[Hackmeeting] LIBERATE LE FOTO

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Autore: Carlo Gubitosa
Data:  
Oggetto: [Hackmeeting] LIBERATE LE FOTO
Il giorno 15:12 20/06/2005, Elettrico ha scritto:

>ascolta, te lo dico con (la mia consueta) gentilezza:
>
>HAI ROTTO I COGLIONI


clap clap

>se ti becco da qualche parte e provi a farmi una foto ti chiedo prima di
>tutto chi cazzo sei e che cazzo ci devi fare con la foto. e se non mi
>piace, fosse anche per farla vedere a tua zia, ti dico che non me la fai.
>e se mi rispondi che sono uno sbirro reagisco in modo consono.


Io intanto la foto te la faccio, se a te non va bene girati di spalle, poi
ovviamente tu sarai libero anche di picchiarmi e di spaccarmi la macchina
fotografica, ma se avessi paura di tutti quelli che possono farmi del male
starei rinchiuso in casa col pannolone anziche' provare a fare informazione
in modo diverso. Ognuno si assumera' le conseguenze di quello che fa, io
sono pronto ad affrontare le conseguenze delle mie foto, tu quelle del tuo
conseguente atto di violenza.

Ovviamente sto parlando di foto fatte *all'aperto* e *per strada* perche'
e' questo l'episodio che ha scatenato questo flame.

Di solito, comunque, la mia abitudine e' quella di chiedere alle persone se
posso fotografarle, con alcune debite eccezioni legate al diritto di cronaca.

>premesso che "luogo pubblico" vuol dire tutto e niente, la prossima volta
>mettiamo all'ingresso un cartello con scritto "no foto".


Non stiamo parlando di foto fatte all'interno, ma di un episodio accaduto
all'esterno dei locali che ospitavano l'HM.

>se qualcuno ha una macchina fotografica e si accinge ad usarla lo
>fracasserò di mazzate.


Amen, compagno.

>cmq chi usa la mia immagine senza il mio permesso viola la mia libertà,
>perchè mi spiace tanto distruggerti questa certezza, ma IO sono padrone
>della MIA immagine. e IO posso scegliere di NEGARE IL PERMESSO di
>riprodurre la mia cazzo di faccia se non mi va.


Il diritto alla privacy e il diritto di cronaca a volte sono in conflitto,
esistono dei casi in cui il diritto di cronaca vale di piu' del tuo diritto
alla privacy, ovviamente il discorso cambia se diciamo che il diritto piu'
forte e' quello di chi puo' dare mazzate in modo piu' efficace.

>a me piace TANTISSIMO leggere queste cose in questa mailing list perchè ci
>si permette di dire certe cose così stupide ed insultanti solo perchè si è
>dietro una tastiera. chi ha visto i miei show sa che dico cazzate in lista
>e anche dal vivo, prendendomi la responsabilità. quando mi dirai dal vivo
>che sono uguale a uno del ku klux klan ne riparliamo. forse.


Se ti vedro' mai picchiare e spaccare la macchina fotografica a qualcuno
durante un evento pubblico all'aria aperta, ti diro' in faccia senza nessun
problema che il tuo atteggiamento vilento, autoritario e intollerante mi
ricorda molto da vicino altri tipi di violenza, autoritarismo e intolleranza.

E chi conosce me sa perfettamente che sono uno che scrive come pensa e
pensa come scrive.

>penso che tu sia diventato un poveretto.
>tanta era la stima che avevo per te un tempo quanto ora è la disistima.
>con questi ragionamenti del cazzo non si va da nessuna parte.


Perche', spaventando con atteggiamenti aggressivi chi si avvicina per la
prima volta all'Hackmeeting dove cazzo si va? Non lo so, dimmelo tu... se
prima mi stimavi per la mia coerenza ti dico che anche questa mia allergia
agli atteggiamenti intolleranti si colloca in un percorso di assoluta
coerenza con tutte le cose che ho scritto finora, e tutti gli altri tipi di
violenza con cui mi sono di volta in volta incazzato.

