Re: [NuovoLab] alcune note

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Szerző: Angelo
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Címzett: Mailing list del Forum sociale di Genova
Tárgy: Re: [NuovoLab] alcune note
Caro Giuliano,
    di ritorno dalla carovana contro la guerra, per il disarmo e la pace - troncone Nord, provo a riprendere i Tuoi argomenti.
 Ieri, anzi ormai l'altro ieri mattina, ho congedato due ufficiali dei carabinieri permettendomi di ricordare loro che siamo noi cittadini, lavoratori che paghiamo le tasse, i loro veri datori di lavoro. E anche se noi non possiamo promuoverli questo non giustifica che essi rispondano soltanto agli amministratori. Ho aggiunto anche che in Italia la Polizia non è mai stata "di Stato", ma sempre di governo e che coloro che fanno parte delle forze dell'ordine hanno giurato fedeltà alla Costituzione. 
 Con questi semplici argomenti giuridico-istituzionali gli ho preparato un "piattino" molto più indigesto che se li avessi insultati o chiamati "sbirri" o usato il solito repertorio. Uno dei due ha tentato di voltar la facia dall'altra parte, ma l'ho ripreso sempre con questi semplici argomenti.
 Anche (come diceva Totò) quei "signori in borghese con la faccia in divisa" che stavano nei pressi di Castel Sant'Angelo sono rimasti abbastanza colpiti e non sono stati capaci di replicare soprattutto quando ho parlato della polizia.
 Ho pensato che se usassimo un po' di più questi argomenti tipici della logica nonviolenta forse saremmo più efficaci e incisivi. 
 Come anche agli agenti e ai dirigenti che incontriamo che ci dicono che la gestione della piazza dipende dalle nostre intenzioni rispondere che il carattere della manifestazione dipende da quello che ha deciso il Ministero. L'ho fatto a Novara e mi pare che la cosa abbia funzionato.  Ho anche avuto la sensazione che i rappresentanti delle forze dell'ordine usassero gli argomenti dialettici piuttosto modesti a loro disposizione per convincere soprattutto se stessi più che me.
 Sulla questione del valore aggiunto derivante da un timido di abbozzo di contrasto all'evasione fiscale mi pare logico che gli evasori tentino in questo modo di riprendersi il maltolto, con il vero primo ministro, avv. Cordero di Montezemolo dalla loro parte. Non a caso il detestabile termine "tesoretto" è stato coniato genialmente da qualcuno che gli scrive i discorsi. In questo momento stanno anche cercando avidamente di mettere le mani sulle liquidazioni. Sono dei veri professionisti della lotta di classe, altro che la sciocchezza sull'"odio di classe " tirata fuori dal prof. Sanguineti. 
 Sulla questione delle elezioni mi pare che le cose che scrivi non tengano conto di un fatto, della differenza sostanziale dell'idea di città e di convivenza che abbiamo noi rispetto a coloro che stanno nel circuito del potere.
 Repetto, se non erro, è favorevole al terzo valico, all'inceneritore, alle grandi opere in generale, dunque ad una concezione del territorio che confligge apertamente con quella che abbiamo noi. Che comporta una continuazione del processo di devastazione territoriale in atto nella nostra città da diverso tempo. Potremmo dargli il voto se cambiasse idea e cioè se effettivamente ci rappresentasse secondo il dettato costituzionale. Ma siccome gli amministratori e i politicanti del centrosinistra hanno ampiamente dimostrato di rispondere ad altri, che sono anche i nostri avversari politici, dopo essersi fatti votare da noi, non vedo perché debba dare il mio contributo all'elezione di una persona che in un futuro sosterrà gli interessi di coloro che per i propri affari stanno distruggendo il territorio con progetti come i parcheggi all'interno dei parchi e via dicendo.
 Cerdo che sia uno "sviluppista" piuttosto che uno che ragiona nei termini della "decrescita" e che da buon bancario mantenga come parametro del benessere il Pil.
 Spero che Tu non mi consideri pedante se Ti ricordo che processi come la ristrutturazione del porto e la progressiva invasione del territorio della città da parte di esso comportano delle alterazioni anche di carattere antropologico. Tu sei di Milano e io sono camoglino, ma per fare un es., i genovesi hanno ancora un rapporto con il loro mare? E non è questa se non una "mutazione" antropologica comunque un'alterazione?
 Il porgetto dell'alloggiamento dei "containers" sulla collina degli Erzelli non è forse un sintomo di questa invasione della città dal porto che non farà altro che complicare la già complicata vivibilità di questa città.
