[Cm-roma] gente a rota, fixa

Poista viesti

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Aihe: [Cm-roma] gente a rota, fixa
credo che S.alberto non sta più in fissa con la MTB da 35 euro vero?..

dicono viaggi su un destriero bianco e nero ....

credo che dopo velocity il divario cambio/fisso.. si è accorciato di molto,
pare che giobussa stia levando il portapacchi e arnaldo saldando la ruota
libera, manca solo nunzio!!!

si vince pure a milano! :D

" é la dose che fa il veleno!"
https://www.inventati.org/mailman/listinfo/bushido
bushdo@???




>From: Mepesaerculo <mepesaerculo@???>
>Reply-To: Mepesaerculo <mepesaerculo@???>,"critical mass roma - crew
>::: http://www.inventati.org/criticalmass/ ::: la rivoluzione non sara'
>motorizzata !!!" <cm-roma@???>
>To: "critical mass roma - crew ::: http://www.inventati.org/criticalmass/
>::: la rivoluzione non sara' motorizzata !!!" <cm-roma@???>
>Subject: Re: [Cm-roma] gente a rota, fixa
>Date: Tue, 14 Dec 2004 12:06:53 +0100
>
>più banalmente:
>c\'è chi sta in fissa coi scassoni casi clinici (es.io), c\'è chi sta in
>fissa co le MTB da supermercato (es. S. Alberto), c\'è chi sta in fissa co
>le bici da corza (es. tutti l\'artri). c\'è poi chi sta in fissa co la
>fissa. poi c\'è pure chi c\'ha sia MTB, che cityB e che B da corza da nun
>zapé più do mettele e sta semplicemente in fissa co la bici (es. io come
>tanti).
>la cosa è semplicemente semplice.
>
>
>
>--------- Original Message --------
>Da: \"critical mass roma - crew ::: http://www.inventati.org/criticalmass/
>::: la rivoluzione non sara\' motorizzata !!!\" <cm-roma@???>
>To: \"critical mass roma - crew ::: http://www.inventati.org/criticalmass/
>::: la rivoluzione non sara\' motorizzata !!!\" <cm-roma@???>
>Oggetto: [Cm-roma] gente a rota, fixa
>Data: 14/12/04 11:46
>
>
>
>\"Mi chiedo Come mai sempre più gente si sta interessando alla ruota fissA?
>\"
>
>
>allora, siccome proprio ieri alla snia sentivo parlare di fazioni pro e
>contro, di mormorii su mode e modajoli, di patologie&contrazioni
>psicoaddominali varie, mi va di ripetere alcuni concetti che dovrebbero
>sfatare e/o fissare (eheheheh) alcune cose. chi non vuole non legga, non
>sarò breve, e sarò pure un po\' peda(la)nte. (nunzio, tu devi leggere, poi
>t\'interrogo).
>
>perché pedalare con la ruota fissa?
>
>a) quel tipo di movimento é quasi una preghiera. il movimento fluido e
>continuo innesca una respirazione tipica della meditazione, una sorta di
>mantra che scaturisce naturale, e senza l\'emissione di alcun suono.
>galleggi sull\'asfalto in uno stato mentale che é contemporaneamente di
>distacco dalla realtà E assoluto contatto con la realtà.
>
>b) la distrazione semplicemente non é ammessa, senza alcun decreto ad
>importelo ma la realtà dei fatti: non devi far male e non devi farti male,
>devi fare ciò che devi -spostarti per andare da A a B- e ne sei consapevole
>ad ogni frazione di secondo. la pena é immediata: evitabile se fai ciò che
>devi ma inesorabile se non aderisci corpo e anima a questa semplice verità.
>
>c) viaggi leggero, su un mezzo che pesa il meno possibile: il peso totale é
>il tuo corpo più il mezzo che lo potenzia nel movimento, ad un prezzo in
>termini di energia spesa assolutamente ridicolo rispetto agli analoghi
>risultati ottenibili con altri mezzi.
>
>d) non finisci di meravigliarti di quanto cambi il tuo ambiente
>circostante,
>quello che pensavi di conoscere a memoria. non é più lo stesso, asperità e
>pendenze -soprattutto le discese: la fatica maggiore, mentre prima
>fischiettavi con i pedali fermi ora trattieni con muscoli prima ignoti
>l\'avanzamento dell\'insieme uomobici- hanno un\'altro aspetto e
>soprattutto
>diventano familiari, concretissime, ognuna con la sua caratteristica, come
>fossero umane.
>
>e) il tuo mezzo é assurdamente crudo. un filo di ferro sapientemente
>angolato, a vederlo da lontano; dall\'alto quasi invisibile, di lato il
>disegno di un bambino molto concentrato sulle linee dritte e sulla
>miracolosa curvatura delle ruote.
>
>concentrazione. fluidità. modulazione dell\'avanzamento. si é
>contemporaneamente motore, cambio e freno. cominci a prevedere
>l\'accadibile. valuti velocissimamente una serie ampia di possibilità e
>punti su quella più probabile, in meno di niente. un viaggio sul filo senza
>la rete sotto. impari ad apprezzare la non ricerca del rischio, in tempi
