[Hackmeeting] punto situazione

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Autore: jaromil
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Oggetto: [Hackmeeting] punto situazione
On Sun, Jul 17, 2005 at 02:18:42PM +0200, Raistlin wrote:
> jaromil wrote:
>
> >c'era SmallTalk ancora prima di Java per quello.
>
> Infatti da noi si insegnava pure quello :)


eppoi? e' arrivata la sponsorizzazione Sun? :)

> >e c'e' tanto tanto altro.
>
> Ruby ?


...oggi come oggi anche il php e' ad oggetti...

> >se non sai come gestire quella roba e' meglio che non codi bellomio ;)
>
> Infatti lo scopo non e' formare dei coder, e' spiegare alla gente cosa
> significa programmare ad oggetti.


per quello ti basta un diagramma UML

cmq ora si spiega perche' solo un programmatore su dieci uscito
dall'universita' riesce a programmare :)

te lo dice un programmatore che ha preferito studiare filosofia all'uni,
tanto sempre le solite cazzate si raccontano ed e' meglio scegliersela
da soli la strada da seguire piuttosto che venir venduti alle aziende
dai professori.

> >quando mai in un'applicazione java hai visto funzionare tutto ovunque?
>
> Su quelle didattiche ? Sempre. E visto che lo scopo dell'universita' e'
> fare ricerca e insegnare, quando si insegna si usano linguaggi che vanno
> bene per insegnare.


stamattina a colazione ti sei magnato pane e tautologia?

questa frase conferma se stessa, semplicemente.
se vuoi avere ragione te la do guarda, tanto la ragione e' dei fessi ;)

> >senti Raistlin, affacciati un po' alla finestra e salutami Heidi e
> >CandyCandy,
>
> [snip]
>
> Io lavoro in un'universita'.


e io due settimane fa ho tenuto una lecture al King's College di
Cambridge <g> in universita' e licei all'estero ci lavoro sporadicamente,
dato che in generale non e' un'ambiente intellettualmente stimolante (se
non fosse per gli studenti sarebbe MORTO diciamo), ma ci tengo a
mantenermi indipendente. al momento gestisco il dipartimento di ricerca
e sviluppo dell'istituto nazionale olandese per le arti multimediali, da
me ci vengono anche stagisti per approfondire gli studi, professori per
aggiornarsi sugli strumenti e scuole in visita.

dato che con te mi sembra doverosa una presentazione accademica a questo
punto, eccotela. ora vedi un po' di argomentare piuttosto che liquidare
i miei argomenti con "cagate" e "vaffanculo".
per inciso, dalla mia attivita' ci prendo 5k all'anno (ma tengo il
copyright su quello che creo invece di cederlo all'istituzione, cosi'
posso rilasciare TUTTO sotto licenza GNU GPL)

> Tu stai parlando di un'universita' che non esiste in Italia. Forse
> parli delle universita' statunitensi, ma di quelle italiane no. Il
> legame con l'industria (e aggiungerei quasi "purtroppo") semplicemente
> non esiste, tantomeno in questi termini.


io sto parlando dell'universita' italiana, alla quale rifiuto ogni
richiesta di collaborazione personale da parecchio tempo a questa parte
ormai, dato che conosco bene la merda nella quale nuoti.
sono tornato qualche mese fa solo per una lezione in un'accademia, che
come ambiente mi e' sembrato molto piu' onesto.

> Mi farebbe quasi piacere dovermi preoccupare che il legame con le
> industrie non diventi troppo forte: al momento la preoccupazione invece
> e' che il legame con il mondo industriale, semplicemente, non c'e'.
>
> E' evidente che non hai mai visto un'universita' italiana. Forse buon
> per te. Forse no. In ogni caso, e' fuori luogo che tu cerchi di spiegare
> a ME le meccaniche universitarie italiane. Right ?


no caro mio. ce le spieghiamo insieme.
il problema e' che non siamo d'accordo:
tu vorresti ancora piu' industrie di mezzo,
io vorrei che i professori che fanno inciuci con industrie fossero
arrestati per collusione mafiosa :D

> >ma forse a te non te ne frega nulla, dato che hai gia' l'azienda alle
> >spalle che ti paga le certificazioni vero?
>
> Ma vaffanculo (1). La mia azienda (come consulente) sono sostanzialmente
> io. E l'unica cosa che faccio e' cercare di portare tecnologia libera
> nelle aziende.


ok, pensavo lavorassi in azienda.
non ci sarebbe niente di male per carita', era solo un'argomentazione,
credo tu conosca bene il mercato delle certificazioni...

per il vaffanculo: lo ignoro.
ma sappi che se continui a rispondermi cosi' per me il thread finisce,
ancora non ho letto un'argomentazione da parte tua, solo prese di
posizione.

> >contro questo modo di fare all'Americana che tu mi sembri accettare di
> >buon grado: forse perche' ci fai i soldi? ;>
>
> Ma vaffanculo (2). Io ci faccio i soldi che ci fa ogni dottorando di
> ricerca del bel paese: euro 10k ogni anno, esentasse. Ho fatto quel che
> ho potuto per la questione dei brevetti. Faccio quello che posso per
> avere macchine con software libero nel mio laboratorio. Rilascio quello
> che posso dei progetti che fanno i miei studenti sotto GPL. Ma chi cazzo
> sei tu per venire a chiedere le credenziali a me ?


infatti c'era la faccina alla fine di questa simpatica inquisizione :)

ho detto SEMBRI e qui hai tutto lo spazio per raccontarti e giustificare
le tue azioni, quindi non mi sembra ci sia bisogno di mandarsi affanculo
no?


> Nondimeno, io penso che insegnare la programmazione ad oggetti
> partendo dal C++ sia come provare ad insegnare la fisica partendo
> dalle equazioni di Schrodinger: un approccio didatticamente
> inefficace, buono solo a spaventare la gente e a non fargli capire un
> cazzo. Per capirci: il tipo di approccio che solo chi non ha mai
> insegnato nulla ad un'aula universitaria puo' immaginare che funzioni.


scegliere _da dove partire_ per insegnare la programmazione ad oggetti
e' MOLTO diverso dallo scegliere _quale linguaggio ad oggetti_
insegnare.

io personalmente troverei di molto piu' adatti il Python o il PHP del
Java, se poi si tratta di una classe che approfondisce il C++ allora
buon divertimento.
BTW le STL semplificano di molto....

> >permettimi di chiederti, tu ci lavori con cose tipo .NET e Java?
>
> No, io faccio ricerca nel campo della sicurezza di rete, quindi sono
> molto lieto di lasciare l'insegnamento della programmazione e
> dell'ingegneria del software ad altri che ne capiscono piu' di me. Di
> software E di insegnamento, che sono due competenze distinte. Una delle
> due forse l'hai, l'altra forse ti manca.


e FORSE HO TRE CHIAPPE! :D

ciao

- --
jaromil, dyne.org rasta coder, http://rastasoft.org