 Non credi che fino a che il cosiddetto "centrosinistra" rimarrà nell'alveo del "manifesto di Bad Godesberg" non avremo che guai?
 Purtroppo continuare a pensare Genova come una metropoli significa infierire colpi ad una città già abbastanza ferita.  E in questa direzione mi pare che vada anche la trasformazione delle circoscrizioni in municipi. Che va anche in quella della moltiplicazione delle poltrone, anche se qualcuno poi prova a compensare con l'ipocrisia del "provvedimento per ridurre i costi della politica", che mi fa veramente ridere i tacchi delle scarpe e mi dice quanta sia la malafede di chi sta nel circuito del potere. La solita perversione del pensare che la volontà politica sia una variabile dell'organizzazione. In altri termini del pensare che fare delle leggi per impedire a me stesso di commettere dei reati possa essere lo strumento per farmi osservare la normativa. La filosofia di Mario Segni quando si trattava di sostenere la "preferenza unica".  
 Tu scrivi del pericolo di una "destra pesante e anche autoritaria". Dovremmo preferirle una sinistra "decisionista"? Per quale ragione?
 Non vorrei fare del qualunquismo, ma credo che ormai questi schemi siano saltati. Non sono i Repetto o le Vincenzi coloro che prendono le decisioni, essi si incaricano soltanto di assumersene la responsabilità. Così come sarebbe una "signora Nessuno" come Renata Olivieri.
 Guarda cosa è successo con gli F 35 e con lo scudo missilistico. E' Lockheed Martin (un nome, una garanzia) ad aver deciso di concretizzare questi progetti, anche perché un certo numero di generali dell'USDD (il "Pentagono") sono consulenti della compagnia. In Italia Finmeccanica ha deciso di entrarvi per propri motivi. Dopo di che i governi Statunitense e Italiano hanno deciso di sostenerlo.
 Chi ha voluto in Italia il Partito Democratico? Gli elettori o (gl)i (im)prenditori?
 Perfini Berlusconi, apprezzando la relazione di Prodi, ha detto che se il Partito Democratico è quello ci si potrebbe iscrivere pure lui. Una "boutade"? Certamente, nel suo stile, ma se l'ha detto è probabile che un pochino ci creda.
 Quale governo di destra potrebbe permettersi di prendere una serie di decisioni che le amministrazioni di "centrosinistra" assumono quasi senza nessun dissenso se non il mal di pancia dei loro elettori e sostenitori?
 E soprattutto quale città consegneremo alle nuove generazioni?
  Vorrei chiarire che non faccio propaganda per il non-voto. ma non mi risulta d'aver sentito uno straccio d'autocritica, di domanda da parte di una persona che è stata votata con il 64% dei consensi come mai quando si è trattato di vedersi rinnovata la fiducia non è arrivato neppure al 50.
 Per finire riguardo al che fare, dopo due settimane di viaggio attraverso una serie di lotte di varia dimensione e modalità, ma con una grande creatività e importanza nella creazione della coscienza, da Novara alla Val di Susa, dalla lotta a livello soprattutto intellettuale dei compagni e amici del "Sereno Regis" di Torino, da Massaciuccoli (che gli Statunitensi vorrebbero farci chiamare Camp Darby) a Colleferro, territorio tristemente devastato da famiglie genovesi come Bombrini e Parodi Delfino, ricordati da lapidi in piazza come "grandi benefattori", un paese nato, costruito attorno a questa fabbrica che ha inquinato una valle alle porte di Roma, diffuso malattie croniche nel comprensorio, distrutto le attività agricole e di allevamento, e che oggi da lavoro a poche centinaia di persone,  mi pare che bisogna progettare ogni modalità pensabile e possibile di aggredire il circuito del potere, militar-industriale-finanziario-politicante-religioso-della (dis)informazione. Rafforzare le lotte di compagni e non solo che portano avanti a Novara, per es., fare di queste situazioni vertenze nazionali e non solo locali, esprimere e rivendicare la sovranità che ci viene affidata dall'art. 1 della Costituzione. A Venaus abbiamo appreso dai compagni della Valle di Susa che una delegazione in quei giorni era a Serre per sostenere la lotta di chi si opponeva all'inquinamento del fiume Sele che avrebbe originare dalla localizzazione di una discarica in quel comune.
 Pensando soprattutto a che eredità lasceremo alle nuove generazioni e ai prezzi che il cinismo imperante costringerà a pagare.
 Se sei arrivato fin qui in fondo, Ti ringrazio. 
 A presto
                                                                                                                                                                                        Angelo     


