[Hackmeeting] LIBERATE LE FOTO

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Autore: Null
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Oggetto: [Hackmeeting] LIBERATE LE FOTO
Carlo Gubitosa wrote:

> INFORMATION WANTS TO BE FREE
>
> LIBERTA' DI PENSIERO - PAROLA - SCRITTURA - FOTOGRAFIA
>
> NO ALLO SBIRRISMO STRISCIANTE
>
> SI' ALLA CURIOSITA'
>

Inanzitutto, non c`e` nessun bisogno di urlare, ne argomenti scritti in
CAPS LOCK acquisiscono di lucidita` e ragionevolezza.

A me sembra veramente basilare, semplice, efficace far si che chi vuole
fare la foto, chiede. Chi non vuole farsi fotografare, puo` rifiutare. E
la ragione se la puo` pure tenere per se. Magari e` brutto, magari la
sua religione e` contraria alle foto, magari e` allergico, o ha detto ai
genitori che sara` d`altra parte, ecc.

Hackmeeting e` un evento che va vissuto, no visto. Che puo` documentare
una foto di quattro ragazzi davanti a un pc? E` quello hackmeeting? Mah.
Il fatto che puoi girar in hackmeeting sapendo che ci sia una certa
probabilita` che nn ti fotografino senza consenso ti fa rilassare, la
tua presenza li` qualcosa tra te e chi c`e`. Tanto, quello che importa
al occhio (della fotocamera) e` invisibile.

> Se vuoi privacy mettiti un bel passsamontagna oppure vacci tu allo
> zoo, magari anche ben nascosto tra la folla, e non ad un evento
> pubblico aperto al pubblico. Anche un po' meno paranoia non guasta,
> aiuta molto a per distinguere chi vuole schedarti da chi semplicemente
> vuole una foto ricordo di una bella esperienza. Poi chi e'
> appassionato di comunicazione dovrebbe anche sapere che e' molto piu'
> efficace un tranquillo "scusami, ma che cosa ci farai con quelle
> foto?" anziche' il classico "kazzo vuoi, metti via quella merda di
> macchina fotografica..."



Ecco, al hackmeeting prossimo facciamo le magliette con questa scritta.
"Se vuoi privacy mettiti un bel passsamontagna oppure vacci tu allo zoo."

BUAHAHAHAHAHAH

Non si tratta ne di "aver da nascondere" ne di "paranoia" ma di "scelta"
e di "uso consapevole delle tecnologie". (E cerco di resistere la
tentazione di basar il mio intervento sul facile facile "chi nn ha
niente da nascondere nn ha niente di temere l`ha detto Hitler ;) ;) ).

La "paranoia" autistica, giusto due righe di disclaimer, nn si basa su
aver da nascondere, ma sul fatto che la verita` e` sempre nel occhio di
chi osserva. E una foto puo` viaggiare ovunque.

E qui si potrebbe aprire un megacapitolo.

Il punto e`, se andiamo, anzi se mettiamo in piedi un hackmeeting vuol
dire che il nostro rapporto con la tecnologia (anche le foto) nn e` ne
rassegnazione ne consumismo, ne "tanto fotografare ormai e` un po` come
respirare" ne "che bello posso far vedere tutti gli acker alla mia mamma
quando torno a casa, cosi` sa quanto il suo figlio e` un fiko".

E` un altro, e` usare criticamente strumenti.
Con modi e misure.
Ripensando.
Non dando cose per scontato.

>
> In sintesi: se hai qualcosa da nascondere allora NASCONDITI e non
> rompere le balle al prossimo solo perche' tu non ti sei nascosto bene.
> Negando ad una persona di fare foto in un luogo pubblico TU hai
> violato un suo diritto, TU hai represso una sua liberta', TU sei stato
> minaccioso e intimidatorio solo perche' non ti andava a genio chi ti
> stava davanti, e quindi non hai nessun titolo per fare la vittima e
> giustificarti dicendo "eh, ma quella cattivona aveva una
> pericolosissima macchina fotografica, e' giusto che sia stata trattata
> male!!!".
>


Non e` questione di nascondersi o no.
Ne di fare la vittima.
E` uso consapevole di tecnologia che e` un "diritto", no far quel cazzo
che ti pare, se no prendo la stessa tua fotocamera in un attacco di
curiosita` e vado a confermare le tesi di Galieo sulla caduta dei gravi.

Si, dico dialogo perche` per me scattare le foto a go go senza cogliere
il "chieder permesso" come una occasione per dialogo, e` voayeristico e
VUOTO.

> E poi abbiamo il coraggio di lamentarci quando gli sbirri sequestrano
> macchine fotografiche e spaccano telecamere, quando noi nel nostro
> piccolo ci comportiamo esattamente allo stesso modo, e censuriamo chi
> non ci piace "a pelle" senza nemmeno sapere chi e'?
>

Guarda nel dizionario il termine "delirare", e poi dare di sbirro alla
gente che desidera/pretende un po` di
calma/privacy/consapevolezza/dialogo ale`

> Per quanto mi riguarda non sei diverso da chi nega la liberta' di
> espressione in rete censurando o denunciando i siti che non gli
> piacciono. Semplicemente tu hai meno potere, ma se ne avessi anche
> solo un briciolo scommetto che faresti una bella leggina per chiudere
> i siti e i giornali che non ti vanno a genio o sono troppo "fascisti"
> per i tuoi gusti... e non ci accorgiamo che la cultura fascista
> comincia prima di tutto nella nostra testa, quando decidiamo chi e'
> buono (amico conosciuto) e chi e' cattivo (sconosciuto con macchina
> fotografica), e decidiamo di essere tranquilli col buono e stronzi col
> cattivo, ancora prima di aver capito chi e' il cattivo, se e'
> veramente cattivo, e cosa vuole da noi.


Hai notato quante volte hai scritto "cattivo"?
E poi, cultura fascista.. guarda..
rivedi la parola "delirare" nel dizionario...

> (...)
> BASTA PARANOIA
>
> INFORMATION WANTS TO BE FREEEEEEE !!!!!!
>
>

Cos`e` informazione?
Foto di quattro ragazzi con pc e` informazione?
Cos`e` liberta`?
Far coglione senza pensar due volte o l`uso consapevole della tecnologia?
Cos`e` paranoia?
Far si un po` di cazzi propri e pretendere che se uno vuole fotografarti
almeno chiede, che dialogo ad un hackmeeting puo` far solo bene?

Mah/

PS: Cmq logging e nagging (lamentarsi) apparte
e` stato un hackmeeting carino... tra tanto delirio ho individuato
alcuni elementi che sviluppati
potrebbero portar a cose belle
di cio` in altra mail