Re: [NuovoLab] non sparate sulla Croce rossa ...perche e` "i…

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Author: norma
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To: Mailing list del Forum sociale di Genova
Subject: Re: [NuovoLab] non sparate sulla Croce rossa ...perche e` "in progress"!

Perchè stupirsi? La Croce Rossa è un corpo militare, i cui membri
indossano la divisa e portano i gradi.
Un corpo militare che ha purtroppo dimenticato di essere nato da
un'obiezione di coscienza, quella di Ferdinando Palasciano.
Dal sito della Croce Rossa :

www.cri.it/palasciano
Croce RossaINFORMAZIONI GENERALI
Le Origini della *Croce Rossa
*

/"Ferdinando Palasciano

Durante i moti di Messina del 1848 un medico chirurgo di Capua,
Ferdinando Palasciano, giovane ufficiale dell'esercito borbonico,
avvertì il dovere morale di prestare le sue cure anche ai feriti nemici
nonostante l'ordine tassativo dato dal generale Filangieri di non curare
i ribelli siciliani.

Ciò gli valse la minaccia di essere passato per le armi ma, per
intercessione di Re Ferdinando, suo amico ed sostenitore, la condanna
venne tramutata in un anno di carcere da scontare a Reggio Calabria.

Anche durante la reclusione Palasciano continuò ad assistere i feriti
napoletani che i battelli portavano da Messina. Dopo la scarcerazione si
interessò ancora ai problemi di sanità militare, lottando con energia
affinché venisse riconosciuta la neutralità dei feriti in guerra/.
(segue...)

Norma Bertullacelli



Edoardo Magnone ha scritto:
> INTERVISTA
>
> «Noi della Croce rossa pronti al censimento. In nome dello Stato»
>
> Il presidente della Cri Massimo Barra: «Faremo ciò che il governo ci
> chiede. La nostra azione? Nell'interesse dei nomadi»
>
> Eleonora Martini
> ROMA
>
> «Omnia munda mundis». Massimo Barra ripete spesso il motto latino:
> «Tutto è puro per i puri». Come a dire: chi vede il male ce l'ha
> dentro. Lo brandisce soprattutto quando si insiste con una domanda
> che, dice, «è pregiudiziale» e a cui proprio non vuole rispondere: la
> Croce rossa italiana da lui presieduta, coinvolta nel censimento dei
> rom a Roma (dal 10 luglio al 15 ottobre), si presterà anche a prendere
> le impronte ai minori rom? «Faremo ciò che il governo ci chiede di
> fare nel rispetto delle leggi vigenti», risponde seccato. E sembra
> passato un secolo da quando, nel giugno 2006, attaccava la legge
> Fini-Giovanardi sulle droghe.
>
> Anche stavolta, come quando accettaste di entrare a gestire
> direttamente alcuni Cpt, in molti si chiedono perché la Croce Rossa
> presta la sua opera per schedare i rom nei campi nomadi.
>
> Lo facciamo nell'interesse delle persone vulnerabili. La Cri è
> ausiliaria dei pubblici poteri e non si può sottrarre. Ma se
> riconosciamo che c'è un conflitto oggettivo tra i rom che abitano nei
> campi e il resto della popolazione, la Cri può contribuire a creare
> ponti contro ogni deriva xenofoba e di emarginazione. Saremo accolti a
> braccia aperte dalle popolazioni rom, come è sempre avvenuto in Italia
> e all'estero, perché sanno che agiamo nel loro interesse. Per persone
> a cui la legge impone una permanenza in determinati ambienti, la Cri è
> il male minore: meglio noi che l'apparato repressivo dello stato.
>
> Ma voi accompagnate l'apparato repressivo dello stato.
>
> Sarà minimalista, ma noi non facciamo leggi e non le giudichiamo, non
> facciamo politica. Ci occupiamo solo delle vittime, cerchiamo di
> ridurre il danno.
>
> In questo caso vi sembra che il metodo sia accettabile?
>
> Il censimento deve ancora cominciare, è una esperienza nuova e in
> progress, quindi al momento chi parla lo fa solo per pregiudizi.
> Bisogna avere fiducia nella competenza e nei principi fondamentali
> della Cri. Noi non andiamo per discriminare, per alzare muri ma solo
> per avvicinare, per creare ponti. La Cri non parla, non prende
> posizione politica, agisce. Ci è stato chiesto di avvicinare i rom nel
> loro interesse e noi lo faremo. Se poi il governo ci chiederà altre
> cose, faremo altre cose. Per il momento non ci vedo niente di male.
>
> Qual è esattamente il vostro compito? Avrete un finanziamento per questo lavoro?
>
> Una cinquantina di nostri operatori lavoreranno per avvicinare le
> persone, chiedere il loro nome, le generalità, la composizione
> familiare, ecc. Così come abbiamo fatto decine di volte dopo un
> terremoto, un'alluvione, un conflitto. Certo, ci sarà un
> finanziamento, ma piccolo. Solo un rimborso spese.
>
> Quindi, anche nel caso di dubbi sull'identità dichiarata da una
> persona, voi non scatterete foto segnaletiche e non prenderete le
> impronte ai minori?
>
> Non conosco ancora i dettagli operativi, sono allo studio di un gruppo
> di lavoro coordinato dal prefetto Mosca. Ritengo invece che potrà
> essere l'inizio di una presenza fissa della Cri nei campi rom. Io
> posso garantire che non faremo cose contrarie ai diritti dell'uomo. Ma
> rispetteremo le leggi italiane.
>
> Anche se le leggi dello stato sono contrarie alla convenzione
> internazionale sui diritti del fanciullo?
>
> Mi sembra di aver sempre dimostrato, da 40 anni, che se c'è un garante
> dei diritti dell'uomo in Italia, quello sono io. Se voi volete
> strumentalizzare la Cri con questa vicenda, io non ci sto.
>
> http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/01-Luglio-2008/art18.html
>
>
>