Re: [cm-Roma] R: R: Grande festa Post-Ciemmonica

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Author: Marco Pierfranceschi
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To: critical mass Roma, Critical Mass Intergalattica 7
Subject: Re: [cm-Roma] R: R: Grande festa Post-Ciemmonica
Ola!
Ieri sera eravamo in quel triste e "poco fashion" consesso che abbiamo
denominato "Di Traffico Si Muore". Eravamo in pochi, qualche
Ciclonauta (che giocava in casa) e un po' di cani sciolti ad abbaiare
le proprie lamentazioni.
Una tra le principali ha riguardato proprio questa "Grande Festa" ed
il "Grande Entusiasmo e Partecipazione" con cui si va dibattendo da
queste parti.
La sostanza è che, sebbene nessuno/a sia contrario alle "Grandi
Feste", anche la Ciemmona è stata una "Grande Festa", quindi dopo la
Ciemmona che si fa? Un'altra "Grande Festa" per festeggiare il
successo della prima "Grande Festa".
Forse, e dico forse, ci si sta un po' avvitando in questo trend
festaiolo, anche perché, a parte la riuscita della festa ciemmonica,
probabilmente non c'è poi molto da festeggiare. Da un'amministrazione
di centrosx inetta siamo passati ad una di centrodestra che fomenta,
sotterraneamente, varie forme di fascismo e degrado della città. I
ciclisti sono aumentati, è vero, ma il numero e le dimensioni delle
automobili in circolazione ed in sosta d'intralcio sono aumentate
ancora di più, col risultato che muoversi sulle strade è diventato
ancora più difficile e pericoloso, insomma...
Qualche mese fa la morte di Eva ci fornì la "botta emozionale" capace
di riunirci tutti intorno all'esigenza di rivendicare maggior
sicurezza nella nostra città. Sono passati i mesi, ci sono state le
elezioni, ci sono stati dissapori ed incomprensioni, ci sono state
"rimozioni emotive", ci sono state strumentalizzazioni, e ad oggi
sulla memoria di Eva è stata fatta di nuovo tabula rasa. I problemi
sono ancora tutti lì, ma la voglia di buttarsi tutto alle spalle, di
dimenticare, ha prevalso per la maggior parte di quelli che si erano
trovati intorno a quel tavolo.
La sensazione, detto da un "pessimista che non si arrende", è che ci
sia ormai arresi, da queste parti, all'idea di non poter realmente
trasformare questa città, ma solo i propri comportamenti individuali.
Esattamente il contrario di quello che recita la mia "signature":
tutti pensano a cambiare sé stessi, ma nessuno pensa a cambiare il
mondo. Si usa la bici, ma non si lotta per poterlo fare in maggior
sicurezza, per poter avere infrastrutture dedicate, per poter
utilizzare strutture esistenti e spesso non utilizzate (i marciapiedi)
in maniera non clandestina. Ci siamo ritagliati delle "sacche di
resistenza" dentro alle quali, purtroppo, siamo finiti "imbozzolati"
come bachi da seta.
Ora io evidentemente non sono nessuno per affermare che la "Grande
Festa Per Festeggiare Il Successo Della Grande Festa" non sia una
priorità, ma insomma...

Ciao

--
Marco Pierfranceschi
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Mammifero Bipede
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"Tutti pensano a cambiare il mondo,
ma nessuno pensa a cambiar se stesso"
L. Tolstoj