[cm-Roma] i poteri, il riformismo e la critical mass

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Autore: max81posse
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To: Le bici si sono moltiplicate, aspettiamo il miracolo!
Oggetto: [cm-Roma] i poteri, il riformismo e la critical mass
Devo ammettere di essere contento di vedere che la mailing
list CM Roma sia così animata. Mi limiterei ad essere
contento se in questo utile dibattito non si infiltrasse un
atteggiamento che punta a stabilire un confine tra buoni e
cattivi anche all'interno del nostro anomalo movimento. Sia
chiaro che coloro che stanno partecipando ormai da mesi al
coordinamento Di Traffico Si Muore non lo fanno a nome di
Critical Mass né hanno mai pensato di poterla rappresentare
in un ambito istituzionale. Siamo perfettamente coscienti di
avere a che fare con persone a dir poco sgradevoli
all'interno dell'amministrazione. Persone che se non sono
apertamente fascisti per lo meno li difendono (vedi Blocco
Intestinale e Casa Iannone) o li assumono per coprire ruoli
importanti nella gestione della nostra città (vedi caso
Andrini & Co.) o ancora sostengono l'abuso di potere di
alcuni membri delle forze di polizia e controllo (vedi
l'episodio raccontato dal Sofista). Siamo schifati e allo
stesso tempo convinti che questi nostri pessimi dipendenti
(perché noi che ci assumiamo la responsabilità di prendere
parte alla democrazia rappresentativa li consideriamo nostri
dipendenti) vadano sempre e comunque sollecitati a cambiare
direzione. Abbiamo partecipato e parteciperemo al tavolo
tecnico insieme ad altre realtà del ciclismo urbano/sportivo
perché siamo convinti che la bicicletta sia il mezzo e il
fine da ottenere sia una città più umana. Se la nostra
partecipazione vuol dire complicità con i fascisti che ci
amministrano allora ne siamo responsabili: qual è la
condanna? Saremmo stati meno cattivi se il piano quadro
della ciclabilità l'avesse approvato la giunta Veltroni
invece della giunta Alemmano? No. Abbiamo ribadito più volte
ai tecnici e ai politici del tavolo che il problema di Roma
è l'uso smodato dell'automobile associato al non rispetto
dei limiti di velocità o ancora meglio ai limiti di velocità
ancora troppo elevati, per non parlare della sosta illegale
in doppia fila. Ora visto che questi amministratori sono
fascisti, secondo il punto di vista di alcuni, sarebbe
inutile pretendere da loro che i limiti di velocità vengano
fatti rispettare o che vengano ridotti in molte strade per
salvare la vita dei ciclisti e dei pedoni. Perché se un
giorno ci vogliamo liberare da questi fascisti prima
dobbiamo restare vivi. Quello che vorrei sottolineare è che
a differenza di alcune espressioni che sforano nella
presa per il culo di chi sta percorrendo questa strada di
collaborazione con le istituzioni dall'altra parte invece
c'è piena e profonda stima per le strade che ogni giorno
percorriamo insieme a tutte/i le/gli altre/i compagne/i:
lotta per i diritti dei migranti, lotta contro le
discriminazioni sessuali, lotta contro la privatizzazione
dei beni comuni, lotta per il diritto alla casa, lotta per
mantenere viva la memoria collettiva della nostra storia...
Si può anche comprendere che alcuni disprezzino
profondamente DTSM e tutti quelli che si siedono al tavolo
tecnico con gli amministratori fascisti ma perfavore
cerchiamo di rispettarci per gli obiettivi comuni che
portiamo avanti ed evitiamo le offese. Non dividiamo ciò che
abbiamo unito dopo anni di rancori personali e ideologici. --

ilLoscoIndividuo

C'e' sempre una buona scusa per scendere in strada
ed inforcare la bicicletta!

http://www.ciclonauti.org