[Incontrotempo] Fw: Fwd:Uranio: il nemico invisibile

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Autore: cetrusco
Data:  
To: NO COKE, NETWORK ANTICAPITALISTA, INCONTROTEMPO
Oggetto: [Incontrotempo] Fw: Fwd:Uranio: il nemico invisibile
Amici di Valery e di Fabio

Comitato sardo Gettiamo le Basi



Presentano



Uranio: Il nemico invisibile
di Stefania Divertito - Prefazione di Marco Paolini e Andrea Purgatori
-Edizioni Infinito




Il libro-inchiesta sull'uranio impoverito e sulla sua tossicità negli
scenari di guerra e di "pace"




Più di 200 soldati malati, trenta morti, tre commissioni scientifiche, una
commissione d'inchiesta al Senato.

L'uranio 238 è un metallo residuale di reazioni nucleari impiegato, a
partire dal 1991, in molti teatri di guerra (compresi Afghanistan e Iraq).
Di grande efficacia bellica, è debolmente radioattivo e chimicamente
tossico. Sotto il nome di "Sindrome dei Balcani" rientra tutta la
problematica sull'uranio impoverito, in riferimento ai soldati che hanno
partecipato alle operazioni di pace in Bosnia e in Kosovo.



Sardegna, settembre 1999: una madre esige la verità sulla morte del figlio,
Salvatore Vacca, ucciso dalla leucemia durante il servizio in Bosnia. Alla
sua richiesta subito si unisce un'altra madre. Anche suo figlio, Giuseppe
Pintus, è stato ucciso dalla leucemia dopo la leva a Capo Teulada. La stampa
raccoglie il grido di dolore, il comitato sardo Gettiamo le Basi ostacola la
rimozione delle "strane" morti, incalza istituzioni e politici, promuove
manifestazioni di piazza e convegni per denunciare l'uso di uranio
impoverito nei massacri "umanitari" dei Balcani e nelle normali
esercitazioni nei poligoni che la Sardegna è condannata ad ospitare.

Dicembre 2000: la drammatica testimonianza di Valery riesce a rompere il
muro di gomma del silenzio sull'uso del "metallo del disonore"; la richiesta
di verità partita dalla Sardegna trascina i media a diffusione nazionale e
internazionale, la classe politica è costretta a uscire allo scoperto.

Gennaio 2001: i sospetti sulla contaminazione provocata dal poligono di Capo
Teulada si allargano a tutte le zone martoriate dalle devastanti attività
dei poligoni. Emergono i primi dati della "sindrome di Quirra".



La lotta decisa di Marco Diana per contrastare il tumore che lo uccide, la
lotta delle madri e dei padri per la verità sulla leucemia che ha ucciso i
loro figli, l'attenzione e la sensibilità di un pugno di giornalisti, la
pressione popolare dal basso continua e sempre più incalzante acuisce e
mantiene alta l'attenzione della Sardegna sulla "sindrome dei Balcani" e sul
criminale uso della terra e del mare di Sardegna da parte delle forze armate
di Italia, Nato e Usa.



Il libro traccia le storie di Salvatore, Fabio e Valery, di Luca, Andrea e
altri ragazzi del meridione d'Italia inviati nell'inferno contaminato dei
Balcani, racconta delle vite spezzate a Quirra a causa dello stesso male.

Come nella costruzione di un puzzle, incastrando i tasselli emergono i
fatti. E le bugie: i nostri soldati sono stati mandati nei Balcani senza le
necessarie precauzioni; i responsabili sapevano dell'utilizzo dell'uranio, e
soprattutto non hanno informato i soldati dei pericoli connessi all'uso di
questo materiale. Queste sono le verità che emergono da questo
libro-inchiesta, che ha portato l'autrice fin dentro le stanze del potere,
fondato su documenti ufficiali, leggi dello Stato italiano, direttive
ministeriali, informative della Nato, testimonianze drammatiche.

Da alcuni mesi al Senato è stata costituita una commissione d'inchiesta
sull'uranio impoverito. I politici sapranno accertare la verità o tutto
rimarrà ancora coperto in modo da proteggere le imprese che producono armi e
raccolgono immensi profitti sulla salute, e sulla vita, dei civili e dei
militari?

Da alcuni mesi la Regione Sardegna ha istituito una commissione di studio
sulla "Sindrome di Quirra-Escalaplano". Come procedono e a che punto sono i
lavori?




L'Autrice


Stefania Divertito, nata a Napoli nel 1975, è giornalista e saggista
vincitrice del Premio Cronista 2004 Piero Passetti, assegnato dall'Unione
cronisti italiani, per la sua inchiesta sull'uranio impoverito pubblicata
sul quotidiano Metro, durata cinque anni. Ha pubblicato Il Fantasma in
Europa, Il segno dei Gabrielli, (2004), reportage sulla Bosnia Herzegovina.







"Se è l'uranio ad ucciderci, voglio sapere chi ci ha mandati allo sbaraglio.
Se l'uranio è pericoloso, voglio sapere perché in Bosnia non avevamo
strumenti di prevenzione. Se l'uranio è pericoloso, voglio sapere perché
l'Italia non lo sapeva."

Valery Melis ("Uranio il nemico invisibile").







URANIO IL NEMICO INVISIBILE



Dibattito

QUARTU S.E. Sala M.Pira Via Brigata Sassari (fronte ex Upim, capolinea bus)


Sabato 3 Dicembre ore 16.30







Programma:



Saluto del Sindaco di Quartu S.E. Gigi Ruggeri

Stefania Divertito, autrice del libro "Uranio il nemico invisibile" Infinito
Edizioni

Valerio Gennaro, consulente scientifico della Commissione d'inchiesta del
Senato sull'uranio impoverito, epidemiologo del Dipartimento di
Epidemiologia e Prevenzione dell'Istituto Nazionale per la Ricerca sul
cancro di Genova

Militari e famiglie dei militari colpiti dal " Nemico invisibile": Dante e
Marie Claude Melis, Antonello Porru, Marco Diana




Coordina il giornalista Walter Falgio




Sono stati invitati:

L'Assessore Regionale alla Sanità N. Dirindin

Il Presidente della Provincia di Cagliari G. Milia

L'Assessore alla Cultura della Provincia di Cagliari L. Marroccu

L'Assessore all'Ambiente della Provincia di Cagliari R. Congiu





Con il contributo del Comune di Quartu Sant'Elena organizzano:



Amici di Valery e di Fabio

Comitato sardo Gettiamo le Basi


Cantiere del Nuovo Municipio








L'iniziativa prosegue a


MURAVERA




domenica 4 dicembre ore 10 Sala del Consiglio comunale



Intervengono anche:

Don Ettore Cannavera

Herbert Andress pastore della Chiesa evangelica battista







Info: Gettiamo le Basi:070823498, 338 6132753 caomar@???

Amici di Valery e di Fabio: 070884592, 347119170





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