dal fatto che io non sia nessuno mi piacerebbe
> semplicemente avere uno scambio di opinioni visto che sono convinto che
> molti di voi come me abbiano molti dubbi sull"hackerismo"
ma magari prima sarebbe interessante definirlo, questo hackerismo.