Re: [Hackmeeting] [OT] Boicotta Marcello Baraghini, boicotta…

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Author: mina
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To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] [OT] Boicotta Marcello Baraghini, boicotta Stampa Alternativa
capa,
a parte che ti facevo più giovane (25 anni fa alle superiori???
minchia se li porti bene) condivido appieno.
in questo periodo in cui non c'è più binaoc e non c'è più nero ma solo
un opaco grigio in cui tutto va bene, tutto fa brodo e ci si deve
voler bene sempre e comunque io credo invece sia giunto il momento di
scegliere, di essere di parte, di valutare anche molto criticamente
coloro che ci stanno intorno. non tanto i più lontani (troppo facile
dire che vespa fa cagare...) quanto i più vicini.
con supportolegale mi sono trovata a boicottare un libro di
DeriveApprodi in cui venivano pubblicate senza remora tutte le facce
di chi venne pestato arrestato e torturato tra la diaz e bolzaneto.
qualcuno scrisse che non si potevano mettere all'indice i libri. ci ho
riflettuto. non è vero.
al contrario è giusto esporre alla gogna chi decide di stare dalla
parte sbagliata. che è quella di chi dà valore ai nazi anche solo con
la propria presenza, che è quella di chi calpesta la privacy della
gente per un po' dis ensazionalismo, che è quella dei marchettari, di
chi pensa che non ci siano differenze etc etc.
un abbraccio
m

Il giorno 25/nov/08, alle ore 10:45, caparossa ha scritto:

> E' triste, per me, dover dare l'addio a quello che per tanti anni è
> stato qualcosa di simile ad un mito: Marcello Baraghini.
>
> Ero giovane, 25 anni fa, quando studente delle superiori mi leggevo i
> suoi 1000 lire in metropolitana, mentre andavo a scuola. E' con lui
> che
> ho conosciuto l'anarchia, Boris Vian, il jazz e tante altre cose che
> amo
> ancora oggi.
>
> Poi, un paio di anni fa, la svolta: invito Marcello all'Hackmeeting di
> Pisa, per presentare i suoi "Bianciardini", gli eredi dei 1000 lire,
> ma
> a 1 centesimo e liberamente scaricabili dalla rete.
>
> L'incontro ad hackit fallì, ma non il rapporto, tanto che per un tot
> di
> mesi ci si incontrò spesso e si mise su una serie di progetti, per la
> mia gioia.
>
> Poi....
>
> Poi Marcello, probabilmente per farsi pubblicità, decise di pubblicare
> sul blog di Ettore Bianciardi
> (http://www.riaprireilfuoco.org/blog/?p=170), figlio di Luciano e suo
> complice nell'idea e nella progettazione dei bianciardini, un post in
> cui non solo spiegava, ma pure rivendicava la sua partecipazione alla
> fiera del libro di Torino dedicata alla nascita dello Stato di
> Israele.
>
> In molti, sul blog, criticammo questa scelta, sottolineando che una
> cosa
> è, giustamente, conoscere e studiare e apprezzare parte della cultura
> israeliana (ed ebraica in generale), altra cosa festeggiare la nascita
> di uno Stato che ha significato l'esilio di milioni di palestinesi e
> la
> morte di centinaia di migliaia.
>
> Anche il sottoscritto attaccò, penso civilmente, quella scelta e da
> quel
> giorno non ebbi più il piacere di sentire Marcello (ed Ettore). Mai
> più.
> Fine dell'amicizia, fine dei progetti, fine di tutto. Di punto in
> bianco, senza una spiegazione, senza una telefonata, nulla.
>
> Vabbuò, ognuno fa quel cazzo che gli pare, pensai, e proseguii per la
> mia strada. Fino a qualche settimana fa quando, sempre sul blog di
> Ettore leggo l'ennesima
> "provocazione"(http://www.riaprireilfuoco.org/blog/?p=220) di
> Marcello:
>
> "rivendicare la libertà di poter parlare liberamente di Luciano
> Bianciardi e di quello che facciamo io e Ettore, anche a Casa Pound,
> ammesso e non concesso che ci invitino e che ci sia garantita libertà
> di parola e di idea".
>
> In molti tentammo di far ragionare Marcello, ricordandogli chi sono e
> cosa fanno la feccia di Casa Pound (si era a pochi giorni
> dall'aggressione agli studenti di Roma in P.zza Navona), ma nulla.
>
> Così si arriva ad oggi (http://www.riaprireilfuoco.org/blog/?p=223):
>
> "Non scherzavo affatto, quando ho dichiarato che per parlare di
> Bianciardi, del Bianciardi che amo e che è l’ispiratore dei miei
> quarant’anni di editoria, sarei andato volentieri da chiunque mi
> avesse
> invitato e mi avesse garantito la libertà di espressione, anche a Casa
> Pound.
> E quelli di Casa Pound l’hanno saputo e, puntuali come un orologio
> svizzero, ieri mi hanno invitato. Ci andrò? E che editore
> all’incontrario sarei se non ci andassi, se rifiutassi l’invito o
> confessassi di aver solo scherzato? E quindi mercoledì 10 dicembre,
> alle
> ore 21, sarò ospite di Casa Pound a Roma, in via Napoleone III, 8".
>
> Per quel che mi riguarda è la, triste, fine di un percorso iniziato
> almeno 25 anni fa.
>
> Non posso accettare di condividere un percorso culturale e politico
> con
> chi legittima le merde fasciste di Casa Pound. Tanto meno quando lo si
> fa in un ambito di marketing da 2 lire, pur di avere visibilità e
> chiacchiere su di se e la propria casa editrice. Se questo è il
> livello
> raggiunto da Marcello e da Stampa Alternativa, allora meglio che
> chiuda,
> almeno ci rimarrà il bel ricordo di un glorioso passato.
>
> Se Marcello non cambierà idea
> (http://pinna.noblogs.org/post/2008/11/25/stampalternativa-fategli-
> cambiare-idea), per quel che riguarda, inizierà una campagna di
> boicotaggio di Stampa Alternativa.
>
> -- 
> "un carabiniere mi disse: lottate lottate, che poi se vincete,
> a noi ci mettono una stella rossa sopra il cappello
> e vi picchiamo lo stesso".                          Roma, 1971
>                           Guglielmo "Billi" Bilancioni

>
> _______________________________________________
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> Hackmeeting@???
> https://www.autistici.org/mailman/listinfo/hackmeeting