> se un servizio e' utile a molte persone, e all'improvviso smette di
> essere disponibile, immagino che una parte di queste persone sara'
> motivata a risolvere il problema - ... tra quelle persone possono esserci
tutte le potenzialita'
> per risolvere il problema, e se gli utenti sono stati in qualche modo
> "responsabilizzati", se tra di essi si e' formata una sorta di
> comunita' che va al di la' del semplice utilizzo dei servizi, sara'
> ancora piu' probabile che essi trovino il modo per venirne fuori
> (cambiando software, patchandolo, ripensando la struttura delle reti,
> cambiando policy...). certo, se questo non e' successo, tutto sara'
> molto piu' difficile.
mi sembra un buon inizio.
Quando qualcosa ci colpisce spesso siamo portati a chiuderci in noi per la
paura, spesso non ci rendiamo conto che invece è l'aprirsi agli altri il
miglior modo per uscire dalla situazione di crisi.
Un primo passo nella buona direzione (aprirsi agli altri) è stato scrivere a
questa lista ;)))))
Un secondo passo potrebbe essere quello di dettagliare il problema in modo
tale che possa essere dettagliato una proposta di progetto.
In questo modo da uno scenario in cui c'è un problema si passa ad uno scenario
in cui la comunità si autoorganizza per superarlo.
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