Allievo di Carl Gustav Jung e a lungo direttore dell'istituto di Zurigo a
lui intitolato, è morto ieri nel Connecticut, all’età di 85 anni, James
Hillmann, psicoanalista e filosofo statunitense, fondatore della psicologia
archetipica e carismatico terapista, il “poeta dell’anima”, autore di libri di
grande successo, a partire da "Il codice dell'anima" (1996).
Alcune citazioni, decisamente non politically correct, dal suo saggio “Un terribile amore per la guerra”,
Adelphi Editore 2004, riguardanti il rapporto tra
guerra e religione, sulla “religione come chiamata alle armi”, sulla militia di Cristo.
“Anche coloro che credono nella pace e nella nonviolenza si
radunano, marciano, manifestano. La fede è la miccia che accende la forza
archetipica di Marte e avvia l’imprevedibile, rovinoso corso della guerra” (p. 221).
“Poiché una psicologia monoteista è giocoforza tesa all’unità,
la sua psicopatologia è l’intolleranza della differenza”(p. 223).”Di
conseguenza, è sulla psicologia monoteistica del cristianesimo che la nostra
cultura deve riflettere, di essa deve avere paura” (p. 225)..
(Citando Lutero) “Il fatto stesso che la spada sia stata
istituita da Dio per punire i malvagi, proteggere i buoni e preservare la pace
(Paolo, Rm 13, 1-4; 1 Pt 2, 13) dimostra in modo inconfutabile e sufficiente
che la guerra e l’uccisione, insieme a tutte le misure che accompagnano il
tempo di guerra e la legge marziale, sono state istituite da Dio” (p. 236).
“La guerra è […] un’opera umana e un orrore inumano, e un amore che nessun altro amore è riuscito a vincere […]
Possiamo […] lavorare per sottrarla (la guerra) al sostegno di una religione
ipocrita. Ma la guerra in quanto tale rimarrà finché gli dei stessi non se ne
andranno”(p. 259).
giacomo casarinostoricogenovacontatto skype: gcasarino