----- Original Message -----
From: Giuliano Giuliani
To: Mailing list del Forum sociale di Genova
Sent: Sunday, June 03, 2007 3:39 PM
Subject: [NuovoLab] alcune note


Contando sul fatto che Ratto abbia sicuramente provveduto ad aggiornare il Norton sul suo computer, mi permetto di annoiarvi con qualche considerazione su fatti recentissimi.

1) Gli scontri di Rostock potrebbero contribuire a smentire che a Genova i Black bloc fossero garantiti, organizzati e guidati dai cc e dai servizi dello Stato. In realtà, se si legge che la parallela manifestazione dei nazisti era stata vietata e che i controlli sui treni che portavano a Rostock non sono stati "esemplari", si può ricondurre a responsabilità precise anche gli scontri in Germania. La cosa fondamentale è che non si dica più che "nel movimento ognuno ci sta con le sue modalità", perché avallare che il cosiddetto black bloc possa in qualche modo far parte del movimento è ancor più una imperdonabile e insopportabile stupidaggine.

2) Sulla vicenda fiamme gialle-Visco è interessante leggere quanto abbia "brigato" in questi anni il generale deposto e come suoi fedelissimi siano ai vertici della guardia di finanza in Lombardia e in Sicilia, cioè le regioni della mafia pensante (la prima) e della mafia operante (la seconda). Gli affari di mafia e delle finanziarie sono quelli più lucrosi e più rivolti all'evasione fiscale. La lotta all'evasione ha già prodotto sicuramente risultati di rilievo: non ci vuole molta raffinatezza per immaginare che proprio in quelle regioni si voglia alleggerire l'efficacia di quella lotta. Il tesoretto esce da lì: le liti interne alla maggioranza sulla finalizzazione delle risorse sono oscene, ma ciò non toglie che il tesoretto ci sia grazie all'azione positiva di un membro del governo. Riconosciamolo e battiamoci per l'utilizzo immediato di quei soldi a favore dei deboli. Credo anche che vada data un po' di solidarietà a Visco, per difenderlo dagli attacchi che gli vengono dall'interno della maggioranza, dove sicuramente si annida qualcuno a cui la lotta all'evasione non piace. Quanto alla carta straccia quotidiana che ha sostenuto le accuse e la polemica contro Visco leggi il punto tre.

3) Ci si casca in troppi! Come si fa a pubblicizzare un inutile settimanale ideato dalla rossa ospite fisso di Ballarò, fondatrice dei circoli della libertà (condizionata, aggiungerebbe Travaglio)? Semplice, si indice un falso sciopero dei giornalisti di quella carta traccia che sarebbero insorti contro la decisione di diffondere l'inserto. E tutti, tv in testa, ne parlano, anche ai malcapitati e ignari telespettatori.

4) Che il momento sia particolarmente grave lo denuncia, in una sua risposta a uno pseudonimo, Valentino Parlato nel Manifesto di oggi, a pagina 2: ". dovremmo darci una mossa. Cominciare a dire qualcosa di positivo sul che fare, su come contrastare una deriva che finirà con l'avere esiti di destra pesante e anche autoritaria. Finirà che ci sarà la richiesta di un capo per mettere ordine e disciplina nella disordinata e inattendibile 'moltitudine' di noi italiani. Dovremmo pure avere imparato che con gli sfoghi (purtroppo obbligatori) nei confronti di Prodi e della politica in generale non si va avanti, anzi, forse, si porta acqua al mulino dei nemici e dei padroni. Quindi, avendo sotto gli occhi, e mettendoli in piena luce, i mali della politica concentriamoci sul che fare, senza scimmiottare Lenin".

5) Andiamo a votare al ballottaggio.

Scusate il disturbo, Giuliano Giuliani



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