Autore: Accattone Data: To: critical mass Roma Oggetto: Re: [cm-Roma] quando lo scontro verbale aiuta a capirsi
A me questa discussione e' stata parecchio utile... Al di la' di alcune
email forse un po' sopra le righe (pazienza, puo' succedere...), in
generale leggo ragionamenti stimolanti. Il punto di vista di Marco
Pierfranceschi e Tachis mi e' ora piu' chiaro e lo ritengo in parte
condivisibile.
Marco Pierfranceschi wrote:
(...) > Poi, se vuoi, ragioniamo sulla differenza tra "antifascismo" e
> "anti-fascisti", ovvero tra l'avversare l'ideologia piuttosto che le
> singole persone. Ovviamente la seconda cosa è molto più semplice della
> prima, perché consente di dirottare la propria azione in gesti
> concreti senza rimettere in discussione quanto di realmente fascista
> c'è in ognuno/a di noi, incluso il rapporto con la violenza e le sue
> varie forme espressive.
Le cose si possono spiegare, non c'e' bisogno di usare termini
precostituiti e che forse, come qualcuno suggerisce, possono essere
cariche di significati travisabili (io non la penso cosi', ma e' giusto
rispettare chi segnala questa possibilita'). Se la parola antifascista
genera problemi, si puo' spiegare usando, ad esempio, le parole di Marco
Pierfranceschi. Dicendo qualcosa tipo: la CM si oppone a qualunque forma
di fascismo, incluso quello che c'e' in ognuno/a di noi, di razzismo, di
sessismo e di violenza in tutte le sue forme. O qualcosa di meglio
scritto...