http://www.repubblica.it/online/lf_primo_piano/040927petrolio_effetti/petrolio_effetti/petrolio_effetti.html
Per Morgan Stanley ci troveremmo di fronte a uno "shock" petrolifero,
mentre Standard & Poor's tranquillizza: anche se l'oro nero arrivasse a 75
dollari al barile, non assisteremmo a una recessione negli Stati Uniti.
Decisamente diversa la posizione di Stephen Roach, capo economista della
banca d'affari Morgan Stanley, noto a Wall Street da tempo per i suoi
scenari catastrofici, che nella sua ultima ricerca afferma che se i prezzi
continuassero a viaggiare ai livelli attuali, ci troveremmo in presenza di
una situazione che possiamo qualificare come "uno shock" e dal momento che
in questa fase sia la ripresa statunitense che quella globale sono ancora
"vulnerabili", questo shock petrolifero potrebbe "provocare una recessione
nel 2005".
A beh allora possiamo stare tranquilli ... se lo dice Standard & Poor's
sono decisamente dei catastrofisti quelli di Morgan Stanley.
A firenze dicono: "cencio che parla male di straccio" nevvero aldo polli?
Pronti col calesse, monopattino, fiacre e bici a gogo?