[RSF] Clamori dalla Colombia

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Autore: Associazione nazionale Nuova Colombia
Data:  
To: forumroma
Oggetto: [RSF] Clamori dalla Colombia

         27/03 - EX PARAMILITARI COLLABORARONO CON L’ESERCITO
<http://www.nuovacolombia.net/Joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=1176:2703-ex-paramilitari-collaborarono-con-lesercito&catid=8:accordo-umanitario&Itemid=19>


Quanto ampiamente denunciato da anni da decine di organizzazioni
colombiane ed internazionali di difesa dei diritti umani, viene oggi
alla luce inequivocabilmente: la cosiddetta legge di “Giustizia e
Pace” voluta dal narco ex-presidente Uribe nel 2005, che prevedeva
una presunta graduale smobilitazione dei paramilitari delle AUC, si
è rivelata essere una mossa funzionale alla propaganda di regime,
con tre obiettivi: sbandierare fasulli risultati nel quadro di

una presunta “politica di pace”, il riciclaggio di oltre 10
miliardi di dollari accumulati col terrore dal narcoparamilitarismo e
la riconversione organizzativa delle AUC, che oggi si denominano
“Aquile Nere”, “Rastrojos”, ecc., e che Santos chiama
eufemisticamente “Bacrim” (Bande Criminali). Anche il regime ha
dovuto ammettere l’esistenza di 21 "nuovi" gruppi paramilitari
composti da almeno 4000 unità.

Da un cablo pubblicato da Wikileaks, emergono inoltre le
dichiarazioni dei paramilitari (appartenenti alla "cupola" delle AUC)
Carlos Mario Jiménez, alias 'Macaco', Freddy Rendón, alias 'El
Alemán', e Rodrigo Tovar, alias 'Jorge 40', che confermano
l’esistenza di un previo accordo con il narcogoverno di Uribe.

L’evidenza del mantenimento delle attività criminali del
paramilitarismo di Stato emerge anche in un cablo diplomatico inviato
dall’ambasciata degli Stati Uniti in Colombia nel 2007, in cui si
precisa che la maggior parte dei leaders dei nuovi gruppi sono ex
paramilitari di livello medio, senza una provata preparazione
ideologica, ma ben armati e supportati da ex membri dei blocchi delle
AUC. Inoltre, un ufficiale della Brigata XVII dell’Esercito ha
riconosciuto -e confermato all’Ambasciata degli Stati Uniti- che
almeno 250 membri dei "nuovi" gruppi paramilitari in Urabá hanno
già esperienze come militari.

Parapolitica, massacri, narcotraffico, annientamento degli
oppositori, guerra sporca contro il popolo e blindatura a ferro e
fuoco delle aree depredate dalle multinazionali sono, in Colombia, i
tentacoli della piovra mafiosa e paramilitare che governa il Paese.

         24/03 - WIKILEAKS: DAL 2006 SANTOS HA ASSUNTO MILITARI ISRAELIANI
IN FUNZIONE CONTRO-INSORGENTE.
<http://www.nuovacolombia.net/Joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=1165:2403-wikileaks-dal-2006-santos-ha-assunto-militari-israeliani-in-funzione-contro-insorgente&catid=8:accordo-umanitario&Itemid=19>


Un cablo del novembre 2008, inviato dall'ex ambasciatore
statunitense a Bogotá William Brownfield e recentemente pubblicato
da Wikileaks, ha rivelato alcuni dettagli relativi alla
collaborazione militare fra il regime colombiano e l’entità
sionista.

Nel testo si legge che fra il 2005 e il 2006 gli alti comandi
militari colombiani provavano una grande frustrazione per
l'impossibilità di localizzare un comandante delle FARC, e che

per questo l'allora Ministro della Difesa (e attuale presidente)
Santos contattò gli israeliani affinché addestrassero e guidassero
le forze speciali colombiane a questo scopo.

Gli accordi prevedevano anche il supporto contro le “minacce
esterne”, come Venezuela ed Ecuador.

