Autore: rotafixa@movimentofisso.it Data: To: cm-roma Oggetto: [cm-Roma] R: quando lo scontro verbale aiuta a capirsi
>La realta' e' che l'antifascismo non e' affatto un
"cappello", un segno
distintivo, un qualcosa di fanatico e di unilaterale, ma e',
o dovrebbe
essere, il requisito minimo (e ripeto: minimo) per una
societa' che
voglia dirsi non comunista o socialista, ma semplicemente
democratica e
tollerante.
ecco.
ma è così difficile da capire?
ed è così difficile difendere questa che a me sembra
un'ovvietà e che invece pare sia un "pericoloso
estremismo"?
ed è difficile capire e sentire che ciò, oggi, è un
dovere intergenerazionale?