20/04 - NASCE UNA NUOVA SPERANZA PER IL POPOLO COLOMBIANO: AL VIA
LA ‘MARCIA PATRIOTTICA’ A BOGOTÁ!
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Fervono i preparativi per il lancio ufficiale del movimento
“Marcia Patriottica”, che avverrà nei giorni 21, 22 e 23 aprile
prossimi.
Al Centro Convegni Gonzalo Jiménez de Quesada di Bogotá, oltre
3500 delegati da tutto il paese, in rappresentanza di oltre 1500
organizzazioni politiche e sociali di 26 dipartimenti, e un centinaio
di delegati internazionali, si riuniranno per presentare il Consiglio
Patriottico Nazionale del movimento al paese.
David Flores, leader studentesco dell'Università Nazionale di
Bogotá, e Andrés Gil, dell'Associazione Contadina della Valle del
Río Cimitarra, portavoce del movimento, annunciano che i delegati
concluderanno l'evento con un corteo ed un concerto: “Sarà una
giornata di festa” per dare vita ad un soggetto politico che
promette di realizzare “una politica differente”.
Alle accuse degli alti papaveri militari colombiani, che continuano a
demonizzare questa nuova realtà politica, indicandola come “diretta
dalla guerriglia”, Flores risponde che “i colombiani ormai sono
stanchi del fatto che tre giorni prima di ogni mobilitazione sociale
appaia un computer, di quelli che tira fuori dal cilindro
l'intelligence militare”, per stigmatizzare le lotte ed accusare di
terrorismo chi si oppone al governo.
Il regime colombiano mostra sempre più la sua preoccupazione nei
confronti di un movimento che, forte di un sempre maggior consenso
popolare e di un importante appoggio internazionale, mette in
discussione le basi del potere oligarchico, ponendosi l'obiettivo di
dare potere politico alle maggioranze popolari, per la costruzione di
un paese sovrano, la soluzione politica al conflitto e la consecuzione
della pace con giustizia sociale.
18/04 - OBAMA AMMETTE: GLI USA MERCATO DELLA DROGA PRODOTTA IN
AMERICA LATINA
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In un intervista rilasciata lo scorso 13 aprile, poco prima del suo
arrivo in Colombia per partecipare al “Vertice delle Americhe”,
Barack Obama ha ammesso che gli USA sono “un gran mercato per i
trafficanti” di droga, affermando che rappresentano una “parte
del problema”, e devono essere “parte della soluzione”.
Obama afferma inoltre che “dell'America Latina, del Centroamerica
e dei Caraibi vogliamo essere buoni soci, e vogliamo lavorare con i
diversi
paesi sulla base dei reciproci interessi e del mutuo rispetto”.
A contraddire le belle parole di Obama ci sono però i fatti, che
dipingono una realtà completamente diversa: l'intenzione di
rappresentare una parte della soluzione del problema della droga si
è risolta, in Colombia, con il riversare dieci miliardi di dollari
per sostenere la guerra contro-insorgente del Plan Colombia, e con le
temibili fumigazioni al glifosato, che hanno avvelenato l'ecosistema
colombiano senza ridurre minimamente la produzione di coca, e
favorendo il disboscamento massivo della giungla e il proliferare di
letali malattie che hanno colpito le comunità rurali.
I “reciproci interessi” fra Usa e paesi latinoamericani vogliono
dire Trattati di Libero Commercio bilaterali, dai quali il gigante
nordamericano ricava tutti i vantaggi, con le sue aggressive
politiche economiche imperialiste.
E che nulla sia cambiato rispetto al passato, lo rivelano anche le
incredibili dichiarazioni su Uribe e Santos, per i quali ha
manifestato di avere “un gran rispetto” per aver affrontato ”i
cartelli della droga”. Qualcuno dovrebbe ricordare a Obama che
l'antinarcotici del suo paese, la DEA , ha posto Uribe fra i primi
100 più pericolosi narcotrafficanti al mondo!
15/04 - EX PRESIDENTE DEL PARLAMENTO COLOMBIANO CONDANNATO PER
PARAMILITARISMO
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Javier Cáceres, ex senatore del partito Cambio Radical fra il 2006
ed il 2010 ed ex presidente del Congresso Colombiano, è stato
condannato a 9 anni per vincoli con i paramilitari.
La Corte Suprema ha riconosciuto il parapolitico colpevole di
“concorso alla promozione di gruppi armati” paramilitari; la sua
rapida carriera politica è stata infatti sostenuta dalle AUC, come
confermato da Juancho Dique e Iván Roberto Duque, capi paramilitari
con i quali
Cáceres si è incontrato varie volte per definire il loro appoggio
alle elezioni legislative del 2006. Già investito dallo scandalo di
ETESA, ente che regola il gioco d'azzardo in Colombia, protagonista
di un gigantesco caso di corruzione, questo degno esemplare del
parlamento-circo colombiano, dopo un accurato slalom fra tutte le
coalizioni politiche, aveva ottenuto il pieno appoggio del narco
ex-presidente Álvaro Uribe; milita ora nelle file del partito fra i
più rappresentati al Congresso, quello degli inquisiti e condannati,
in compagnia di più di cento suoi “onorevoli” colleghi.
Le istituzioni colombiane sono governate da personaggi legati a filo
doppio al narcotraffico ed ai gruppi paramilitari, che
dall'oligarchia al potere sono stati creati, foraggiati, sviluppati e
utilizzati in chiave contro-insorgente, a difesa di privilegi di
latifondisti e multinazionali, e come manodopera spendibile nel
permanente terrorismo di Stato.
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