Il giorno 23:47 19/06/2005, il corvo ha scritto:
>Dunque cara gina ritenta e, vedrai, troverai anche (per fortuna)
>atteggiamenti meno aggressivi: la macchina fotografica, però, almeno al
>primo impatto, tienitela in borsa o ...vai allo zoo.
INFORMATION WANTS TO BE FREE
LIBERTA' DI PENSIERO - PAROLA - SCRITTURA - FOTOGRAFIA
NO ALLO SBIRRISMO STRISCIANTE
SI' ALLA CURIOSITA'
Se vuoi privacy mettiti un bel passsamontagna oppure vacci tu allo zoo,
magari anche ben nascosto tra la folla, e non ad un evento pubblico aperto
al pubblico. Anche un po' meno paranoia non guasta, aiuta molto a per
distinguere chi vuole schedarti da chi semplicemente vuole una foto ricordo
di una bella esperienza. Poi chi e' appassionato di comunicazione dovrebbe
anche sapere che e' molto piu' efficace un tranquillo "scusami, ma che cosa
ci farai con quelle foto?" anziche' il classico "kazzo vuoi, metti via
quella merda di macchina fotografica..."
In sintesi: se hai qualcosa da nascondere allora NASCONDITI e non rompere
le balle al prossimo solo perche' tu non ti sei nascosto bene. Negando ad
una persona di fare foto in un luogo pubblico TU hai violato un suo
diritto, TU hai represso una sua liberta', TU sei stato minaccioso e
intimidatorio solo perche' non ti andava a genio chi ti stava davanti, e
quindi non hai nessun titolo per fare la vittima e giustificarti dicendo
"eh, ma quella cattivona aveva una pericolosissima macchina fotografica, e'
giusto che sia stata trattata male!!!".
E poi abbiamo il coraggio di lamentarci quando gli sbirri sequestrano
macchine fotografiche e spaccano telecamere, quando noi nel nostro piccolo
ci comportiamo esattamente allo stesso modo, e censuriamo chi non ci piace
"a pelle" senza nemmeno sapere chi e'?
Per quanto mi riguarda non sei diverso da chi nega la liberta' di
espressione in rete censurando o denunciando i siti che non gli piacciono.
Semplicemente tu hai meno potere, ma se ne avessi anche solo un briciolo
scommetto che faresti una bella leggina per chiudere i siti e i giornali
che non ti vanno a genio o sono troppo "fascisti" per i tuoi gusti... e non
ci accorgiamo che la cultura fascista comincia prima di tutto nella nostra
testa, quando decidiamo chi e' buono (amico conosciuto) e chi e' cattivo
(sconosciuto con macchina fotografica), e decidiamo di essere tranquilli
col buono e stronzi col cattivo, ancora prima di aver capito chi e' il
cattivo, se e' veramente cattivo, e cosa vuole da noi.
Questa non e' cultura hacker, questa e' cultura squadrista e razzista
travestita da hacking. Che tu sia razzista con chi fotografa e il
Ku-Klux-Klan con chi e' nero di pelle e' solamente un dettaglio di
configurazione, ma il programma mentale e i meccanismi logici che si
attivano sono esattamente gli stessi.
Che cazzo vuol dire poi, "la macchina fotografica, però, almeno al primo
impatto, tienitela in borsa"?
Vuol dire che al secondo impatto la puo' usare liberamente? E quando
avviene il secondo impatto, quando TU hai deciso che quella persona va bene
e quindi le dai il bollino di "buona" e il permesso di esercitare quello
che e' comunque un suo diritto? Quindi il secondo impatto e' quello che
serve a te, capetto di non si sa che cosa, per restituire ad un altro una
liberta' che tu gli hai tolto? Ma allora quella non e' piu' liberta', e'
una gentile concessione di chi comanda...
Rileggiti il comunicato stampa che sta andando in giro in questi giorni:
"i governi nazionali operano un sempre piu' invasivo controllo sui
cittadini giustificandoli con un vero o presunto bisogno di sicurezza"
Togli "i governi nazionali" e metti "i kompagni kazzuti che sanno cosa e'
bene e cosa e' male"
Togli "i cittadini" e metti "i partecipanti all'hackmeeting"
Invertendo l'ordine dei fattori il prodotto non cambia.
Allora cerca di chiarire a te stesso se ti stai sbattendo per difendere la
liberta' di espressione in generale o in particolare ti sbatti per la TUA
liberta' di fare quel cazzo che ti pare, e ci tieni talmente tanto a questa
tua liberta' da negare liberta' anche ad altri.
BASTA PARANOIA
INFORMATION WANTS TO BE FREEEEEEE !!!!!!