Il mediatore per parte israeliana era il generale Yisrael Ziv,
conosciuto personalmente da Santos, in attività nel suo paese fino
al 2006 (anno in cui fu assunto dal narcoregime colombiano), già
viceministro della Difesa e direttore delle operazioni dell'esercito,
nonché comandante delle forze israeliane nella striscia di Gaza dal
2002, protagonista dello scandalo dell'abbattimento di case
palestinesi che gli israeliani asserivano essere “vuote”.

L'ex ambasciatore Brownfield fece anche rapporto su diversi accordi
commerciali per l'acquisto di 24 caccia Kfir ed altri mezzi militari,
specificando che circa il 38% degli armamenti acquisiti all’estero
del Ministero della Guerra colombiano proveniva da Israele.

Gli storici legami fra lo stato terrorista d’Israele, avamposto
degli interessi statunitensi in Medio Oriente, e lo stato terrorista
colombiano, testa di ponte dell'imperialismo nordamericano in
Latinoamerica, sono noti sin dai primi anni ’80; tuttavia, negli
ultimi tempi si sono rafforzati e si esprimono, tra le altre
modalità, nella presenza e nell’attività operativa e
d’intelligence di un numero crescente di assessori e militari
sionisti nelle città e nelle selve colombiane.

         20/03 - SMOBILITAZIONE DI UN FRONTE DELLE FARC DEL 2006 FU UNA
GIGANTESCA MONTATURA
<http://www.nuovacolombia.net/Joomla/index.php?option=com_content&view=article&id=1158:2003-smobilitazione-di-un-fronte-delle-farc-del-2006-fu-una-gigantesca-montatura&catid=8:accordo-umanitario&Itemid=19>


Un nuovo scandalo coinvolge il regime colombiano; la presunta
smobilitazione di un intero fronte delle FARC-EP, presentata nel
marzo del 2006, si è rivelata essere una gigantesca montatura,
orchestrata dalla macchina propagandistica del governo Uribe.

Per la realizzazione di questa messa in scena furono reclutate 66
persone, fra disoccupati e sottoproletari, presentate poi come
guerriglieri delle FARC “smobilitati”; dopo un

"addestramento" di un mese, i media del regime mostrarono questi
uomini mentre consegnavano le “loro” armi, rilasciando
dichiarazioni a proposito degli "orrori dell'insorgenza", ratificando
le menzogne sulla mancanza di "etica nelle FARC" o sulla loro
"imminente sconfitta", e la loro intenzione di disertare.

Anche l'olandese Liduiune Zumpolle, da sempre in prima linea contro
ogni movimento rivoluzionario latinoamericano ed in particolare
contro le FARC, ha dovuto recentemente riconoscere che la
smobilitazione del presunto fronte guerrigliero nel Tolima è stata
una farsa allestita da Luis Carlos Restrepo, l'allora Commissario per
la Pace di Uribe.

Oltre alla mossa propagandistica, si è trovato anche il modo di
ottenere denaro illecitamente, perché attraverso la presunta
smobilitazione è stato creato un "Gruppo per la Pace Mondiale",
esistente solo sulla carta, che ha ricevuto sovvenzionamenti dal
governo, dalla ‘comunità internazionale’ e dall’organizzazione
"Mani per la pace".

Secondo diverse denunce, la falsa smobilitazione fu finanziata anche
col denaro del narcotrafficante Alberto Rojas, in cambio della
promessa (non mantenuta) di evitare la sua estradizione.

Il regime colombiano e le sue putrefatte Forze Armate, maestri
nell'invenzione di "falsos positivos" come questo (e come gli
innumerevoli casi di cittadini trucidati a sangue freddo e travestiti
da guerriglieri), combattono una guerra propagandistica senza tregua;
con l'obiettivo di mostrare alla stampa risultati che nella realtà
sono inesistenti, imbastiscono continui show mediatici che però,
presto o tardi, vengono alla luce, coprendo di ridicolo il governo.



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