Mi spiace molto che ci voglia cosi' poco per farti cancellare la stima di
una persona, la stima che ho di te per quanto ho letto dei tuoi scritti
rimane immutata. Ti dico solamente che non sei il primo a comportarsi in
questo modo, mi succede anche quando vado in giro a parlare di Cecenia,
magari invitato da consigli comunali DS, e dico pubblicamente che considero
D'Alema un criminale di guerra. Il problema e' uscire dalla logica del
branco, e capire che non c'e' solo il problema della violenza "nemica", ma
anche quello della violenza piu' subdola e strisciante che serpeggia negli
ambienti "amici".

Per quanto mi riguarda se una ragazza che si avvicina incuriosita ed
entusiasta ad una comunita', ne rimane scottata ricevendo un'impressione
negativa per atteggiamenti aggressivi, questa e' una cosa che dovrebbe far
riflettere su parole come apertura, tolleranza, rispetto, ascolto,
capacita' di dialogo, anche e soprattutto quando questi atteggiamenti
aggressivi, che fanno terra bruciata attorno ad una cultura e ad una
comunita', vengono rivendicati come "diritti inalienabili". Il diritto alla
privacy non comprende come bonus il diritto di fanculizzare il prossimo
aggratis.


>mi sembrano quelle stronzate di merda tipo "i fasci picchiano e quindi tu
>non li devi picchiare altrimenti sei come loro"... cioè tipo i fasci
>arrivano, entrano nei posti occupati, accoltellano la gente e io non
>dovrei andarli a cercare perchè "altrimenti sono come loro"?


Ma ti rendi conto che stai paragonando una ragazzina con fotocamera ad uno
squadrone di picchiatori?


>sai la differenza fra "controllo invasivo" e "evitarsi le rotture di
>coglioni"? sì che la sai, sei un ragazzo intelligente. allora vedi un po'
>se qualcuno alla porta dell'hackmeeting ti chiede se sei frocio o no per
>poter partecipare. o ti chiede se sei solito fare sesso estremo. o se ti
>piacciono di più i supermercati o i discount. o se hai votato alle
>elezioni. quindi non insultare la tua intelligenza facendo paragoni tanto
>stupidi quanto paradossali.


Maddai! E questo paragone non e' paradossale? Un conto e' fare foto
all'aria aperta, un altro raccogliere dati sensibili... quindi al
supermercato dove ti riprendono le telecamere che cosa fai? Li denunci per
violazione della privacy?

>ma questa bandiera ficcatela in culo e sventolati.


Con la mia aerofagia, l'effetto coreografico sarebbe garantito... :-)

>che dietro quella frase ci sono tanti di quei ragionamenti e tante di
>quelle contraddizioni che nemmeno te li immagini.


Appunto, io ho cercato, e l'ho fatto anche in passato, di evidenziare una
evidente contraddizione tra la liberta' che vogliamo conquistare e quella
che a volte ci capita di negare agli altri. Se poi per evidenziare questa
contraddizione devo perdere la stima di altre persone, sodomizzarmi con
vari stendardi, prendermi dei vaffanculo a pioggia, far incazzare mezzo
mondo e diventare il "nemico" di turno, allora pazienza, io ho espresso
liberamente il mio pensiero, poi se non sara' servito a nulla almeno io
saro' tranquillo per non essere stato zitto e fermo davanti a quello che io
considero un abuso. Poi magari voi mi convincerete che non era un abuso, ma
un legittimo esercizio di liberta' individuale, ma fino a quando non ne
saro' convinto, devo in coscienza reagire a cio' che considero sopruso.

>poi certo tu scrivi libri e io 4 mail del cazzo, ma dovresti vergognarti
>di prendere uno slogan, decontestualizzarlo


MA CAZZO !!! Io mi devo vergognare perche' uso uno slogan e chi fanculizza
gratuitamente delle ragazze per la "grave colpa" di non conoscere come
funziona un ambiente e' un valoroso paladino della privacy?

Boh... qui mi sembra di sentire rumore di specchi graffiati....