Re: [Forumlucca] Fusione a freddo - un argomento in più

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Szerző: Daniele Bandoni
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Címzett: forumlucca
Tárgy: Re: [Forumlucca] Fusione a freddo - un argomento in più
La fusione a freddo è ancora molto lontana da soddisfare le esigenze di una
civiltà energivora come la nostra, quella a caldo è stata stabilizzata per
10 millisecondi...Le soluzioni che vengon proposte tendono tutte a produrre
energia in più diversificando la fonte, ma nessuno, se non qualche
asociazione, parla seriamente di risparmio e razionalizzazione dei consumi.
In altre parole vuol dire che se si vuol evitare il nucleare che vogliono
sviluppare in italia, ora e tra vent'anni, bisogna indirizzare i nostri
sforzi in un'intensa analisi critica del nostro stile di vita,
accompagnandolo con un accorta politica di sviluppo di fonti rinnovabili e
di sfruttamento efficiente delle fonti fossili, che sono ancora
preziosissime anche da punti di vista non economici.
Una delle maggiori malattie italiane è l'assenza di programmazione e
strategia, le fonti rinnovabili purtroppo ( p.e. il fotovoltaico) hanno
ricevuto incentivi che purtroppo come mainstream hanno sviluppato un mercato
speculativo, mantenendo troppo elevati i costi sul mercato, e facendo fare
affari d'oro alle grandi centrali fotovoltaiche a terra che a mio avviso
sono parecchio impattanti, a discapito della microgenerazione domestica.
Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica, e per il momento non credo che
nel nostro paese ci sia la volontà politica di sviluppare seriamente una
strategia energetica sostenibile per il lungo periodo.

Il giorno 03 aprile 2011 14:20, ilaria sabbatini <violun@???> ha scritto:

> Mi sono informata e pare che non sia una bufala.
> Per completezza di informazione ho ritenuto giusto postarlo.
> Non solo l'energia nucleare è dannosa ma
> sarà presto bissata da un metodo più sicuro.
> Naturalmente l'articolo è vecchio, non se ne è parlato
> e la notizia non è stata propalata ai quattro venti
> come avrebbe dovuto vista l'importanza.
> Se la sperimentazione avrà successo definitivo
> sarà inutile e superato costruire le centrali nucleari.
>
> Ilaria
>
>
> http://bologna.repubblica.it/cronaca/2011/01/14/news/fusione_nucleare_a_freddo_a_bologna_ci_siamo_riusciti-11237521/
>
> Fusione nucleare a freddo
> "A Bologna ci siamo riusciti"Per la prima volta in Italia, davanti ad
> esperti, è stato realizzato il processo utilizzando nichel ed idrogeno. E'
> la strada per ottenere energia pulita. Andrea Rossi, ingegnere e Sergio
> Focardi, fisico, spiegano: "Dietro questo processo non c'è una base teorica,
> per quale motivo avvengono questi risultati lo abbiamo solo ipotizzato"*di
> ILARIA VENTURI*
> [image: Fusione nucleare a freddo "A Bologna ci siamo riusciti"]Rossi e
> Focardi
>
> CI sono le guardie giurate a controllare l'accesso, devi firmare una
> dichiarazione in cui accetti i rischi nell'assistere all'esperimento che
> potrebbe rivoluzionare il settore della produzione di energia. Per la prima
> volta in Italia, davanti ad esperti, in un capannone avvolto dalla nebbia
> nella zona industriale di Bologna, è stato realizzato un processo di fusione
> nucleare fredda, utilizzando nichel ed idrogeno, capace di produrre una
> energia incredibilmente superiore a quella utilizzata per creare la
> reazione. E' la strada per ottenere energia pulita. "La novità assoluta sta
> nel fatto che tutto ciò viene prodotto da una macchina che funziona come una
> stufetta elettrica di casa", spiega l'inventore, Andrea Rossi, ingegnere.
> Con lui Sergio Focardi, professore emerito dell'Alma Mater, fisico di
> calibro, in passato preside della facoltà di Scienze.
>
> Di possibili fonti di energia con reazioni di fusione nucleare a bassa
> temperatura se ne parla da tempo nel mondo. L'annuncio nel 1989 degli
> scienziati Fleshmann e Pons suscitò speranze e illusioni. Focardi è stato
> pioniere in Italia di questo tipo di studi. Quello di ieri è stato il primo
> esperimento condotto a Bologna con osservatori esterni: giornalisti e
> fisici, in gran parte dell'Ateneo come Paolo Capiluppi, direttore del
> dipartimento di Fisica, Gianfranco Campari, Ennio Bonetti. L'esperimento,
> "industriale più che scientifico", dicono i docenti universitari, è condotto
> in una stanzina di un capannone in via dell'Elettricista, dove è stato
> installato un catalizzatore di energia che occupa lo spazio di un tavolo.
> Dura alcune ore.
>
> Rossi spiega il funzionamento della macchina, il ricercatore Giuseppe Levi
> illustra una stima dell'energia prodotta sulla base della misura di quanta
> acqua viene vaporizzata al secondo. E al termine Rossi conclude: "Si sono
> consumati 600Wh e se ne sono prodotti 12mila Wh". Il prototipo, già coperto
> da brevetto di proprietà di Maddalena Pascucci, moglie di Rossi, è ora
> pronto per la produzione industriale e la commercializzazione. "Sarà il
> prossimo passo", dice Rossi. I fisici obiettano: "Dovremmo poter riprodurre
> l'esperimento in un nostro laboratorio, ma c'è il segreto industriale sul
> processo". "Ci vuole cautela, il metodo scientifico esigerebbe verifiche, ad
> oggi non sappiamo cosa avviene dentro la macchina", dicono Capiluppi e
> Bonetti.
>
> "Siamo un'azienda, se mi chiedono di aprire la scatola dovrei pagare i
> danni agli investitori", replica Andrea Rossi. "I costi? Posso dire che
> l'apparecchiatura costa duemila euro per Kilowatt di potenza e funziona con
> un grammo di nichel". Lo stesso ingegnere ammette: "Dietro questo processo
> non c'è una base teorica: per quale motivo avvengono questi risultati lo
> abbiamo solo ipotizzato". Il professor Focardi spiega perché un esperimento
> simile avvenga fuori dai laboratori accademici: "I miei colleghi non ci
> credono, sono scettici. Non so come un protone di idrogeno possa entrare nel
> nucleo di nichel, ma avviene. Ed è la strada dell'energia per l'umanità".
> Comunque sia, sembra un grosso passo avanti. Per dire addio al petrolio?
> "Non sono in grado di rispondere", allarga le braccia l'ingegner Rossi.
>
>
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>
>
>
> Dr.ssa Ilaria Sabbatini
> cel. + 39 349 8733382
> e-mail info@???
> peregrinationes@???
> http://www.medievista.it
> http://www.paleografia.eu/
>
>
>
> · · · · · · · @@@@@@@ · · · · · · ·
>
>                    Il terrore della tirannia finisce una volta cha ha
> paralizzato
>                    completamente la vita pubblica e trasformato tutti i
> cittadini
>                    in individui privati, spogliandoli di ogni interesse
> e legame
>                    con gli affari pubblici.

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>                     Hannah Arendt

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