[NuovoLab] "Lettera a Haidi Giuliani"

Üzenet törlése

Válasz az üzenetre
Szerző: Edoardo Magnone
Dátum:  
Címzett: forumgenova
Tárgy: [NuovoLab] "Lettera a Haidi Giuliani"
Per dovere di par condicio rigiro la lettera di Nello Ginatempo inviata la
Manifesto in risposta ad Haidi.

Edoardo Magnone

--------------------------------------------------




LETTERA A HAIDI GIULIANI

Cara Haidi, ti voglio bene e ti sono molto grata per tutte le lotte che
hai fatto in questi anni. Ma ti voglio dire una cosa senza ambiguità: IL
MOVIMENTO CONTRO LA GUERRA SENZA SE E SENZA MA NON PUO' FARE L'UNITA'
CON CHI VOTA LA GUERRA. E' una contraddizione in termini.
E per guerra intendo i morti ammazzati in Afghanistan di cui le nostre truppe
sono complici, là inviate, più volte rinnovate e ultimamente rinforzate con
nuove armi da guerra, per scelta del Parlamento italiano e dunque anche
per tua scelta.
Per guerra intendo anche l'aumento delle spese militari del 13 % in finanziaria
mentre si tagliano le spese sociali. Intendo gli accordi militari per la base
Dal Molin a Vicenza, quelli per i cacciabombardieri atomici, quelli per lo
scudo spaziale. E intendo anche la cacciata di Emergency e l'infame sequestro
di Rahmatullah, di cui il nostro governo è causa indiretta ma non per questo
senza responsabilità, specie quando si allea con un governo boia, quello di
Kabul e lo sostiene da sei anni con le nostre truppe e i nostri soldi. E per
guerra intendo anche l'oscena parata militare, davanti alla quale il silenzio
del partito che ti ha portato in Parlamento pesa come un macigno. Questo
macigno pesa su tutta la politica estera italiana e pesa sul nostro movimento.
Non siamo noi ad aver voluto la divisione politica che si rende manifesta il 9
giugno. Questa divisione è stata prodotta dalla sinistra di governo che avrebbe
dovuto rappresentare le richieste del movimento e che invece ha votato e
appoggiato in tutto e per tutto la politica di guerra di questo governo. La
sinistra di governo non ha aderito alla manifestazione nazionale contro la
guerra del 17 marzo per il ritiro delle truppe dall'Afghanistan, non ha aderito
alla recente Carovana contro la guerra per il disarmo e la pace, non ha aderito
al nostro appello per il corteo del 9 giugno - visto che attacca la
politica di guerra del governo. Accusare noi di volere la divisione è
falso, specie dopo l'ipocrita decisione di Rifondazione e di alcune
associazioni filogovernative di separarsi dal corteo di massa per
organizzare una piazza separata, addomesticata e innocua per il governo.
Il richiamo a Genova- è straziante dirlo- suona inattuale dopo un anno
di divisioni, dopo che il movimento è stato lasciato solo e ostacolato o
screditato a causa della priorità che si è data alla tenuta del governo.
Ma questa tenuta è già minata ormai dal mancato consenso popolare perchè
il popolo della pace, abbandonato, abbandona a sua volta. L'unità la
sta ricostruendo il movimento dal basso, con grande autonomia dai
partiti di governo e con obiettivi chiari di disarmo e di ripudio
effettivo della guerra.
L'eventuale caduta del governo non potrà certo essere addebitata al movimento
che limpidamente fa il suo mestiere ma alla cecità di questo stesso governo che
ignora l'enorme malcontento popolare e si rifiuta di cambiare politica.
L'astensione elettorale dei vicentini è solo la punta di un iceberg che
dovrebbe segnalare anche alla sinistra di questo governo l'urgenza di un cambio
di rotta e di una sana autocritica. Cara Haidi, ho passato sei mesi di assenza
dalla politica dopo il voto di luglio 2006 sulle missioni militari, stavo per
fare come Cindy Sheehan, il cui esempio è una risposta implicita alla
tua lettera, laddove critica gli inciuci dei democratici con Bush e la
sua conseguente grave delusione. Ma per fortuna sono ricominciate le
lotte, nonostante il governo "amico ", grazie a Vicenza, ai Notav, ai
fischi di Mirafiori e a tutti gli altri comitati di lotta.
Sono queste lotte che ci danno speranza: non ti accorgi che a piazza del Popolo
lo spirito di lotta è spento ?
Con affetto Nella Ginatempo