Re: [Hackmeeting] CC e' il male

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Author: jilt
Date:  
To: hackmeeting
Subject: Re: [Hackmeeting] CC e' il male
> Carlo Gubitosa wrote:
>> 1) Il PDF del libro e' stato disponibile in rete su copydown 14 giorni
>> (QUATTORDICI GIORNI) dopo l'uscita in libreria:
>> http://copydown.inventati.org/openpublish/2005/09/18/p155


(cut)

> Forse faresti meglio a ragionare sul fatto che probabilmente sei l'unico
> autore al
> mondo a cui sono riusciti a piratare un libro che aveva rilasciato
> sotto copyleft.
> Un primato difficilmente eguagliabile.


E' divertente ma questa dinamica fa saltare fuori una serie di domande che
sarebbe giusto discutere propio con gli autori
per capire quanto sia diffusa tra loro la consapevolezza sul valore non
commerciale del loro lavoro.

>
>> Se mi spiegate perche' quando parlo io di copyright vengo lapidato e
>> bollato come incoerente
> se vieni a pubblicizzare il tuo lavoro in una comunita'
> (ed e' quello che hai fatto su CR visto che il 3d e' incominciato con una
> tua mail dove suggerivi di leggere il tuo il libro) non puoi pretendere
> di sfuggire al confronto.


Il punto e' propio questo
una opera di ingegno nell'ottica di un copyleft non va pubblicizzata va
DIFFUSA e differente e non preclude (vedi l'eperienza di wu ming) la sua
diffusione commerciale
anzi

>
>> se decido di aspettare un mese prima di
>> rilasciare il PDF definitivo,
> bhe', niente di male, pero' il modello di diffusione della proprieta'
> intellettuale sotto CC sarebbe diverso, se vuoi fare una cosa diversa
> usa una licenza diversa, ma SOPRATUTTO non ti appropriare di percorsi
> politici e culturali che EVIDENTEMENTE non ti appartengono.


o non sai usare consapevolmente
puo' essere una opzione

>
>
>> Quindi delle due l'una: o cominciate a rompete il cazzo anche alla Shake
>> per questa questione,
> Cioe'? Ti giustifichi dicendo che hanno sbagliato altri e quindi puoi
> sbagliare
> anche tu? No perche' qualcuno potrebbe darti dell'ipocrita se e' cosi'.


Sono piu' che convinta che se si facesse alla shake l'esempio di wu ming
appunto che lasciano liberamente scaricare le opere dal propio sito e
nonostante questo hanno avuto un SUCCESSONE commerciale non ci sarebbe
alcun problema
AH
dimenticavo che i wu ming sono un collettivo e quindi magari hanno
"assimilato" meglio "a livello fisico" certe dinamiche.

>
> Tu hai cercato un confronto con la comunita': hai parlato del tuo libro
> mentre lo scrivevi, e lo hai proposto una volta completato.
> Non puoi lamentarti se il confronto non e' andato come ti aspettavi.


se confronto significa sfruttamento a fini di lucro e non scambio libeero
di conoscenza non vedo come avrebbe potuto andare bene.

> punto centrale( che sarebbe:come mai hai pubblicato un libro dove si
> elogia il copyleft e
> tante altre cose, sotto CC _SENZA_ rispettare i meccanismi distributivi
> della CC evitando
> di facilitarne in questo modo la diffusione? Hai poca fiducia nel
> modello distributivo sotto CC?
> Non ci hai pensato? Considerando l'argomento del libro il tutto e'
> surreale).
>


copio-incollo una intervista ad "Un Autore":

.le storie hanno bisogno di circolare e di replicarsi con tutti i mezzi
possibili. Qualsiasi provvedimento cerchi di limitarle sotto questo
aspetto è un attentato contro l'evoluzione della cultura e quindi, poiché
le comunità e gli individui hanno, a loro volta, bisogno di storie, si
tratta di un vero e proprio crimine contro l'umanità. Queste implicazioni
sono estreme soltanto in apparenza. Tutto sommato, l'idea di proprietà
privata intellettuale appartiene a un periodo assolutamente breve e
recente della storia e ogni giorno che passa appare sempre più come il
tentativo di vincolare e ridurre una delle attività umane più naturali,
collettive e irrinunciabili: raccontare il mondo attraverso le storie


> Ultima cosa:
> nel tuo libro tra le varie "massicce dosi di idee radicali" quando parli
> di CopyLeft e CC si accenna
> al fatto che l'autore quando rilascia sotto CC deve fornire per
> correttezza e onesta'(visto che la CC
> non cotringe a farlo) anche l'opera in un formato che permetta
> all'utente di usufruire dei diritti della CC?
> Perche' altrimenti l'utilizzo della CC diventa solo una nota a pie'
> pagina e la "ribellione creativa" va' a
> farsi friggere.
>


arlan
t ho mai spiegato QUANTO sei adorabile?

baci
jilt

ps:
Carl0s ha rigurgitato:

mi complimento invece per lo stile.
quando hai 5 minuti mi dai lezioni che ne ho taaaaaaaaanto bisogno?

A proposito..
Carlo sto stampando la versione provvisoria con una grafica
particolarmente studiata che ho preparato per "italian crackdown"
ci metto "collettivo peacelink" al posto del nome dell'autore?
sarebbe un modo per saltare a pie' pari la tua introduzione lo ammetto
ma dato che "Introduce" concetti che ripeti frequentemente nel libro
tantovale metterle in pratica e firmarlo col nome del collettivo..
Poi se guardi i Wu Ming..
fa pure fiko...

ciao
jilt