[cm-Roma] Da parigi con bikelove :)

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Author: giuseppe caprarelli
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To: cm-roma
Subject: [cm-Roma] Da parigi con bikelove :)
Emiliano dell'Ex lavanderia mi ha chiesto un resoconto della
situazione in francia. annessi e connessi sono estremamente
interessanti. perché la portata di questo sciopero "reconductible"
cioé riproponibile di giorno in giorno si sta allargando. di solito,
gli scioperi ad oltranza in francia duravano al massimo tre, quattro
giorni, qui siamo al settimo giorno oggi, e non accenna a diminuire,
anzi come dicevo, sempre piu licei, università, e comparti lavorativi
stanno entrando nella mischia. ma perché direte voi, in un paese che
gode ancora di un discreto welfare sociale, di indennità di
disoccupazione tra le piu alte d'europa, e di un sistema produttivo in
crisi si, ma tutto sommato attivo e forte.

spero di non annoiarvi, ma forse puo' farvi piacere che i cugini
francesi si stiano dando una mossa.

da dove cominciare?

la presidenza di Sarkozy sta erodendo giorno dopo giorno i diritti
sindacali, ottenuti attraverso i grandi movimenti di piazza, del 36 e
degli anni 60.
questa riforma delle pensioni, in realtà, cela un colpo sordo e duro a
un'acquisizione che era costata molto al movimento operaio e
studentesco negli anni 60. molto, vite umane, giorni interi nelle
strade, barricate, ricordate no, anche vagamente, il maggio 68...

bene, Sarko e i suoi sgherri, tutti assoldati da multinazionali
francesi, o da grossi gruppi di interesse economico, vorrebbero
innalzare l'età pensionabile secondo uno scalino progressivo. il
risultato sarebbe mandare piu o meno tutti in pensione a 70 anni da
qui a 5, 6 anni. ovvio che gli studenti non ci stanno, il loro futuro
sarà quello di lavoratori a vita.
i lavoratori non ci stanno, perché i sindacati generali, che qui sono
sindacati e non compagine di partito, hanno deciso di scendere sul
piede di guerra, se si indeboliscono e capitolano su questo punto, non
potranno mai piu tornare indietro, e l'erosione sociale avrà avanzato
di un passo cruciale. inoltre come dicevo, la riforma racchiude una
miriade di piccoe erosioni singole su ogni comparto, taglio allo
studio, tagli sanita', ridimensionamento dei lavoratori, quindi
casseintegrazioni a zero ore, chiusura di poli e delocalizzzazione.
sicuro, come dappertutto. no? si chiama globalizzazione

e qui sta forse la chiave di interpretazione:
sia il governo, sia i movimenti sanno bene, che un passo indietro
significa capitolare piu in la, e perdere su ogni fronte. se il
governo si indebolisce e tratta, perderà le elezioni. sicuro. in ogni
caso le ha già perse, perché comunque vada, i francesi hanno
chiaramente dato nei sondaggi prova di essere stufi della politica e
delle continue magagne economiche di sarko'. non ultimo, in tempo di
crisi, i costanti aumenti alla classe dirigente e politica, i casi di
corruzione, bettancourt, woerth, i fondi neri dell'UMP, partito
presidenziale, la violenza poliziesca come unica forma di contrasto al
malcontento, stanno esarcebando animi e corpi. la rivolta si
amplifica, e nelle banlieues, la situazione é già piu che
incandescente.

e poi? dunque?
visti questi pregressi, nessuno all'interno del movimento é pronto a
cedere. qui, grazie a anni di organizzazione dal basso e a una visione
davvero collettiva, la Base é grossa, forte, piena di rami vigorosi,
l'unione studenti conta migliaia di licei e centinaia di università,
la CGT, sindacato di sinistra, é una compagine di milioni di
lavoratori, force ouvirére é sul piede di guerra, con migliaia di
trasportatori a braccia incrociate. decidono insieme, per non
indietreggiare, e non dividersi per piccole regalie, di bloccare
tutto. produzione ferma, raffinerie e impianti chimici fermi, licei e
università occupati e in sciopero a oltranza, sanità al minimo di
sopravvivenza, e la stessa polizia con la metà degli effettivi, non
puo' assumersi la forza di far rispettare la volontà del governo di
spezzare lo sciopero.

pensate a un paese dove il 71 percento della popolazione, quindi non
solo "operaio", é d'accordo con lo sciopero e lo caldeggia. nessuno
s'incazza per le mancanze, al massimo, manda una mail al lavoro, c'é
sciopero, non potro' venire. amen. e cosi, giorno dopo giorno, si
fermano industrie, uffici, scuole, licei, ogni giorno si amplifica,
sembra l'anno zero. una insurrezzione boycottante, pacifica, dove puo'
, violenta e cruenta, se contrapposta a flashballs, tasers, e
lacrimogeni. la polizia trema, perché di fronte non ha duecento o piu
studentelli neri da bastonare, ma centinaia di migliaia di persone,
unite, popolate da un sentimeno comune. oltre, non si passa. A le
Havre, i poliziotti hanno tentato di far uscire camions di benzina e
sono stati accolti da sassaiole fittisisime.

a parigi dove sono io , da due giorni chiudono uno dopo l'altro i
distributori di benzina, privi di rifornimenti da giorni. lo sciopero
diventa tecnico per trasportatori cittadini, padroncini, tassisti, una
gioia immensa, le strade sono sgombre, due terzi delle auto non
circolano già piu, e si respira una aria fredda, piccante, pulita. i
bimbi e i giovani delle banlieues scendono in strada a ballare hip
hop, a giocare a pallone a rovesciare e bruciare qualche macchinona.
loro prediligono i SUV, durano piu a lungo e sono piu divertenti a
cappottare.

il risultato cari amici, é che persino la sinistra parlamentare, cioé
il PS é incredulo e sgomento. non se l'aspettavano, ma qui, quand
c'est trop c'est trop. alcuni parlano già di ottobre 2010, dopo maggio
68. vedremo. tra poco é novembre, e non credo questa forza popolare si
arresterà. i denti servono per mordere, e stavolta il potere sta
piangendo amaro. si é trovato di fronte una muta bastarda e
eterogenea, compatta, e affamata. dalle banlieues dove vivo, avvolte
dal nerofumo, al centrocittà paralizzato dai cortei,
la francia mostra una volta di piu' cosa significa avere una visione
collettiva del bene comune.

écoutez la voix du peuple, sarko vorrebbe mobilitare i militari per
l'approvigionamento del petrolio. siamo alle comiche. qui, sembra che
peak oil abbia già dato i primi frutti. vi giuro, é bellissimo. oggi
si prevede una manif di 3 milioni di persone. credo che molti suv
finiranno qui la loro carriera ;)

un abbraccio, e un pugno in alto, per una volta, fiero e invigorito
dal freddo e dal calore degli uomini in lotta, continua.

Giuso