perchè, si sono mai ricordati? Anzi, meglio che non ci pensino per niente,
come ci pensano ci annientano...propongo di fare un gruppo gelsomina e zampanò
e fare teatro col cappellaccio davanti a montecitorio , forse qualche soldo
si rimedierà senza dover pagare siae ed enpals. paci, pilar
>-- Original Message --
>To: <rnacg@???>,
> <cedia@???>
>From: "Loredana Morandi" <loredana.morandi@???>
>Date: Thu, 26 Jan 2006 19:11:49 +0100
>Subject: [rnacg] Fw: Teatri di Tradizione su tagli Fus
>Reply-To: rnacg@???
>
>
>Ragazzi qui bisogna dare una mano per tenere alta l'attenzione.
>E' vero siamo in piena stagione teatrale, ma se non ci facciamo sentire
questi
>ad aprile si dimenticheranno di noi.
>
>Organizziamo una giornata di incontri qui a Roma o dove preferite.
>
>Loredana
>
>----- Original Message -----
>From: Marta Proietti
>To: Undisclosed-Recipient:;
>Sent: Thursday, January 26, 2006 1:15 PM
>Subject: Teatri di Tradizione su tagli Fus
>
>
>NOTIZIE DI SPETTACOLO
>n.680
> 26 gennaio 2006
>
>
>al Responsabile degli Spettacoli
>
>
>
>
>TEATRI DI TRADIZIONE: NON CI PIEGHIAMO AI TAGLI DEI FINANZIAMENTI STATALI
>
>Bisail (Teatro di Sassari): cresce il pubblico, ma combattiamo per la sopravvivenza.
>E' assurdo!
>
>Zagatti (Comunale Ferrara): preoccupati per i tagli agli enti locali. La
>città ne avvertirà le conseguenze
>
>Graziosi (Pergolesi di Jesi): cercheremo risorse aggiuntive ma è impensabile
>recuperare tutte le perdite
>
>
>"I teatri di tradizione sono decisi a fare fronte comune e a dare battaglia:
>presenteremo al ministero un programma per il 2006 che mantenga i livelli
>dell'anno scorso, senza tenere conto del taglio al Fondo unico per lo spettacolo
>(Fus), altrimenti avremmo implicitamente accettato una situazione cui non
>vogliamo piegarci". Così dichiara, al Giornale dello Spettacolo, Alessandro
>Bisail presidente dell'Atit, l'associazione dei ventisette teatri di tradizione
>italiani. "Siamo nella situazione assurda - dice Bisail, anche presidente
>del Teatro di Sassari - per cui, proprio quando vediamo aumentare la richiesta
>di musica e crescere il pubblico, dobbiamo essere preoccupati per la nostra
>stessa sopravvivenza: infatti il governo lascia intendere che i teatri di
>tradizione, che costituiscono la base del sistema musicale italiano e portano
>la lirica da Como a Catania, sono troppi e che non sarà un gran danno se
>qualcuno chiuderà".
>
>Alessandra Zagatti, presidente del Comunale di Ferrara è più che preoccupata:
>"All'apprensione, perché il taglio ci sarà e sarà pesante, si aggiunge l'incertezza,
>perché ancora non sappiamo in quale misura saremo colpiti. Oltretutto la
>finanziaria non solo diminuisce il Fus, ma ci colpisce anche indirettamente,
>perchè riduce i trasferimenti al comune, il nostro maggior finanziatore,
>che già ci ha fatto sapere di non poter mantenere i suoi contributi al livello
>degli scorsi anni. Nell'immediato tagliare l'attività teatrale può sembrare
>meno doloroso che tagliare i servizi sociali essenziali, ma nel giro di
qualche
>anno la città ne avvertirà le conseguenze".
>
>Per il Teatro Pergolesi di Jesi la situazione è forse leggermente migliore,
>perché gli enti locali hanno promesso che, con un grande sforzo, manterranno
>immutato il loro contributo. "La prima cosa che cercheremo di fare - dichiara
>il direttore del Pergolesi, William Graziosi - è mantenere tre produzioni,
>come nelle scorse stagioni. Per diminuire i costi senza toccare la quantità
>e la qualità, l'unica via è puntare sulle coproduzioni, ma non è facile,
>perché tutti sono in difficoltà. Cercheremo anche risorse aggiuntive dai
>nostri sponsor privati, che già fanno molto, e inoltre incrementeremo il
>settore editoriale e offriremo il nostro bellissimo teatro come location
>di riprese e registrazioni: ma riuscire a compensare i tagli è impensabile".
>
>
>
>
>Notizie di Spettacolo, agenzia settimanale dell'Agis, direttore resp. Luigi
>Pietro Filippi, reg.Tribunale di Roma n.40 del 24 /1/1991 - Via di Villa
>Patrizi, 10, Roma; Tel.0688473383/4/5
>
>e mail: lfilippi@???
>