(L) I contrassegni Siae davanti alla Corte di Giustizia UE

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Autore: nto
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Oggetto: (L) I contrassegni Siae davanti alla Corte di Giustizia UE
da qui: http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5689&numero=999

La controversa questione dei "bollini" presto dovrà affrontare il
giudizio di legittimità in Lussemburgo.

[24-04-2007]

Il prossimo 25 aprile si deciderà se la Siae, nell'imporre un
contrassegno su tutti i supporti ottici, abbia *violato le norme
comunitarie* in tema di libera circolazione delle merci. La questione è
tanto nota quanto controversa, anche perché l'Italia è l'unico paese in
Europa a pretendere l'applicazione di contrassegni sui supporti di
registrazione.

A seguito delle modifiche introdotte dalla legge 248/2000 all'art.
171/ter comma I/c Legge 22/04/1941 n. 633 che detta norme a protezione
della proprietà intellettuale, la vendita o il noleggio di
videocassette, musicassette o altro supporto non contrassegnati dalla
Siae costituisce fatto penalmente rilevante.

Restringendo la questione ai minimi termini, le convenzioni in merito
sono stato oggetto della Direttiva del Consiglio 92/100/CEE,
regolarmente recepita dal nostro ordinamento giuridico unitamente
all'altra Direttiva 83/189/CEE, e prevedono -visto anche l'art. 3 del
Trattato CE- che gli stati membri non possano imporre /"dazi doganali"/
né /"restrizioni qualitative all'entrata o uscita delle merci"/ né ogni
altra misura di effetto equivalente, se non sia stata osservata la
particolare procedura prevista proprio dalla Direttiva 83 citata.

Il caso concreto riguarda un cittadino tedesco imputato in Italia in un
processo penale per aver commercializzato Cd Rom
<http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5689&numero=999#> privi
di contrassegni Siae; ma è ovvio che il giudicato costituirà un
precedente che tutti si augurano positivo nel senso che stabilisca una
volta per tutte l'inesistenza giuridica dell'obbligo del contrassegno.

Per la verità, forse altri dubbi ancora avrebbero potuto essere esposti
dal Tribunale di Cesena che ha sollevato la questione interpretativa
emettendo un'ordinanza di sospensione del procedimento con rinvio al
giudice sovranazionale per la questione interpretativa; e cioè se il
famoso contrassegno debba essere apposto su tutti i supporti,
indipendentemente dal fatto che gli autori delle opere contenute siano o
meno associati alla Siae e quindi destinatari o meno di parte dei
diritti riscossi mediante la vendita del "bollino".

Inoltre la norma confliggerebbe anche con la famosa tassa sui supporti
vergini
<http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5689&numero=999#>, in
quanto così come interpretata dalla Società degli Autori ed Editori
costituisce a tutti gli effetti una duplicazione d'imposta, cioè una
doppia tassazione del medesimo evento imponibile, anche se formalmente
separato nel tempo: una tassa riscossa al momento dell'acquisto del
supporto vergine
<http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=5689&numero=999#> ed
una seconda al momento della sua distribuzione.