>che
>ancora propongono adrenalina ad un tanto al chilo, mentre ora la utilizzi
>solo quando serve, come giusto, come dovrebbe essere. l\'inciviltà si
>allontana dalla tua persona con un passo deciso: sei responsabile al grado
>massimo della tua azione. l\'opposto dello sciagurato no limits: coscienza
>del limite, come mai prima. ma, allo stesso tempo, dimostrando sul campo
>che
>ciò che si pensa impossibile é in realtà solo un\'altra cosa rispetto a ciò
>che conoscevi. calabrone e elicottero non possono volare, secondo la
>logica.
>tu accartocci la logica e vai.
>
>FAQ
>
>\"la ruota fissa serve a fare della città un velodromo\".
>
>Chi vuole (io vuole) sì. Ma ovviamente non é obbligatorio, né la pedalata
>fissa serve a questo. La bici a ruota fissa non é necessariamente un
>missile
>urbano: lo é a varie condizioni, essenzialmente:
>a) il rapporto
>b) le gambe
>c) la voglia.
>E questo vale per qualunque bici.
>Tra le mie varie fisse ne ho una che uso per ragioni di famiglia: é un
>telaio da passeggio, con manubrio olandese e sella brooks. Niente freni.
>Come ho già avuto occasione di dire, ci porto a spasso o a scuola o in giro
>per la spesa le mie figlie, una o due alla volta. Rapporto 42-21, ci puoi
>dormire su.
>
>\"ti voglio vedere quando incontri un ostacolo improvviso\".
>
>Che ci si creda o no (la risposta comunque é no ahimè) l\'ostacolo
>improvviso non esiste. Non so più come dirlo. Io mi sono cappottato due
>volte all\'inizio della mia avventura, una perché un signore ha deciso di
>cambiare improvvisamente traiettoria e sono finito su un prato, l\'altra
>perché una mia amica ubriaca che mi precedeva in bici (ubriaco anch\'io) ha
>fatto la stessa cosa. Ma non mi é più capitato, e non per fortuna: continuo
>a girare ubriaco con la fissa, e la gente continua a cambiare traiettoria
>all\'improvviso. Solo che ora non é più improvviso, ma prevedibile. Si
>sviluppa, anzi si affina, il sesto senso dell\'imprevedibile che può essere
>previsto. Le macchine, poi, sono ancora più prevedibili.
>
>\"ahahah, ti voglio vedere in montagna\".
>
>Ma é una gara? Io dico di no, a meno che non si voglia organizzare un
>contest, peraltro inutile. Si tratta di esperienze diverse. E\' stupido
>mettere a confronto mezzi diversi su percorsi più o meno specializzati, o
>mostrare con orgoglio la superiorità presunta del proprio mezzo. La bici a
>ruota fissa non é superiore o inferiore per prestazioni alle altre, é solo
>un tipo di pedalata (e che pedalata...) diversa. Provare per credere:
>oppure
>affidatevi all\'emozione degli altri: quando arriva qualcuno che dice \"ho
>provato la fissa, che ficata/stronzata\" (ma il secondo commento non l\'ho
>ancora visto), ci sarà pure un motivo. Così come ci sarà un motivo per
>veder
>crescere questo fenomeno, a partire quasi da zero. apritevi almeno al
>dubbio
>che qualcosa di \"potente\" ci sia, in questo nuovo/vecchissimo modo di
>pedalare.
>
>\"é impossibile frenare all\'improvviso\"
>
>a) falso
>b)ripeto, non ce n\'é mai un bisogno vero.
>
>La prima cosa da imparare (se non si ha il freno) é la \"contropedalata\"
>come si dice in gergo da pista: si rallenta resistendo con le gambe alla
>rotazione dei pedali. Poi, con tempo, voglia, pazienza, si impara a
>bloccare: i pedali alle dieci e venti, gamba tesa, la ruota si blocca e
>sgomma: si va in derapata. Frenata un po\' più lunga, ma considerate che
>non
>si va mai al di sopra della velocità determinata dal rapporto: in discesa
>non ti lanci, e non raggiungi mai velocità notevoli.
>
>Riconoscete, o almeno cosiderate, che fino a qualche mese fa non se ne
>parlava proprio. Adesso non solo se ne parla ma si creano anche \'ste
>fazioni pro/contro. Magari perché siamo \"i soliti italiani\" (oddìo che
>palle...). Credo invece che stia nascendo un fenomeno nuovo in Italia, e ci
>stiamo girando tutti intorno come scimmiette incuriosite.
>
>se é moda, non posso nè voglio fare niente per controllarla. ma c\'é
>qualcosa di più del semplice sentirsi fico, e mi aspetto che chi si
>definisce \"critico\" esca da logiche personalistiche (simpatie/antipatie)
>e
>si interroghi sul valore anticonsumistico e contemporaneamente gioioso di
>questo mezzo: la negazione del \"voglio di più\", l\'affermazione del
>\"voglio di meno\".
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